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De Vrij: “Mbappé il migliore, Juve forte ma…”

Stefan De Vrij ci ha messo poco a entrare nei meccanismi dell’Inter. Nonostante un avvio sottotono di campionato da parte dei nerazzurri, il difensore ha fatto vedere la pasta del leader, caratteristica che già aveva ampiamente messo in mostra con la maglia della Lazio. Ora, a pausa finita, l’olandese guarda avanti, pronto a ricominciare la lotta in Serie A e a esordire in Champions League: “Sicuramente non sono soddisfatto per i risultati ed è un peccato che abbiamo già perso 5 punti nelle prime tre partite, ma siamo sulla strada giusta. Nell’ultima partita ho visto una buona Inter e dobbiamo continuare così”, ha detto in un’intervista al Corriere dello Sport. “L’obiettivo dichiarato è finire tra le prime 4 e confermarsi in Champions. Se siamo l’anti-Juve? Non leggo molto i giornali italiani e non ascolto tanto i programmi televisivi. Ho imparato a non farmi condizionare e concentrarmi solo sul campo. Meglio pensare partita dopo partita sennò essere l’anti-Juventus diventa un’ossessione e si parla solo di quello. Se guardiamo le rose, la Juventus è quella che ha più qualità, ma nel calcio può succedere di tutto. La stagione è lunga”. E contro c’è un Cristiano Ronaldo in più: “Lo confesso, all’inizio non credevo venisse in Italia, ma quando hanno continuato a dirlo, allora… Per il calcio italiano il suo sbarco in Serie A è stato positivo perché dà una bella spinta a tutto il movimento. L’ho sfidato con la nazionale, in un’amichevole contro il Portogallo, prima del Mondiale del 2014. Finì 1-1 e lui segnò nel finale, ma su calcio d’angolo. Il giocatore più forte contro cui ho giocato? Mbappè”.

“Champions, ho i brividi. Sarebbe bello passare il turno”

Martedì l’esordio europeo contro il Tottenham: “Spero sia una bella esperienza. Già sentire l’inno della Champions nelle qualificazioni mi faceva venire i brividi, figuratevi adesso. Come marcare Kane? È uno dei attaccanti più forti del mondo e quindi sarà dura. Per me, ma anche per lui. Il girone è bello tosto. Non credo che nessuna delle squadre delle altre fasce volesse l’Inter e questo ci lusinga. Sarebbe bellissimo passare il turno”.

“Con Spalletti si lavora forte. Skriniar fortissimo, Ranocchia un amico”

Primi due mesi di lavoro con Spalletti: “È un tecnico molto positivo e chiaro – ha continuato il centrale nerazzurro – Sa cosa vuole e come ottenerlo sul campo. Ci fa capire come dobbiamo giocare e ci alleniamo duramente, ma è anche una bravissima persona. Non è un sergente: fa pure delle battute, ma non sul campo. Lì non si scherza, ma si lavora forte”. Scegliere l’Inter è stato abbastanza facile: “Quando ho parlato con Spalletti e con la società ho capito subito quanto fortemente mi volessero. Per me è stato importante sentirmi così importante. Il paragone con Samuel? Ognuno ha le sue caratteristiche, ma è un bel paragone perché Samuel ha vinto tutto con l’Inter ed è fortissimo”. Nuova coppia con Skriniar, a completare un reparto difensivo affiatato: “È fortissimo nei contrasti, idem Miranda che è un maestro nell’andare in anticipo; Ranocchia tatticamente è davvero bravo e come persona mi piace tanto: quando sono arrivato non mi ha visto come un concorrente, ma mi ha aiutato a capire tatticamente quello che vuole l’allenatore”.

“Rigore su Icardi? Ci può stare, Lazio-Inter non è stata una partita facile”

Facendo un passo indietro, De Vrij ha parlato dei ricordi che lo legano alla Lazio: “Per me è stata una bellissima esperienza. Sono cresciuto tantissimo e a Roma ho molti amici che sento ancora. Mi sono trovato bene e ho vinto la Supercoppa italiana. Ho ricordi indelebili di notti fantastiche all’Olimpico e altre gare. I derby vinti sono indimenticabili, ma anche la Supercoppa vinta con la Juventus o l’ultima partita del 2014-15, quella sul campo del Napoli grazie alla quale abbiamo conquistato il terzo posto e la qualificazione ai preliminari di Champions. Il mio rapporto con Inzaghi era ottimo, perché lui è molto bravo, un tecnico che mi piace. Tra le sue migliori qualità c’è quella di saper gestire bene il gruppo: crea un’atmosfera giusta dove tutti lavorano e lottano per gli altri”. Sul quel Lazio-Inter 2-3, poi: “Alla Lazio mi conoscevano e se loro mi hanno fatto giocare, vuol dire che si fidavano di me. Nessuno di loro mi ha detto niente per l’errore che ho fatto e che ha portato al rigore su Icardi. Un errore nel calcio purtroppo si può fare, soprattutto in quella situazione visto che nel secondo tempo abbiamo giocato molto vicini alla nostra porta e con di fronte un certo Icardi… Non era facile quella partita: volevo tanto far bene per confermare il mio valore nell’ultima gara con la Lazio, ma poi c’è stata quell’azione… Stavo cercando di recuperare la palla che Eder aveva messo in area. Ho visto Icardi che non era in fuorigioco e che avrebbe concluso da due passi. Così ho provato a intercettare in scivolata e sono arrivato a tanto così da prenderla. Se avessi toccato il pallone tutti avrebbero parlato di un grande intervento e invece non è stato così”, ha concluso.

Fonte: SkySport

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