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Gli interventi di Claudio Anellucci e Peppe Cannella a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa e procuratore di Edinson Cavani ai tempi del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Il mercato del Napoli ti sta piacendo?
“Una stagione come quella appena terminata, altalenante ma che ha comunque portato la squadra in Champions, ci dice che la piazza napoletana merita di più. Sono arrivati Olivera e Kvaratskhelia, giocatori promettenti, ma pur sempre scommesse. A Napoli vorrei calciatori già affermati. Qualche giorno fa De Laurentiis, col suo solito modo di fare, ed evito di aggiungere altro, ha parlato di scelta economica e vil danaro, riferendosi a Mertens e Koulibaly. Perché nessun giornalista gli ha chiesto se lui fa i film come scelta di vita o per guadagnare? Quando si chiedono soldi, Adl inizia ad attaccare tutti, dai calciatori ai procuratori. Gli atleti dovrebbero accettare Napoli, secondo De Laurentiis, solo perché la città è bella, si vive bene e la piazza è calorosa. Mi fa sorridere il suo modo di fare. Nessun giornalista ha avuto il fegato di fargli questa domanda. Quando deve pagare, la butta sull’aspetto emotivo. Quando deve essere pagato, bada solo alla vil moneta, per parafrasare le sue dichiarazioni. Era un sassolino che, da tempo, desideravo togliermi dalla scarpa. Appena un suo calciatore gli chiede un adeguamento contrattuale, parte all’attacco”.
Anche per Cavani è successa la stessa cosa?
“Assolutamente sì. Se avesse avuto un adeguamento contrattuale, Edinson sarebbe rimasto al Napoli. Ora De Laurentiis sta facendo gli stessi discorsi con Koulibaly, Fabian e Mertens, ma non mi sembra che Dries sia nato a Napoli o sia un tifoso azzurro. Mertens, come gli altri, è un calciatore, e con l’ingaggio dà da mangiare alla sua famiglia, compra casa e paga le bollette. Per i calciatori è un business, ma anche per i presidenti è lo stesso. Qualche presidente vuole fare il furbo scaricando sui calciatori l’aspetto emotivo del legame alla piazza, ma gli atleti devono guadagnare in 10/15 anni delle cifre che riescano a farli sopravvivere per tutta la vita. Basta con questo giochino di qualche presidente furbo”
Alcuni ben informati paventano la possibilità che Fabian trascorrerà un anno in tribuna?
“Un’altra mossa obbrobriosa ed imbarazzante di De Laurentiis. Kessié è andato in scadenza, si è accordato col Barcellona e ha giocato fino all’ultima di campionato col Milan, vincendo lo Scudetto. I tifosi hanno contestato la scelta del calciatore ed è stato giusto, ma i presidenti non possono cadere in questi atteggiamenti. Fabian Ruiz è un grande professionista, oltre che un ottimo calciatore: se il suo entourage ha chiesto un aumento per rinnovare, è una richiesta logica ed in linea con la crescita delle sue prestazioni. Se Adl acconsente, bene, altrimenti amici come prima: il ragazzo deve giocare fino all’ultimo giorno in cui è tesserato col Napoli, queste ritorsioni non sono tollerabili”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Peppe Cannella, procuratore ed ex direttore sportivo della Salernitana. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

La piazza napoletana è in rivolta contro De Laurentiis: qual è la tua opinione?
“La piazza è in rivolta perché scontenta di come sia finito il campionato. Si poteva fare di più? Sicuramente sì. Se il Napoli avesse avuto un ruolino di marcia migliore in casa, avrebbe raggiunto un risultato importante. La contestazione ci può stare, ma non sono d’accordo con i tifosi quando dicono che i presidenti sono gli unici ad arricchirsi. I presidenti sono anche quelli che ci rimettono quando le cose vanno male, ed oggi non è facile guadagnare col calcio. C’è bisogno di far quadrare i conti. Capisco anche il malumore per i probabili mancati rinnovi di Koulibaly, Fabian Ruiz e Mertens, ma va detto che da quando è in vigore la legge 91, i calciatori in scadenza è come se dovessi riacquistarli, quindi a volte conviene non rinnovare e provare a prendere giovani con cui puntare a fare plusvalenza, e che comunque, per ragioni di età, ti garantiscono di essere utilizzabili per un periodo più lungo”.
Tifosi napoletani delusi da Adl, tifosi italiani dalla Nazionale
“Non giudico le prestazioni della Nazionale. Veniamo da venti giorni di pausa dopo una stagione impegnativa, i ragazzi sono mentalmente stanchi e la cultura dei nostri calciatori è quella di godersi le ferie. Al di là degli esperimenti di Mancini sui giovani, con la testa si era già in vacanza. Se a questo aggiungiamo che l’Italia è al secondo mondiale a cui non partecipa, dunque è già in un momento storico in cui non ci si riesce ad esprimere ad alti livelli, la debacle di ieri era prevista. Quantomeno per me: la partita non l’ho guardata nemmeno, sapevo sarebbe finita così”.
Deulofeu è il nome giusto per sostituire Mertens?
“Deulofeu è un ottimo giocatore, è maturato tardi ma viene dal Barcellona. Quest’anno ha fatto benissimo nell’Udinese, squadra che ha ottenuto la salvezza in un modo anche elegante sotto il punto di vista del gioco. Se dovesse arrivare in un club come il Napoli, bisognerebbe rivalutarlo, perché gli obiettivi del club sono diversi. Mi ricorda un po’ la situazione Verdi: arrivò dal Bologna, dove aveva fatto benissimo, ma in Campania non ha saputo rendere, nonostante le sue grandi qualità. Pertanto, bene come idea Deulofeu, ma dobbiamo vedere se e come renderà con la maglia del Napoli. Personalmente speravo che ad Ounas sarebbe stato dato più spazio, una chance: mi piace, è talentuoso e ci avrei scommesso”.

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