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Gli interventi di Pasquale Salvione e Pasquale Cassese a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Salvione, giornalista de ‘Il Corriere dello Sport’. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Il Napoli va a Cagliari dopo la dispendiosa trasferta di Barcellona. Quanto peserà?
“Io credo che le motivazioni vengano da sole se sei a 2 punti dal primo posto e puoi giocarti un finale di stagione importante, per certi versi inatteso a inizio campionato. Ovviamente bisognerà fare i conti con le assenze che tornano ad essere un numero cospicuo, tra Politano, Lozano, Anguissa ecc. Come dice Spalletti, però, la rosa è importante e le motivazioni ci sono”.
Sulla prestazione del Napoli contro i blaugrana
“C’è un fattore che, secondo me, non va sottovalutato. Il Barcellona, prima del sorteggio, era considerato una squadra abbordabile. Poi nel mercato di gennaio sono arrivati Aubameyang, Traoré e Ferran Torres. Aspettarsi che il Napoli potesse dominare era più basato sul Barcellona di inizio stagione che di quello attuale. Chiaramente il Napoli non ha giocato il secondo tempo come il primo; come accaduto con l’Inter, il pareggio è arrivato a inizio secondo tempo e chiaramente ha indirizzato il modo di giocare”.
Sulle condizioni di Anguissa e il problema infortuni
“Spalletti, l’altra sera, ha detto che era dura per Cagliari. Fortunatamente la rosa del Napoli dà ampie garanzie: c’è Demme che, fino a poco tempo fa, era considerato un titolare inamovibile. Dare qualche colpa a qualcuno per gli infortuni mi sembra ingeneroso. Il Napoli ha uno degli staff migliori. Capisco che molti tifosi erano abituati al lavoro di De Nicola in termini di prevenzione, tra i migliori al mondo, ma anche ora ci sono grandi professionisti e diciamo che sta subentrando anche un po’ di sfortuna. Va considerato che, per due mesi circa, il Napoli non ha potuto fare rotazioni e hanno giocato sempre gli stessi”.
Chance per Ounas?
“Spalletti non ha mai negato il suo grande apprezzamento per Ounas, lo considera un ottimo giocatore. Bisogna capire quanto minutaggio ha nella gambe, tutti sappiamo dei problemi fisici che ha avuto”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Cassese, imprenditore ed opinionista. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

“Di Lorenzo andrà via? Qualora arrivasse un’offerta superiore ai 30 mln di euro, il Napoli sceglierà di cederlo. Il Manchester United stravede per lui, già a settembre tentò un approccio con l’agente. Mario Rui? Verrà venduto anche lui, non avrebbe senso tenere un altro calciatore con pochi anni restanti di contratto. ADL assente a Barcellona? Non c’era al Camp Nou per superstizione e le ultime partite in trasferta il Napoli le ha sempre perse con lui in tribuna. Al Thani? De Laurentiis è furbo, sta sfruttando tra vigolette lo sceicco nell’ambito della trattativa con Amazon, per depistare l’opinione pubblica. Come farebbe a non accettare un’offerta come quella di mezzo miliardo di euro? Sarebbe una plusvalenza incredibile, anche perché bisogna ricordare che il Napoli non patrimonializza. Gli azzurri hanno solo un buon parco giocatori, ma se un calciatore viene svalutato dopo una brutta annata, il suo valore torna a 0 e il Napoli non guadagna nulla. Proprio per questa ragione vanno fatti i complimenti al presidente, che ha sempre puntato sul costruire squadre forti e ha tenuto il Napoli in piedi su questo principio. Primavera? Trovo assurdo che sia stato preso un tecnico per i giovani cue gioca col 3-5-2: la Primavera deve seguire la prima squadra come idea di gioco. Questo succede al Barcellona e mi impressionò molto, con la cantera che segue gli allenamenti della prima squadra e si ritrova poi giocatori come Pedri e Gavi. Un calciatore della Primavera del Napoli invece per passare in prima squadra dovrebbe anche adattarsi al 4-2-3-1. Infortuni? Credo sia anche una questione di intensità, che nel calcio di oggi è fondamentale. Quando i ritmi si alzano, si rischia di non essere all’altezza e di perdere uomini. Rifondazione? Il Napoli potrà ricostruire con i tanti milioni che arriveranno dalla qualificazione Champions, non mi preoccuperei di questo”.

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