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Gli interventi di Alessandro Barbano, Francesco De Luca e Alfonso De Nicola a Radio Punto Nuovo

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alessandro Barbano, vice direttore Corriere dello Sport: “Albiol e Koulibaly restano la miglior coppia difensiva della storia del Napoli, sono contento che sia stato candidato per il Pallone D’Oro, ma con lo spagnolo c’era chimica pura. Il regolamento arbitrale? Basta cercare su internet ed esce la nuova circolare sul fallo di mano. Sono norme contraddittorie e mal articolate. Il vecchio articolo esprimeva maggior chiarezza, adesso la regola stessa è diventata confusionaria e ingarbugliata. Il caso De Ligt vede un gesto tecnico maldestro, che porta a due tocchi, dei quali uno censurabile come calcio di rigore. Anche quello di Zielinski resta emblematico: in quelle condizioni, il regolamento non prevedeva il rigore, seppur in quella circostanza sia stato dato alla Fiorentina. Addirittura, Nicchi e Rizzoli chiedono scusa per il rigore dato al Napoli su Mertens, anche se quello assegnato contro la Fiorentina era contro i termini del regolamento. E lì le scuse non sono arrivate. Non c’è uniformità di giudizio”.

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Francesco De Luca, responsabile pagine sportive del Mattino: “Ghoulam? L’allenatore e il responsabile dello staff medico del Napoli sono gli unici a poterne e a doverne rispondere. Mi auguro che Ancelotti faccia chiarezza in merito. Da quanto risulta, l’algerino è fuori per scelta tecnica, non ha infortuni di sorta. Attendiamo però le parole del tecnico azzurro. Koulibaly? Un grande calciatore cresciuto anno dopo anno. Di Kalidou ricordiamo ancora qualche errore, ed è positivo, vista la poca frequenza con i quali li commette. E’ un risultato straordinario essere candidato al Pallone d’Oro. Speriamo resti a lungo in azzurro. Salisburgo? Non sarà una partita semplice, come tutte le gare di Champions. Vincere in Austria sarebbe un grandissimo colpo e ipotecherebbe il passaggio del turno”.

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alfonso De Nicola, ex medico sociale della SSC Napoli: “Ghoulam? A me non piace parlare dei miei pazienti. Quello che posso dire è che è un ragazzo eccezionale. Non so niente del suo stato attuale, non lavoro più con la società. Quello che so è che il ragazzo è sempre stato disponibilissimo nel fare le terapie propostogli in questo anno. E’ anche un grande lavoratore. Fino a quando sono stato io, il suo recupero mi sembrava okay. Non credo sia più un problema fisico. Quando si ha un infortunio pesante, nella testa rimane ed è difficile da cancellare. Lui l’anno scorso ha giocato, fisicamente era okay, magari sta soffrendo mentalmente la situazione. Bisognerebbe chiederlo a chi adesso sta nel Napoli. Koulibaly? E’ un atleta completo, colpisce la sua forza e una velocità tipica della gente della sua terra. Poi lui è un ragazzo che si applica tantissimo. E’ venuto giovane e bravo, ma adesso è veramente trasformato. Un campione educato che ha mantenuto grande umiltà e Kalidou è stato veramente il signore dei signori. Merita tutto il bene del mondo. Nella mia carriera sono affezionato a Marek Hamsik e ai fratelli Cannavaro. Con Marek ho lavorato insieme per undici anni, abbiamo condiviso tanto insieme. Il Pocho Lavezzi? Er’ nu piezz’ e cor’ (ride ndr). Con Cavani e Hamsik hanno rappresentato un unicum. Lavezzi non si è mai tirato indietro dal lavorare duro o dalle terapie. Tornava tardi la notte? Leggende metropolitane e non mi interessa. Rapporto con De Laurentiis? E’ rimasto perfetto. Dopo 15 anni siamo ancora legati, lui mi ha cambiato la vita, gli sono grato. Sono stato trattato benissimo. I ricordi più belli? Con Hamsik nelle scuole a parlare con i ragazzi di legalità e di rifiuto verso droghe e alcol, anche se dopo una partita e poche ore di sonno. E anche con Ghoulam, quando comprò 200 maglie di tasca sua e le autografò ad una ad una per regalarle durante un incontro con i bambini”.

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