Amoruso, Pazienza, Damiani a “Il Sogno Nel Cuore”
Nicola Amoruso a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Allegri al Napoli? Credo sia il caso che Adl pensi prima a costruire stadio e centro sportivo”
“Tutti si aspettavano di vedere un Osimhen che lottasse, segnasse, che fosse determinante per un Napoli, il quale ha puntato fortemente su di lui. Ha dovuto ambientarsi, l’infortunio ha rallentato la sua crescita – queste le parole di Nicola Amoruso, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Più che i singoli, ora stanno uscendo fuori i valori della squadra. Il contesto è cambiato, rispetto al momento complicato dovuto ai tanti infortuni, e ne stanno giovando anche i singoli, soprattutto Insigne, è il punto di riferimento, colui capace di risolvere le partite. Llorente? Ha subito i tre mesi in cui la stagione sembrava compromessa, ma per caratteristiche avrebbe potuto essere utile nella seconda parte di stagione. Gattuso ha dato una svolta quando ha recuperato gli infortunati e ha avuto a disposizione la settimana tipo per preparare le gare. Il Napoli, comunque, non ha mai sfigurato, è normale che la qualità in campo cala quando mancano due, tre calciatori importanti. Il rapporto con De Laurentiis si è compromesso, anche ingiustamente. Gli azzurri aggiungono un tassello ogni anno, e cambiando nuovamente allenatore si rallenta il percorso di crescita. Avrei voluto vedere una squadra guidata da Rino e con ulteriore qualità che sarebbe potuta arrivare con il mercato estivo.
Spalletti o Allegri chi più idoneo per la panchina azzurra? Luciano è un allenatore di esperienza, grande carattere, sicuramente potrebbe fare bene in una piazza come quella partenopea ed è un nome che più si può affiancare al Napoli. Allegri credo abbia altre ambizioni, e per arrivare ad un nome così di rilievo, la società partenopea dovrebbe fare prima uno step in più: valorizzare il prodotto Napoli, costruendo infrastrutture idonee e uno stadio di proprietà. Max potrebbe accettare la piazza, anche perché è tra le prime squadre del campionato, ma per puntare ad obiettivi importanti c’è bisogno di un arricchimento anche in termine di rosa, e per fare ciò, il Napoli necessita di altri tipi di investimento. Chi rischia di restare fuori dalla Champions? Paradossalmente chi sembrava fosse la rivelazione del campionato, il Milan. Non sarebbe un fallimento, ma più una delusione. Incontrare il Cagliari, comunque, al momento è complicato per tutti, sono in gran forma”.
Michele Pazienza a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio: “Il mio Napoli aveva più veleno. La storia tra Gattuso ed Adl è arrivata alla fine, il calabrese può allenare anche la Juve”
“Napoli è una piazza che ho nel cuore per tutto ciò che mi ha dato, le stagioni passate lì sono quelle in cui sono riuscito ad esprimermi meglio, ottenendo risultati importanti. Venivo apprezzato perché sudavo la maglia, il mio era un gruppo, dal punto di vista tecnico, inferiore a quello attuale e a quelli degli ultimi anni, ma aveva più veleno, cuore e spirito diverso – queste le parole di Michele Pazienza, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -.
Demme mi somiglia? In alcune caratteristiche, ma è più dinamico, moderno. Fabian Ruiz? Per un progetto di crescita importante non si dovrebbe pensare a cedere gli uomini importanti, ma ad aggiungere pedine ad un gruppo già di qualità. Gattuso? Il suo percorso è giunto al termine per le varie vicissitudini con il presidente, ma è stato positivo, nonostante le difficoltà incontrate. Ha fatto il massimo, e se dovesse vincere con il Verona, centrerebbe l’obiettivo stagionale. Fiorentina o Juventus nel suo futuro? Credo che Rino abbia raggiunto un livello di esperienza e di equilibrio tale da potersi sedere su qualsiasi panchina, lo ha dimostrato in campo. È pronto ad allenare anche una squadra come la Juventus. Chi rischia di restare fuori dalla Champions? In questo momento la squadra svantaggiata è proprio quella bianconera. Contro il Bologna, la Juventus ha motivazioni diverse e rosa superiore, dunque, il piazzamento si deciderà a Napoli e a Bergamo. Gli azzurri non dovranno sottovalutare l’impegno, se dovessero farsi trovare impreparati potrebbero far fatica a rimettere il match a posto. La squadra di Gattuso ha avuto periodi altalenanti, ma è stata brava a riprendere il cammino negli scontri diretti e a continuare a vincere, manca l’ultimo sforzo. Il Milan ha disputato un campionato importante, ma è venuto meno nei momenti decisivi ed oggi si ritrova a dover fare un miracolo sportivo, perché vincere con questa Atalanta, a Bergamo, non è semplice, soprattutto con la voglia di rivalsa che hanno dopo aver perso la Coppa Italia”.
“Mi sono sempre battuto per Gattuso, manca una partita e se dovesse vincerla arriverebbe in Champions. In un ambiente difficile come Napoli non è semplice, ha fatto un lavoro straordinario, migliorando anche dei calciatori – queste le parole di Oscar Damiani, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Milan ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Rino ha meritato la conferma sul campo. Dall’altra parte, la società ha effettuato investimenti importanti. Non so cosa sia successo fra la dirigenza e Gattuso, ma lo hanno giudicato troppo frettolosamente. Inoltre, lo spogliatoio era con l’allenatore, altrimenti non sarebbero arrivati certi risultati. Se dovessi paragonare l’esperienza di Rino al Napoli ad un artista, direi Jean Michel Basquiat. Politano e Lozano? Entrambi hanno dato un contributo importante. Matteo è più ala, mentre il messicano è un giocatore che sa fare bene anche la fase di contenimento e gli inserimenti. Due così in rosa ci vorrebbero sempre, bravo Rino a saperli alternare. Chi rischia di resta fuori dalla Champions? Il Milan. L’Atalanta è una squadra forte, di valori, che vorrà chiudere bene la stagione dopo aver perso la Coppa Italia. Anche il Verona non regalerà niente al Napoli. Nessuno regala niente, lo abbiamo visto con la retrocessione del Benevento. Dispiace per le streghe, Inzaghi aveva fatto un buon lavoro e un grande girone d’andata. La tensione, il finale, hanno giocato un brutto scherzo, ma comunque il Torino ha una rosa superiore. Migliore della stagione del Napoli? Gennaro Gattuso”.