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Di Staso, Di Lello e Grassani a Radio Napoli Centrale

Umberto Chiariello: “Un sistema che ha reso il calcio un pallone maleodorante”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Dobbiamo riprendere un discorso cominciato ieri, quello sul patteggiamento fatto dalla Juventus con gli organi endofederali di Giustizia Sportiva. Perché? Perché come al solito ‘si ciurla nel manico’. Mi viene dato del disonesto e ignorante sul discorso del patteggiamento. Bisogna chiarirsi un attimo: non c’è bisogno che mi spiegate il funzionamento del Codice di Giustizia Sportiva, gli articoli in funzione sono 3, 126, 127 e 128. I primi due disciplinano la possibilità di patteggiamento: l’imputato – secondo il Codice di Giustizia Sportiva – ha la possibilità di aderire ad un patteggiamento prima del deferimento. Cosa accade? Il Procuratore Federale, Chiné, può avviare delle indagini. Quando lo fa, avvisa l’indagato delle indagini e ad un certo punto, le indagini si concludono e c’è l’avviso di chiusura, esattamente come accade per la giustizia ordinaria. L’art.126 dice che, prima che il Procuratore Federale abbia notificato l’atto di deferimento, il soggetto notificato della chiusura delle indagini, può fare una proposta di accordo, ovvero chiedere un patteggiamento a mezzo PEC alla Segreteria della Procura Federale chiedendo una sanzione ridotta del 50% in base agli illeciti ipotizzati. Non è il caso della Juve. La Juventus ha aspettato la sentenza della Corte Federale d’Appello e quando ha avuto i 10 punti, si è stata. A quel punto, la Juve si è mossa ed ha chiesto di azionare l’art.127: la possibilità di patteggiare dopo il deferimento. A questo punto, la Juventus ha chiesto il patteggiamento dopo il deferimento sapendo che la riduzione è del 30% della pena. Attenzione! Non è che accusatore e accusato si mettono d’accordo e finisce lì, c’è un terzo elemento, il giudicante, cioè il Tribunale, che deve accettare l’accordo e in questo caso lo è stato. Voglio sottolineare un altro aspetto: perché di fronte a reati considerati più gravi delle plusvalenze si patteggia solamente una sanzione economica? Dove sta la perequazione? Perché, come dice anche la norma, non si fosse proceduti al patteggiamento, si andava a giudizio e a giudizio poteva scattare un’altra penalizzazione. Perché si è patteggiata un’ammenda e non una penalizzazione ulteriore? Perché di fronte a tale gravità si è proceduto ad un accordo solo su base monetaria? E come si è proceduto? Non si sta dicendo che non si sono applicate le norme, ma perché ammenda e non penalizzazione? Qualcuno ce lo dirà? Perché i termini sono stati così brevi? Queste domande meritano risposta. Ce n’è un’altra ancora: ieri l’avvocato Chiacchio ce l’ha detto, Bellinazzo ce l’ha detto ‘patteggiamento non significa ammissione di colpa’ e lo capisco, perché lo fanno? Per togliere ‘a frasca a miezz’, perché si fa un calcolo. Patteggiare, pur non essendo una precisa ammissione di colpa, è comunque un modo per dire di prendersi una colpa. Se io patteggio è perché ho convenienza a farlo, perché sono incolpato di fatti che, in questo caso, erano incontrovertibile. La ‘pistola fumante’ dei ricorsi è stata l’arma posta sul tavolo della FIGC per essere salvato. Non prendiamoci in giro, non siamo nell’ambito dell’art.128. La Juventus sapeva che, andando a processo, sarebbe stato un disastro e non l’ha fatto perché consapevole che non conveniva a nessuno. Ci vogliamo prendere in giro? A chi volete prendere per i fondelli? Questa è stata una manovra del calcio italiano per salvare capra e cavoli, noi fessi – amanti del calcio – veniamo presi in giro da un sistema che ha trovato, ancora una volta, gli anticorpi per salvare sé stessi ed ha fatto del calcio, un pallone maleodorante. Oggi siamo tutti in crisi perché convinti sempre più che quella palla che rotola, forse, non dipende più solo dai piedi dei calciatori”.

