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Gattuso LIVE: “Pochi gol? Non sono preoccupato”

Il Milan si prepara alla trasferta di Torino per proseguire nella crescita avuta con l’arrivo di Gattuso. L’obiettico Champions pare sfumato ma i rossoneri vogliono dare un senso a questo finale di stagione in cui il Milan sarà impegnato nella finale di Coppa Italia contro la Juve. Gattuso preseta così la sfida contro i granata allo stadio Grande Torino.

Un Milan che nell’ultimo periodo segna poco, come mai?
“Leggendo i giornali vedo che si cavalca l’onda dei pochi gol segnati, è vero, ma io non sono preoccupato perchè creiamo tanto. Poi è vero, dobbiamo realizzare di più, siamo decimi per gol segnati, ma l’importante è arrivarci. Sono contento per la mentalità, per come ci sacrifichiamo e per come siamo una squadra. Dobbiamo finalizzare in modo migliore”.

Torino avversario duro da affrontare. Che gara sarà?
“Troviamo una squadra che ha nel DNA e nella sua storia la capacità di battagliare. Sono messi in campo bene, sono una squadra dura, rognosa. Servirà una grande prestazione contro una squadra che ha cuore e senso d’appartenenza. Dobbiamo non possiamo fare passi indietro, altrimenti significa che non siamo ancora pronti. Se non andremo a Torino con la testa giusta rischiamo di fare una figuraccia”.

Due giorni fa una gara dispendiosa contro il Napoli, cambierà qualcosa contro il Torino?
“Abbiamo giocato due giorni fa, abbiamo fatto bagni e massaggi, oggi faremo la conta e vedremo come stiamo. Nella vita si può fare tutto, anche le cose nuove, ma per farlo bisogna organizzarsi bene, non vogliamo fare le cose un tanto al chilo”.

Il Milan è cresciuto tantissimo, dov’è la differenza con il primo Milan di Gattuso?
“Oggi siamo più belli rispetto a qualche mese fa, oggi si vede qualcosa nella rotazione della palla e nella costruzione del gioco. Tre mesi fa eravamo corti come adesso, ma ora giochiamo molto meglio”.

Chi teme di più del Torino?
“Hanno tre giocatori di qualità che possono fare tanti gol, Belotti sa muoversi benissimo e oltre a quello hanno tantissimi giocatori forti fisicamente: sono un mix veramente forte di quantità e qualità”.

Belotti, un rimpianto del Milan…
“Due/tre anni fa già avevo detto che era quello che mi aveva impressionato di più dopo Shevchenko, adesso attraversa un momento negativo, ma quando sta bene ha grande forza fisica. E’ un giocatore completo, calcia bene e ha un colpo di testa impressionante. In questi anni ha fatto cose importanti, è un ragazzo per bene, con la testa sulle spalle e questa è la cosa che mi piace di più. Ci ho lavorato solo 20 giorni (a Palermo ndr), ma li ricordo con piacere. Titolare della Nazionale? Quando un giocatore ha quelle qualità e quella voglia di migliorare i risultati arrivano”.

Tornando ai gol che mancano, da cosa può dipendere?
“Bisogna analizzare bene, quello che dico a voi lo dico anche ai miei ragazzi. Le partite di Suso, Calhanoglu, Cutrone, Andrè Silva e Kalinic le riguardo sempre. Serve anche un pizzico di fortuna in più, se dico che dobbiamo continuare così è perchè lo credo veramente. Quando l’altro giorno ho detto che la coperta è corta non intendevo che ho pochi giocatori a disposizione, ma che non possiamo permetterci di lasciare due/tre giocatori a lavorare di meno in fase di non possesso. Per esempio Suso e Calhanoglu devono sempre fare il raddoppio sul terzino avversario e anche questo conta sulla brillantezza sotto porta. Gli chiediamo qualcosa in più”.

Come si risolve il problema?
“Gli chiederò di meno quando avrò la sensazione di essere squadra, a livello di movimenti di tutti. A volte non siamo compatti, appena non riusciamo a giocare a palla coperta, che non scappiamo nei tempi giusti gli avversari ci bucano sempre in mezzo. Guardate quello che è successo con Juventus e Arsenal. In questo dobbiamo migliorare, lo so anche io che i giocatori di qualità se facessero 2/3 chilometri in meno sarebbero più decisivi”

Sulle qualità di Suso…
“Gioca una calcio difficile, prova sempre la giocata, se riesce ci regala sempre la superiorità numerica”.

Chi giocherà accanto a Bonucci contro il Torino?

“Zapato o Musacchio? Domani vediamo”.

Cosa si aspetta dal finale di stagione?
“Mi aspetto sempre qualcosa dal collettivo, non parlo mai di singoli. Se il collettivo sta bene emergono i singoli, non voglio sentir parlare di stanchezza: per il singolo giocatore ci sta, ma non può esserci a livello collettivo. Tutti ci davano per morti con il Napoli, invece abbiamo fatto una grande prestazione, anche a livello di corsa e scatti. Domani bisogna fare una grande prestazione, noi ci accontentiamo delle grandi prestazioni, ma questo non basta”.

Fonte: SkySport

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