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Gli interventi di Gigi Cagni, Walter Novellino e Carmine Esposito a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gigi Cagni, ex allenatore, fra le tante, di Salernitana ed Empoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Il calcio va riformato, siamo lontani dai club europei. Plusvalenze? I calciatori si ribellino. Spalletti stia attento all’Empoli

“Caso Salernitana? Ormai, in Italia, non mi stupisco più di nulla. Nella mia carriera ho visto addirittura squadre essere escluse dai campionati a stagione in corso. A livello di gestione dovremmo avvicinarci ai club europei, ma, invece, siamo lontani anni luce. Quello che sta succedendo nel calcio moderno non mi piace e non mi appartiene più. Plusvalenze fittizie? Avevo un calciatore, qualche anno fa, che era in prestito da noi proveniente da una grande squadra, ma non mi sembrava all’altezza della situazione. Alla fine venne fuori che era da noi solo perché c’era bisogno di fare una plusvalenza e mettere i conti a posto. Ovviamente non dico né di chi parlo, né in quale club mi trovavo. I calciatori, seppur giovani, dovrebbero ribellarsi a queste situazioni, altrimenti continueremo a non sfornare nuove leve di rilievo, mentre invece, spesso, si lasciano coinvolgere dai loro procuratori in situazioni che fanno bene solo dal punto di vista economico. Per me bisogna riformare tutto il sistema: chi ha debiti non deve essere ammesso ai campionati. Ferrero? Lo conosco bene, tra l’altro vivo in Liguria. La Sampdoria non c’entra nulla con quanto sta accadendo all’imprenditore, ma di certo la situazione si ripercuoterà anche sui calciatori che, ieri, si sono dichiarati scioccati. Tra la rosa ed il patron c’era un rapporto molto intimo ed unito, Massimo era solito confrontarsi coi suoi ragazzi anche per capire cosa pensassero dell’allenatore, come con D’Aversa nelle ultime settimane. Empoli? Vanno fatti i complimenti a Corsi per come ha gestito la società negli ultimi vent’anni. Lui è bravissimo anche a non dare pressioni ai suoi calciatori, ed è per questo che riescono spesso a fare bene. Nonostante sia una neopromossa in Serie A, dobbiamo ricordare che fanno A e B da decenni, quindi sono una squadra matura. Infine, sono bravissimi con lo scouting, unica chance di incassare per una società che si autofinanzia. Il Napoli, domenica, dovrà stare attento: non ci sono paragoni fra le due compagini, ma gli azzurri hanno tante defezioni che potrebbero pesare”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Walter Novellino, ex calciatore del Milan ed ex allenatore, fra le tante, del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Il Napoli, che gioca il miglior calcio insieme al Milan, deve credere allo Scudetto. Juve fuori dalla zona Champions

“Milan fuori dall’Europa già a dicembre perché, in questomomento, pecca di inesperienza. L’unico che ha questa caratteristica è Ibrahimovic, anche se ieri non ha dimostrato la sua forza ed il suo carattere. In campionato, invece, mi piacciono molto: credono nei propri mezzi ed ora, senza coppe, sono i favoriti per lo Scudetto. I rossoneri, insieme al Napoli, esprimono il miglior calcio. La zona Champions sarà poi completata da Atalanta ed Inter. Gli azzurri, nonostante le defezioni, devono continuare a credere nel sogno Scudetto perché hanno una rosa lunga ed un allenatore capace di tenere tranquillo l’ambiente. Juventus? Risultati altalenanti causati da una scarsa identità di gioco. La fortuna dei bianconeri è avere Allegri, allenatore di grande esperienza e pragmatismo. Max, però, ha bisogno di un centrocampista a gennaio, uno che abbia le caratteristiche di Demme o Lobotka. Sampdoria? È la mia squadra del cuore, sta pagando la situazione societaria, pertanto mi auguro che ritorni la famiglia Garrone, tanto criticata in passato ma adesso tutti si stanno rendendo conto del loro valore. Torino? Mi piace Gasperini, dunque anche Juric, il quale sta dimostrando di aver trovato già la quadra alla guida dei granata, i quali, per la prima volta dopo un po’ di anni, non dovranno lottare per salvarsi. Venezia? È una neopromossa, e come tale dovrà impegnarsi per guadagnare la permanenza nella massima serie”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Esposito, ex calciatore, fra le tante, di Empoli, Fiorentina e Sampdoria. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Petagna non idoneo al gioco di Spalletti. Inter favorita per lo Scudetto, sul Napoli troppi gufi

“Petagna renderebbe meglio in un altro assetto, come caratteristiche non è adatto al gioco di Spalletti. Un peccato sia per il Napoli che per il ragazzo. Gli azzurri avrebbero bisogno di una punta che possa sostituire Osimhen. Europa League? Dopo le due batoste, pareggio Sassuolo e sconfitta Atalanta, e con il Milan fuori dalle competizioni europee, non sarebbe male concentrarsi solo sullo Scudetto, come accaduto lo scorso anno per l’Inter e come accadrà, ora, per i rossoneri. L’unica rosa all’altezza di poter competere su più fronti è quella a disposizione di Simone Inzaghi, la quale mi sembra anche la più accreditata per vincere lo Scudetto. La stagione del Napoli è stata influenzata da questi infortuni che, complice anche la Coppa d’Africa, renderanno a Luciano l’organico al completo solo alla fine di febbraio. Si è parlato troppo di un Napoli imbattibile, alla fine hanno vinto i gufi (ride, ndr). Scherzi a parte, l’infortunio di Osimhen sta pesando, il ragazzo sposta gli equilibri ed è in grado di farti vincere una partita anche se stai giocando male, grazie alle sue caratteristiche. L’importante, comunque, è restare nel gruppone di testa fino a quando non saranno tutti a disposizione di Spalletti, per poi giocarsi il tutto per tutto da marzo in poi. Empoli? È la prima società che, in Italia, riesce a stare stabilmente tra Serie A e Serie B da trent’anni. I meriti sono tutti del presidente Corsi che, oltre ad essere un grandissimo imprenditore, è un ottimo presidente. Le società italiane dovrebbero prendere esempio dai toscani, bravissimi nello scoprire giovani di mercato italiano, a differenza di quelli che vanno ad acquistare i giovani stranieri. Al pari dell’Empoli c’è solo l’Atalanta di Percassi. Parisi? Mi piace molto, però credo che prima di approdare al Napoli dovrebbe fare un passaggio intermedio. Il ragazzo ha le qualità per giocare in una piazza importante, ma non tutti sono pronti per fare il grande salto come Di Lorenzo. Secondo Silvano Bini, colui che scoprì, fra i tanti, Montella e Di Natale, i giovani napoletani sono i migliori d’Italia, perché hanno fame e vivono di calcio. Mi raccontava sempre che scendeva in Campania con un pullman vuoto e risaliva con tutti i posti occupati da giovanissimi talenti”.

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