Gli interventi di Mattero Pinci, Vittorio Tosto, Salvatore Caiazza e Gianni Di Marzio a Radio Marte
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Matteo Pinci, giornalista
“In tanti chiedono di non giocare la finale di Champions ad Istanbul e il coro è stato trasversale ed è arrivato non solo dall’Italia. Al momento però, non è successo nulla: a decidere dove giocare è il comitato esecutivo che può far venir meno un accordo. Si radunerà a dicembre e poi a marzo e quindi non c’è fretta perché in un mese si può spostare la finale ed organizzarla e le alternative sono due: Wembley e Londra”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Vittorio Tosto
“Di Lorenzo meriterebbe di avere un posto all’Europeo e sta facendo parlare il campo. In serie C faceva la differenza con il Matera e quando lo proponevo alle squadre di Serie A non lo voleva nessuno, in particolare lo proposi a Preziosi che non lo riteneva pronto.
In una stagione, il Napoli può giocarsi qualche jolly e quindi qualche passaggio a vuoto: il Napoli ne ha giocato già uno e ora non può più sbagliare. In queste situazione spesso nella testa dei calciatori scatta quel qualcosa in più”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Salvatore Caiazza, giornalista
“Dopo la sosta, mi aspetto dal Napoli un’identità tattica ben precisa e magari anche continuativa. Alcuni passaggi a vuoto del Napoli sono dovuti a questo massimo turnover che nelle prime partite non è da utilizzare.
Mi auguro che la Juve possa scivolare, ma ho qualche perplessità anche perché si inizia anche a vedere la mano di Sarri.
Insigne col 4-3-3 dell’Italia ha fatto la differenza ed è stato il migliore anche con Sarri che utilizzava lo stesso modulo e allora mi chiedo: dobbiamo valorizzare il capitano nel 4-3-3 o il Napoli deve restare col 4-4-2 facendo soffrire Insigne in una posizione non adeguata?”.
A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live è intervenuto Gianni Di Marzio, allenatore
“Il Napoli deve acquistare una sua organizzazione tecnico-tattica, deve avere una propria identità e quando le cose non vanno bene, è necessario compattarsi e mettere in campo più o meno la stessa squadra. Capisco anche Ancelotti che se non schiera la stessa formazione è perché ha ancora qualche dubbio sugli uomini e sul modulo, ma quando non arrivano i risultati è bene provare a dare certezze al gruppo.
Non è fantacalcio dire che Ancelotti a fine stagione può andare via da Napoli, ma è presto per ogni certezza”.
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