Gli interventi di Valerio Bertotto, Francesco Siviero e Nando Orsi a Radio Punto Nuovo
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Valerio Bertotto, ex capitano dell’Udinese ed allenatore: “Deulofeu soffrirebbe il salto al Napoli? Non credo, ha avuto un passato nei top club e sa cosa serve. Le sue capacità e il suo talento sono proporzionate a quel livello. A Udine ha dimostrato di essere un grande calciatore, non dubito lo dimostrerebbe anche altrove. Spalletti-Napoli? Nell’arco di questa stagione, gli azzurri hanno giocato un grande calcio. È stato un piacere vedere il Napoli in campo e questo è stato un grande merito di Spalletti. Poi è chiaro, se ti capitano tanti infortuni e altre problematiche, ci sta che vieni meno nel momento clou della stagione e la paghi cara. Il lavoro fatto da Spalletti, però, deve essere riconosciuto in maniera importante e definitiva. La speranza è che il Napoli si ripeta la prossima stagione, colmando qualche lacuna sul mercato, magari. Insigne? E’ difficile lasciare la città e la squadra di cui si è capitani. Parliamo di un grande campione, ma nella vita ci sta cogliere certe opportunità di lavoro. Io non me ne sarei mai andato da Udine (ride ndr), ma poi ci sono state delle circostanze che hanno cambiato tutto. Mertens e Koulibaly? A volte si ha l’impressione che certi calciatori non potrebbero mai lasciare e invece… Nel caso, starà al Napoli farsi trovare pronti e rimpiazzarli con grande competenza. Futuro in panchina? Adoro l’Italia, ma sono pronto anche ad un’esperienza all’estero. Mi sto preparando, sono in attesa”.
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Francesco Siviero, amico ed ex compagno di squadra di Spalletti: “L’ultima volta che ho visto Luciano eravamo a La Spezia, e già allora l’avevo visto molto tranquillo e sereno. Se prendi Spalletti in panchina è perché sai bene cosa ti aspetta: esperienza, curriculum di livello, ma anche un carattere forte che ti dice sempre tutto in faccia. Ci sta che uno come Luciano metta sempre i punti sulle ‘i’ in determinati contesti. E poi lui ci sguazza in queste cose, gli piace anche ricevere qualche stimolo e si eccita nel trovare motivazioni da certe situazioni. Spalletti e gli addii di Koulibaly e Mertens? Luciano saprà reagire e rispondere da allenatore, mettendo in campo una squadra migliore con dei pezzi nuovi. Certo, è ancora tutto da vedere come andrà, ma parliamo di Spalletti. E’ un allenatore con grande abitudine ad alti livelli, alla Champions e alla gestione dei campioni. Con tutto il rispetto, ma se vediamo le prime squadre della Serie A, per esempio, non credo che Inzaghi abbia lo stesso curriculum di Spalletti. Bisogna avere equilibrio in certi giudizi. Il Napoli? Ha una squadra di livello e i tifosi se la devono godere. Spalletti e De Laurentiis? Entrambi non hanno peli sulla lingua, io non ci vedo polemiche ma solo due caratteri forti”.
A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Nando Orsi, ex portiere: “Spalletti e il ruolo dei portieri? Ospina ha un buon gioco coi piedi, ma non è che Meret sia così scarso con i piedi. Anzi, il problema tecnico verrà risolto poi dall’allenatore, ma io non ci vedo tutte queste priorità al gioco coi piedi. La costruzione dal basso è giusta solo in determinate circostanze. Sta diventando una moda e resto contrario all’esasperazione. Tanto poi gli avversari riescono sempre a trovare le contromisure. Meret primo e Sirigu secondo? Sarebbe una grande coppia. Meret è un patrimonio del Napoli, sarebbe una grande garanzia purché si scrolli da dosso un po’ di sfortuna. Soprattutto fisica. L’alternanza tra portieri? No, bisogna parlare e mettere in chiaro le cose sin da subito. Tra i pali serve una gerarchia ben delineata. Se dovesse arrivare Sirigu, quindi, il Napoli dovrebbe premettere tutto: Meret gioca sempre, tu avrai qualche chance. Altrimenti si rischia di creare un’alternarsi che impoverisce soltanto le doti del portieri”