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Tottenham-Liverpool, le chiavi della sfida

Lo spettacolare 2-2 di qualche mese fa, con uno straripante Salah e una caparbia reazione degli Spurs.

Per questo Pochettino potrebbe pensare di sacrificare Trippier per Aurier, che è atleticamente più pronto a contenere Mané ma non smette di concedersi quelle cinque/sei azioni in cui perde il senso di quello che sta facendo. In alternativa può cambiare a livello tattico, abbassare il baricentro, stringere i denti, e sperare che in campo aperto Kane vinca il duello individuale con van Dijk.

Come si fa a fermare il Liverpool?

Il problema è che proprio l’acquisto di van Dijk ha reso il Liverpool sempre più impermeabile alle fragilità proprie del suo sistema di gioco. Insieme all’olandese sono esplosi Robertson, Gómez, Alexander-Arnold, difensori esplosivi col sangue agli occhi che permettono a Klopp di iniziare la fase di pressing fin dalla rimessa del portiere avversario.

In attacco, se Klopp potrà contare sui tre dragoni al massimo della loro potenza di fuoco, Pochettino avrà gli uomini contati. Son è appena rientrato da un lungo periodo con la Nazionale e potrà al più subentrare dalla panchina. Dele Alli si è infortunato proprio nel momento in cui era chiamato a dare risposte sul suo status da fuoriclasse, su cui i Mondiali di Russia e il deludente avvio di stagione hanno gettato qualche ombra.

Poi bisogna capire come sta Harry Kane, che dopo l’infortunio alla caviglia occorso a marzo non è più stato lo stesso, e in queste prime partite ha diminuito drasticamente il volume di conclusioni tentate rispetto alla passata stagione (e il numero di gol segnati, di conseguenza). Il protagonista potrebbe essere ancora Lucas Moura, la minaccia principale per la difesa alta di Klopp oltre che la più bella notizia dell’estate di Pochettino, eletto miglior giocatore della Premier del mese di agosto dopo l’incontenibile prestazione a Old Trafford.

Fonte: Sky

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