LA PARTITA – Napoli, la festa scudetto è rimandata: Dia all’84’ gela il Maradona e la Salernitana fa 1-1
Il Napoli deve rinviare l’appuntamento con lo scudetto. La squadra di Spalletti non riesce a incassare contro la Salernitana la vittoria che serviva per chiudere i conti con il tricolore con sei giornate d’anticipo. Il gol di Dia al 39’ della ripresa fissa l’1-1 dopo che Olivera diciotto minuti prima aveva siglato quella rete che Napoli aspettava per far festa. Prima di scendere in campo gli azzurri avevano avuto da Milano la notizia che “serviva” per innescare il cammino per conquistare matematicamente lo scudetto: la Lazio non aveva vinto, anzi aveva perso contro l’Inter dopo essere andata in vantaggio, creando qualche ansia di troppo nei cuori napoletani. Il Maradona era pronto a far festa dopo 33 anni dall’ultimo scudetto, quello del bis con Maradona. Ora invece è tutto rinviato al prossimo turno, aspettando la trasferta di giovedì del Napoli a Udine e guardando però pure ai risultati di Lazio e Juventus.
Rispetto alla formazione che ha vinto contro la Juventus, Spalletti inserisce i titolarissimi Rrahmani e Zielisnki. Confermati Olivera e Lozano, infortunati Mario Rui e Politano. Paulo Sousa modifica l’undici che ha battuto il Sassuolo con gli innesti di Daniliuc in difesa e Mazzocchi in mediana. Il Maradona si accende subito: al 2’ colpo di testa di Osimhen, fuori bersaglio. Avvio determinato da parte del Napoli che si spinge all’attacco dominando sul piano del possesso. Sciupa Olivera dalla distanza. Salernitana molto coperta e attenta in fase difensiva. Al 23’ Ochoa sventa in angolo una capocciata di Osimhen. Al 27’ la squadra di Sousa si sgancia con Dia: difesa degli azzurri in controtempo, conclude lo stesso Dia con un colpo di testa senza inquadrare la porta. Si fa sentire la spinta del Maradona per arrivare al gol degli azzurri che, con la vittoria, darebbe la certezza matedello scudetto. Il Napoli preme anche con grande generosità ma La Salernitana ha serrato i controlli sulle fasce. Al 41’ Ochoa devia di pugno un tiro insidioso di Anguissa. Un minuto di recupero prima dell’intervallo con le squadre ancora sullo 0-0.
Nella ripresa la Salernitana parte con Botheim al posto di Candreva. Prova ad accelerare il Napoli. Cerca spazio in area Anguissa. Alto un tiro di Kvaratskhelia. Al 12’ sopra la traversa una spettacolare rovesciata di Zielinski. Che la 15’ lasci il campo con Lozano per essere avvicendati con Elmas e Raspadori. E al 17’ arriva il gol che i 52 mila del Maradona attendevano. Calcio d’angolo di Raspadori, dalla destra svetta con un deciso colpo di teta di Olivera che porta il vantaggio il Napoli. Esplode la gioia dei tifosi: con questo risultato il Napoli è campione d’Italia. Potrebbe raddoppiare subito dopo la squadra di Spalletti con Elmas protagonista di uno slalom tra cinque avversari, ma il suo sinistro va a lato della porta di Ochoa. Al 23’ nella Salernitana escono Vilhena e Bradaric ed entrano Piatek e Bohinen. Poi Mazzocchi cede il posto a Sambia. Kvaratskhelia e Lobotka sfiorano il raddoppio del Napoli. Al 37’ standing ovation del Maradona per Olivera, sostituito da Juan Jesus. Al 39’ Dia salta Osimhen, entra in area e con una parabola a rientrare infila Meret: raggelato il Maradona. Il pareggio della Salernitana rimette in gioco il risultato ma anche il salto del Napoli verso lo scudetto da conquistare oggi. Prodezza di Ochoa su Kvaratskelia. Escono Lobotka e Anguissa: spazio a Simeon e Ndombelè. Cinque minuti di recupero. Napoli all’attacco. Ma Ochoa è una saracinesca per la porta della Salernitana. Finisce 1-1. Rinviata la festa per lo scudetto. Ma è fortissimo l’applauso finale del Maradona per i ragazzi di Spalletti.
Gazzetta.it