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Gli interventi di Maurizio Pistocchi, Antonio Giordano e Vincenzo Montefusco a Radio Marte

A Marte Sport Live su Radio Marte è intervenuto Maurizio Pistocchi, giornalista

“I dati spiegano che i miracoli non li fa nessuno: l’arrivo di Ancelotti al Napoli non colma il gap senza campioni, soltanto l’anno scorso con l’organizzazione di gioco le distanze sembravano minime. La Juve ha preso Cristiano Ronaldo, Bonucci e Cancelo, questo al Napoli non è successo. Sarri l’anno scorso non sfruttava tutta la rosa, ieri si è visto il perché, non è competitiva: sul mercato ci vuole ben altro. Il Napoli ha un’identità di gioco, ma alcuni automatismi sono venuti meno: la fascia sinistra Ghoulam, Hamsik e Insigne erano immarcabili, ora la ripetitività efficace sta venendo meno. Ieri la prestazione è stata di basso livello, negli ultimi 20 metri non ha funzionato nulla: passaggi in ritardo, giocate contrarie. Per vincere non basta una difesa forte, bisogna far gol. Il Napoli vuole dominare, ma tra volere e potere c’è troppa differenza. Allan e Diawara? Le miglior partite di Diawara le ha giocate con Fabian Ruiz, è molto bravo a rompere l’azione, non a costruirla. La scarsa qualità poi si risente in tutta la manovra. Allan è meglio nei tre centrocampisti, ha le due fasi, soprattutto nel pressare e rubare palloni. Col Sassuolo il centrocampo è stato il punto debole, insieme alla finalizzazione. Futuro? Prendiamo come modello l’Ajax che ha dominato a Madrid: un mix tra tecnica e addestramento. I giocatori vengono pagati poco e poi valgono molti milioni, non hanno fretta e sono bravi negli scouting. L’input di non vincere, ma di riempire lo stadio aiuta. Il Napoli, come l’Ajax e la Juve, deve sapere cosa fare. I bianconeri hanno un modello di business che prevede acquisti top, poi dipende dai risultati. Gli azzurri non possono permetterselo, servono allenatori e dirigenti dalle idee chiare per dare soddisfazione ai tifosi: bisogna lavorare meglio. Il 4-4-2? È l’idea del tecnico, ad inizio stagione è stato lodato perché finalmente aveva tolto la prevedibilità di Sarri. In realtà la forza di una squadra sono i meccanismi di gioco consolidati. Sarri ha lasciato una formazione competitiva, presa demotivata dalle mani di Benitez. I 18 punti di svantaggio e i 12 in meno dell’anno scorso sono troppi, quanti calciatori del Napoli sarebbero titolari nella Juve?”

A Marte Sport Live su Radio Marte è intervenuto Antonio Giordano, giornalista

“Il Napoli ha abbassato la media punti ed in alcune partite anche la concentrazione. La concentrazione della squadra è rivolta verso la gara di Salisburgo e in questi casi è difficile dividere la squadra tra titolari e riserve e pensare che gli altri ragionino in maniera diversa non è possibile. Il Napoli è avvolto in questa sua dimensione e toppare col Sassuolo ci può stare. A giugno non ci saranno rimandati, ma promossi e bocciati e bisogna avere idee chiare per il futuro. Quando arrivò Ancelotti era improponibile cambiare il Napoli, ora invece c’è una ampia convergenza intorno a questa possibilità. Andando via Hamsik è già caduto un pilastro del Napoli del passato”.

A Marte Sport Live su Radio Marte è intervenuto Vincenzo Montesfusco, allenatore

“I tifosi del Napoli amano Insigne più di ogni altro calciatore e per questo vogliono da lui sempre di più. Insigne però non è criticabile perchè è tra i migliori del Napoli, gioca in Nazionale, ha un valore unico, poi però è una persona, ha il suo carattere e può restarci male se qualcuno lo critica. Non mi è piaciuto nella gara di Europa Lague perchè non ha giocato titolare e quando è entrato sembrava stesse facendo un favore e questo non deve capitare. Non deve restarci male se l’allenatore lo lascia in panchina, deve solo dare il massimo quando è in campo, anche se solo per 5 minuti. Il 4-3-3 è il modulo perfetto per Insigne e Ancelotti si è accorto che alcuni calciatori starebbero meglio in alti moduli, ma quest’anno poteva permettersi di sperimentare”.

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