Ruggero Di Staso: “Un precedente pericoloso se ti chiami Juventus o una grande squadra”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto avv. Ruggero Di Staso, dalla Pagina Facebook ‘Di Calciopoli e Dei Reati’: “Non ho capito che senso hanno i 700mila euro, proprio da un punto di vista pratico. Dal punto di vista degli avvocati della Juventus, da parte mia, c’è la massima stima: hanno fatto un capolavoro. Il patteggiamento è un’ammissione di colpa? Lo è, implicita. Il discorso non è che gli avvocati l’abbiano chiesto, è così che si fa, il problema è che sia stato accettato. Costituisce un precedente pericoloso? Teoricamente sì, ma per poterlo applicare, ti devi chiamare ‘Juventus’ o comunque una grande squadra. Tra le tante cose che avrebbero potuto fare, sarebbe stato chiedere l’istituto della continuazione tra l’illecito che ha portato ai -10 punti e quello degli stipendi, hanno già inserito “.

Avv. Marco Di Lello: “Con la conferenza stampa sulla manovra stipendi hanno preso in giro un Paese intero”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Avv. Marco Di Lello, Procuratore Federale: “Chiné ha fatto una scelta diversa che non capisco, ma questa è la sua scelta e ne prendiamo atto. Probabilmente, si sarebbe andati incontro ad una sanzione che sarebbe stata più difficile da patteggiare. Il dato di fatto è che la Juventus è stata sanzionata per essere stata sleale in due procedimenti diversi. Il patteggiamento è un’ammissione di colpa? Tecnicamente, nel caso di Giustizia Sportiva, è ardito non definirlo come un’altra sentenza di condanna, perché lo è tecnicamente in conseguenza. Aggiungo un altro elemento: nei prossimi giorni, sarà anche la UEFA – sempre per gli stessi fatti – a sanzionare la Juventus. Probabilmente, ci si aspettava una sanzione spalmata su due anni, ma probabilmente diventerà un unico anno. Sanzione congrua? Il Tribunale Federale Nazionale l’ha definita tale. Un’eventuale ulteriore sanzione sulla manovra stipendi, per essere afflittiva, avrebbe dovuto essere comminata nella stagione prossima. Ricordiamo la conferenza stampa fatta in pompa magna dalla Juventus per annunciare il fatto che i grandi giocatori avrebbero rinunciato a 4 mensilità, lo trovo terribile, si sono messi a prendere in giro un Paese intero con una falsa solidarietà. Nei giorni scorsi sono stato attaccato perché napoletano, mi rinfacciavano che la Giustizia Sportiva non era corretta, oggi tutti ad applaudirla. Mi porrei anche l’interrogativo sull’opinione pubblica in Italia, è evidente che sia viziata da conflitti di interesse, basti pensare ai titoloni poco dignitosi letti fin qui”.

