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EDITORIALE. Napoli: buono solamente il risultato ma i problemi persistono

Editoriale del Lunedì: a Udine il Napoli, seppur fortunosamente, ed in extremis, è tornato alla vittoria grazie ad un colpo di testa perentorio del centrocampista francese Bakayoko su calcio d’angolo che ha sancito il risultato di 2 a 1 per i partenopei. Ed il successo è, ahimè, l’unica nota positiva del match contro l’Udinese che, per l’ennesima volta, ha ostentato i tanti problemi che ancora persistono in casa azzurra. Gattuso non è riuscito finora a trovare la quadratura del cerchio, il gioco continua a latitare, gli orrori difensivi non mancano mai ed il modulo adottato dal tecnico calabrese, senza Osimhen, sembra non funzionare affatto.  Il centrocampo a due con Fabian al fianco di Bakayoko non regge l’urto delle ripartenze avversarie, del resto lo spagnolo non è adatto a quel ruolo ed è sotto gli occhi di tutti, oramai da diverse partite, eppure l’ex allenatore rossonero persiste nell’impiegarlo in quella zona del campo. Un autolesionismo alquanto assurdo che non si sposa affatto con le caratteristiche della formazione partenopea che con il 4/3/3 si troverebbe a suo agio. Perchè ostinarsi e non trovare la giusta soluzione in attesa del definitivo recupero dell’attaccante nigeriano? Mah, ai posteri l’ardua sentenza! Tanto di cappello all’uomo ed al calciatore che fu, tuttavia, Gattuso non ha le idee chiare in questo momento cruciale della stagione in  cui, in otto giorni, ci saranno gli impegni di Coppa Italia con l’Empoli e di Supercoppa contro la rediviva Juventus. Se si continuasse su questa stessa falsariga si rischierebbe di compromettere, in un sol colpo, tutti gli obiettivi della vigilia, dal momento che così facendo non si va da nessuna parte. Schierare, ieri, in difesa il kossovaro Rahmani che, in quattro mesi, aveva fatto solo una piccola apparizione di pochi minuti, è stato un azzardo pagato a caro prezzo. Il calciatore, che ovviamente non aveva alcuna intesa con i compagni, nè era abituato al clima partita, ha commesso un’ingenuità incredibile con quel passaggio indietro, corto al portiere, un errore che ha gettato il difensore nello sconforto più assoluto, costringendo Gattuso alla sua sostituzione ad inizio ripresa. Ora ce ne vorrà di tempo per rinfrancare Rahmani e fargli dimenticare quell’esordio da titolare così stravolgente. Inoltre non riesco a capire come possa essere utile quel gioco lezioso e stucchevole che parte dall’area piccola del portiere, peraltro molto rischioso e lo si è visto, che porta gli avanti azzurri a stazionare, senza sbocchi, nella propria metà campo. Eppure il Napoli possiede due velocisti assoluti come Lozano e Politano, i quali potrebbero fare molto di più se serviti istantaneamente. A quanto pare tutto ciò non collima con i piani dell’allenatore, al quale, persistendo tale andazzo, probabilmente, non sarà rinnovato il contratto. Un vero peccato visto che, a mio modesto avviso, sono convinto della bontà di questa rosa che forse, meglio guidata e spronata a dovere, esaltando le doti dei calciatori, otterrebbe ben altri risultati. Fino a quando, caro Gattuso, ti ostinerai con le tue fissazioni?

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