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AMARCORD: NAPOLI-LAZIO, l’aquila non vola al Maradona

Continua, e a suon di gol, la serie positiva del Napoli contro la Lazio con il rotondo 4-0 del 28 novembre 2021 che segue il 5-2 della stagione prima. Gara senza storia, azzurri avanti con Zielinski già al 7° quindi sale in cattedra Mertens che, complice il terreno viscido per la pioggia, manda in tuffo due difensori della Lazio e raddoppia al 10° prima del tris con un pallonetto alla mezzora. Ospiti non pervenuti, Reina e Hysaj tra gli ex, oltre al tecnico Sarri, e nella ripresa all’85° botta dalla distanza si Fabian Ruiz. Cinque reti il 22 aprile 2021 e anche allora gara già in cassaforte nei minuti iniziali: rigore di Insigne al 7° e 2-0 di Politano al 12°. Ancora Insigne al 53° e gran tiro al volo di Mertens al 65°. Per la Lazio un rigore invocato da Lazzari sullo 0-0 ed un palo colpito da Correa sul 2-0. Ospiti in gol con un bel pallonetto di Immobile poi con punizione di Milinkovic Savic prima del tiro di Osimhen all’80° per il definitivo 5-2.

Vittoria per 3-1 il 2 agosto 2020, ultima giornata della stagione ma gara dai ritmi niente affatto blandi; azzurri avanti con un’elegante conclusione di Fabian Ruiz, pari di Immobile, 36esimo centro, eguagliato il record di Higuaìn e Scarpa d’oro per l’attaccante di Torre Annunziata, Napoli di nuovo avanti con un rigore di Insigne e tris di Politano in pieno recupero.

Altra vittoria il 20 gennaio 2019, 2-1 con reti di Callejon e Milik nel primo tempo, Immobile nella ripresa. L’11 febbraio 2018 ci fu lo squillante 4-1 dove al vantaggio iniziale di De Vrij risposero Callejòn, Mario Rui e Mertens, il gol del 2-1 fu un’autorete di Wallace. Nel Novembre 2016 un’inattesa battuta d’arresto, l’1-1 firmato da Hamsik e Keita nel giro di una manciata di minuti.

Nel Settembre 2015 ci fu una svolta; dopo un incerto inizio di campionato Sarri  trovò la quadra giusta e la gara finì 5-0: Higuaìn,  Allan e Insigne nel primo tempo, quindi poker del Pipita e 5-0 di Gabbiadini.

La precedente doppietta di Higuaìn risaliva all’ultima giornata del campionato precedente ma non fu utile per l’accesso alla Champion’s League. Gara spareggio il 31 maggio 2015 proprio contro la Lazio e persa 2-4. Ospiti avanti 2-0 il primo tempo (Parolo, Candreva), ma il Pipita riequilibrò l’incontro con una doppietta che sarebbe stata tris s avesse segnato su rigore dieci minuti dopo. Gara chiusa con il 2-3 di Onazi prima del 2-4 di Klose, Lazio ai preliminari di Champion’s League e Napoli (che era costretto alla vittoria) quinto classificato per la vittoria della Fiorentina. Per la cronaca la Lazio non passava dal 2009 quando s’impose con una doppietta di Rocchi.

Napoli-Lazio nella stagione 2010-11 si disputò alle 12.30 e con il raddoppio di Dias al 56°, dopo il vantaggio di Mauri, i giochi sembravano fatti. Ma nel Napoli si mosse qualcosa che provocò il gol di Dossena e l’immediato pareggio di Cavani cosicché nel giro di sei minuti si arrivò al due pari ma una sfortunata autorete di Aronica riportò avanti i biancocelesti. Tutto da rifare, Cavani si caricò il ciuccio sulle spalle e prima su rigore, poi con un pallonetto ribaltò il risultato dando la vittoria al Napoli. L’uruguagio fu decisivo anche nella stagione successiva; Lazio stesa 3-0 con un’altra delle sue numerose triplette.

Una sola rete ma emozioni ben diverse nel Napoli-Lazio nell’aprile 1990; 1-0, colpo di testa vincente di Baroni che cucì il secondo scudetto sulle maglie azzurre.

Cardiopalmo il 20 gennaio 2008 quando Hamsik portò in vantaggio il Napoli al 5° minuto e poi riequilibrò le sorti siglando il 2-2 al 94°; per la Lazio pari di Ledesma e vantaggio di Pandev. Lazio vittoriosa in rimonta, da 1-2 a 4-2, anche nel 2001 così come nel 1993, sempre 2-1, nella gara che vide l’esordio del croato Alen Boksic. Reti e rimonta, 4-2, stavolta a favore del Napoli il 13 aprile 2014. Ospiti avanti con Lulic e raggiunti da Mertens. Nella ripresa si scatenò Higuaìn che con una tripletta portò il Napoli sul 4-1 prima della rete di Onazi a nove dalla fine. Breve accenno agli Anni’70 quando la Lazio vinse 2-0 a tavolino per colpa dei petardi che misero fuori causa Pighin e Manfredonia e, dulcis in fundo, il 4-0 di Maradona, tutte sue le reti una più bella dell’altra, che quel 24 febbraio 1985 scrisse una pagina gloriosa per il Napoli ma, soprattutto, per il calcio.

Antonio Gagliardi

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