Avv. Mattia Grassani: “Se la Juventus si fosse chiamata Borgorosso FC staremmo parlando di tutt’altro”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Avv. Mattia Grassani, legale SSC Napoli e esperto di Diritto Sportivo: “Ci sono vari istituti nel Codice di Giustizia Sportiva per stabilire il preposto disciplinare anche anticipatamente alla sentenza che porta la riduzione fino al 50%. Il fatto di aver optato per il patteggiamento post-deferimento, senza ammissione di colpa, se la Juventus si fosse mossa addirittura prima, avrebbe potuto avere uno sconto maggiore. Chi patteggia non è colpevole, evita a sé stesso un processo e alla Giustizia Sportiva l’onere di processarlo. Con questo patteggiamento, la Juventus ha compiuto un mezzo capolavoro. Il patteggiamento prescinde dal grado di possibilità che la parte che patteggia ha di uscirne indenne. La decisione di patteggiare è assolutamente legittima da parte di tutte le parti in causa. Si tratta di un patteggiamento ‘allargato’ che, formalmente, deferisce ogni contenzioso.  Oltre ciò, la Juventus subirà un altro vaglio dalla UEFA che potrebbe portare la società fuori dalle competizioni. 700mila euro di ammenda? La dinamica interna tra Procura Federale, legali FIGC e legali della Juve sono assolutamente riservate, quindi non lo sappiamo perché sia quella la cifra. Rispetto a una consistente mole di violazioni compiute nel deferimento, 700 mila euro possono essere una sanzione inadeguata rispetto alle plusvalenze e, in assoluto, rispetto a chi fa rinunciare ai propri giocatori emolumenti, ma rinuncia che non è veritiera. Sicuramente ha creato molto malcontento di tutti gli altri club. Perché Chiné non ha utilizzato l’art.31 comma 2? Non ha ritenuto che quelle manovre avessero creato uno squilibrio di bilancio tale per cui la Juventus rientrasse in quell’ambito. Se si fosse chiamato Borgorosso FC e non Juventus, staremmo parlando di tutt’altro. De Laurentiis su di giri? Frizzante e fiero. Dopo 18 anni di percorso dall’inferno della Serie C al tetto d’Italia, sfido chiunque a non vedere il proprio presidente frizzante come non mai. Sicuramente sta già lavorando alla prossima, prepariamo ad una stagione 2023/24 con effetti speciali “.

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Vincenzo Letizia

Giornalista sportivo, nasce a Napoli il 16/02/1972. Tante le esperienze professionali: collaboratore dei quotidiani “IL TEMPO”, “NAPOLI NORD”, “LA VERITA'”, “DOSSIER MAGAZINE”, “CRONACHE DI NAPOLI”, dei mensili “L’OASI” e “IL VOMERESE”. Corrispondente da Napoli del quotidiano “IL GOLFO”, redattore del periodico “CORRIERE DEL PALLONE”, direttore editoriale del settimanale di scommesse sportive 'PianetAzzurro FreeBet'. Responsabile dei servizi sportivi del “CORRIERE DI CASERTA”. Tra i collaboratori del ‘laboratorio di giornalismo e di comunicazione’ diretto da Michele Plastino. Inviato della trasmissione radiofonica “ZONA MISTA” in onda su CRC targato Italia. Più volte ospite alle trasmissioni televisive “Campania Sport” e “PANE E PALLONE” in onda su Canale 21, “ULTRAZOOM” in onda su TCS, “TRIBUNA Sport” in onda su Televomero, “Sotto Rete” in onda su TLA. Ideatore ed opinionista della trasmissione WEB/RADIO 'MONDO CALCIO' andata in onda sulla Tele5 Napoli tutti i lunedì alle 18,00 e i venerdì alle 21,30. Ha curato ogni sabato pomeriggio, intorno alle ore 16,30, la rubrica radiofonica su 'RADIO PUNTO ZERO' (FM 102.00) 'LA BOLLETTA' all'interno del seguitissimo programma 'Zero Magazine' in onda dalle 16:00 alle 19:00 (su www.rpz.it in Live Streaming). Ideatore e conduttore del programma TV 'CALCIOMERCATO & SCOMMESSE MONDIALI' andato in onda su Area Blu TV durante il Mondiale sudafricano. Opinionista fisso del programma TV 'AREA AZZURRI' in onda tutti i martedì alle ore 21 sul digitale terrestre 'AREA BLU TV'. Ospite fisso della trasmissione "SORRISI E PALLONI" in onda su Radio Punto Nuovo e su Capri Event TV. Opinionista della trasmissione televisiva "NAPOLI CALCIO LIFE" in onda su Capri Event TV e TeleCapri Sport. Autore e produttore della trasmissione televisiva "PIANETAZZURRO TV" in onda su RTN.ATTUALMENTE: presidente dell'associazione giornalistica AGiCaV; direttore editoriale del periodico cartaceo “PIANETAZZURRO” ; direttore generale dell'omonimo portale sportivo www.pianetazzurro.it , del sito di cronaca e intrattenimento www.campaniaveritas.it e della guida gastronomica www.golosando.eu