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Secco no dell’Uefa a Draghi sullo spostamento della sede della finale di Euro 2020

Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, preoccupato per la gravità della situazione epidemiologica che sta colpendo il Regno Unito, con numerosissimi casa di covid 19, variante delta, ha proposto all’Uefa di spostare la finale di Londra di Euro 2020, nella capitale d’Italia, dove la pandemia, oggi, è in netto calo ed offre maggiori garanzie per la sicurezza degli spettatori. Tuttavia da parte dell’organismo europeo c’è stato un secco no. Attraverso una nota, infatti, l’Uefa ha ribadito la propria volontà di far disputare, nella capitale inglese, nello spettacolare  stadio di  Wembley,  le semifinali e la finalissima di Euro 2020. L’impianto londinese capace di contenere ben 90mila spettatori sarà aperto per i trequarti della sua capienza, quindi sugli spalti ci saranno circa 60mila supporters delle due formazioni che guadagneranno l’ultimo atto della kermesse calcistica per nazioni del vecchio continente. Dunque, a meno di un aumento esponenziale dei contagi della variante indiana, in Inghilterra, attualmente, non esistono le condizioni per cambiare la sede di tali partite.

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