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Gli interventi di Luigi Lauro, Fabiano Santacroce e Rino Cesarano a “Il Sogno Nel Cuore”

Luigi Lauro a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “A gennaio ho portato Tripaldelli in prestito gratuito con diritto di riscatto al Napoli, ma Giuntoli non lo ha voluto”

“Il Napoli ha un problema storico con i terzini sinistri, pertanto, a gennaio, ho proposto una opportunità in prestito gratuito con diritto di riscatto – queste le parole di Luigi Lauro, procuratore titolare della SBM Agency, “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Il nome non è nuovo, anzi, lo scorso anno me lo avevano chiesto loro: Alessandro Tripaldelli. Parliamo di un Nazionale under 21, mancino puro, napoletano, che gioca già in Serie A al Cagliari. Giocatore molto rapido – ha aggiunto Lauro a 1 Station Radio – con una tecnica di base di un certo livello, che con i suoi cross avrebbe potuto far rendere di più anche gli attaccanti. Credevo che in Sardegna, con l’arrivo di Asamoah, il ragazzo avrebbe avuto meno spazio, e conoscendo i problemi del Napoli in quel ruolo, avrebbe fatto molto comodo. La società avrebbe dovuto pagare, in totale, 200’000 euro lordi, ed avrebbe avuto tutto il tempo di valutarlo. Il direttore sportivo Giuntoli, però, non lo ha voluto. Un vero peccato, perché Alessandro è un giovane di grande prospetto e, dietro Mario Rui, sarebbe potuto venire fuori. Non è stato un rifiuto per ragioni economiche: il direttore non ha creduto nel ragazzo. Evidentemente ha ritenuto superiori Mario Rui, Ghoulam e Hysaj adattato a sinistra”.

Fabiano Santacroce a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Nel mio Napoli si perdeva ma si usciva dal campo con la maglia sempre sudata, a differenza della squadra attuale. Contro il Granada uno scempio”

“È un periodo un po’ duro per il Napoli, sia a livello mentale che a livello fisico. Non penso che sia l’allenatore il problema più grande – queste le parole di Fabiano Santacroce, ex calciatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Stanno mancando tanti punti fermi nella squadra, manca gente di esperienza e di carattere come Mertens. Io spero che dopo il Granada ci sia ancora Gattuso sulla panchina azzurra. Sicuramente ci sono stati errori da parte del mister, ma non solo da parte sua. Tante partite le abbiamo perse per errori individuali, perché a tanti ragazzi manca la giusta concentrazione. Questo è un errore della società che ha portato due difensori in scadenza, ed è ovvio siano distratti e si tirino indietro la gamba. Quando arriva il momento di entrare duro, si tirano indietro. Magari questa esperienza servirà a De Laurentiis per il futuro. Analogie tra il mio Napoli e quello di Gattuso? Anche noi abbiamo portato due esoneri in due anni – ha continuato Santacroce ai microfoni di 1 Station Radio -, facendo pagare Reja e Donadoni per i nostri errori. Quello che ci differenziava da questa squadra è la cattiveria che ci mettevamo in campo. Potevamo perderle tutte, ma entravamo sempre duro e sudavamo la maglia. Tra Aronica e Contini, se ci fosse stato il Var all’epoca, credo avrebbero giocato una partita ogni tre! La piazza azzurra è esigente, ma i tifosi riconoscono quando ci metti l’anima: se c’è impegno, i risultati possono anche mancare, ma la contestazione non arriva. Ho sempre difeso Ancelotti perché puoi prendere anche Michael Schumacher, ma se non gli dai una Ferrari non può vincere le gare. Granada? All’andata, per la prima volta in vita mia, ho spento il televisore all’intervallo. Spero che nel ritorno vedremo un’altra prestazione. Non si può vedere uno scempio del genere: si può perdere, ma non si può giocare senza grinta. Tra l’altro il Napoli è la squadra con meno falli commessi in Serie A, e di certo questa non è la volontà di Gattuso. La squadra non ha grinta né carattere”.

Rino Cesarano a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Infortuni causati dalla poca ingerenza di Canonico sulle scelte di Gattuso, che non è stato in grado di fare un buon turnover. Fossi Adl, prenderei Juric”

“Questo silenzio stampa del Napoli si può anche capire: a seguito delle dichiarazioni fatte da Gattuso nelle ultime uscite, la situazione ambientale è peggiorata – queste le parole di Rino Cesarano, giornalista del Corriere dello Sport, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. La scelta è stata fatta in virtù di limitare le polemiche. Domani Gattuso parlerà solo della partita di Europa League, anche perché il regolamento Uefa prevede l’obbligo della conferenza stampa da parte degli allenatori. Ormai i rapporti tra Gattuso e De Laurentiis si sono incrinati. Esonero? Difficile prendere una decisione in questo periodo, anche perché è difficile trovare un traghettatore di livello. Anche se credo che la partita con il Granada sarà l’ultima spiaggia non per il mister, bensì per dare una svolta a questa stagione. La vittoria con la Juve sembrava avesse dato una svolta, ma così non è stato. Non vorrei essere nei panni di De Laurentiis. Infortuni? Le cause sono due: in primis Canonico non ha la stessa ingerenza di De Nicola sulle scelte dell’allenatore. Poi, Gattuso non ha fatto un buon turnover: in diverse partite poteva risparmiare alcuni calciatori, invece li ha spremuti tutti e la fatica ha contribuito ad aumentare le defezioni. Rosa? L’organico è profondo – ha continuato Cesarano ai microfoni di 1 Station Radio-, ma male assortito. Per fare il 4-2-3-1 c’era bisogno di un altro uomo con le caratteristiche di Demme e Bakayoko. Post-Gattuso? Non ci ho mai visto, in queste vesti, Benitez. Ci vorrebbe Reja o Mazzarri. Insomma, uno che conosca l’ambiente e sia in grado di motivare il gruppo. Non credo nemmeno in Italiano: anche se è molto bravo, è prematuro dargli una panchina così importante e delicata. A Napoli ha fallito gente come Ancellotti non appena ha iniziato a delegare il suo lavoro allo staff, anche se c’era gente molto preparata come suo figlio Davide, perché è mancata la sua esperienza. L’unico allenatore che vedo all’altezza della panchina azzurra, in questo momento, è Ivan Juric: sono anni che fa bene ed è allievo di Gasperini. Una garanzia”.

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