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Gaetano Imparato: “Il peggior avversario del Napoli? Il Napoli stesso”

In diretta a “Un Calcio Alla Radio” , trasmissione condotta da Umberto Chiariello   su Radio CRC TARGATO ITALIA, è intervenuto Gaetano Imparato, giornalista de La Gazzetta dello Sport: “ Io credo che la situazione tra comune e società sia più grave di quanto si pensi. De Laurentiis si è infilato in un tunnel che può portare prima o poi al divorzio. Io penso che se ci fossilizziamo alle esternazioni di De Laurentiis si rischia di vedere solo il dito e non la luna che ci sta venendo addosso. I napoletani anziché fare striscioni, potrebbero disertare le partite se non sono d’accordo con determinate politiche societarie. Adesso tutti devono darsi una calmata. Champions a Bari? Penso sia difficilissimo. Lo stadio San Nicola non ha i gradoni cadenti, ma che ha comunque i suoi problemi. Se a questo aggiungi che il Napoli non ha il passo delle big in Champions, ha bisogno di giocare tra i suoi tifosi e non so quanto sia d’accordo Ancelotti  ad andare a giocare in uno stadio diverso. Quando c’era Matarrese il Bari lottava per cose importanti, il San Nicola era considerato uno stadio comunque  da restaurare. Cosa si può fare per restaurare gli impianti del Sud?  Spero che anche il governo e Di Maio possano interessarsi a queste situazione. Tra l’altro il vice-premier conosce benissimo le condizioni del San Paolo, perché ci ha lavorato. Il peggior avversario del Napoli? Se mi guardo attorno non vedo grandi avversari del Napoli. Il peggior nemico attualmente è il Napoli stesso. Il vero problema è uno: la Juventus sta iniziando ad avere già un buon passo. Il Napoli avrebbe dovuto rispondere ai bianconeri con acquisti importanti come Cavani? Secondo me in campionato Ronaldo non leva e non mette nulla in più alla Juventus rispetto allo scorso anno. Alla fine i bianconeri hanno lo stesso passo delle passate stagioni. L’attacco è un falso problema del Napoli. In quel ruolo ci sono giocatori di alto livello. A centrocampo manca un leader? Forse non ce l’aveva nemmeno prima. Jorginho è un buon giocatore ma non  è un vero e proprio leader. Diawara ha buoni margini di miglioramento, ma è troppo giovane per essere un vero e proprio leader ha bisogno di tempo per crescere. La scelta di Meret? Ottima, ha un grande talento  “.

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