Cosa sta succedendo agli attaccanti del Napoli che sembrano aver le polveri bagnate e faticano persino a creare una vera occasione da rete. Sul banco degli imputati salgono Kvaratskhelia, Simeone e Raspadori, i quali, in questa annata assai tribolata e deludente, non si stanno comportando come da aspettative, considerando che il georgiano ha segnato la metà delle reti, rispetto alla stagione passata, a questa stessa data, medesima situazione per il Cholito Simeone, il quale, attualmente, figura nel tabellino dei marcatori solo in tre gare, quando invece con, Spalletti, a febbraio scorso, era già a quota sette. Anche Jack Raspadori è al di sotto della sua media con quattro reti messe a segno, contro cinque del 2022/23. Il solo Politano ha fatto meglio con sette gol all’attivo, ben 3 in più dell’anno scorso. I numeri relativi alle marcature, con il ritorno di Walter Mazzarri in panchina sono impietosi: in otto partite il Napoli, non solo non ha segnato ma è stato pure incapace di impensierire i portieri avversari. A cosa è dovuta questa improvvisa involuzione degli avanti azzurri? Risposta da un milione di dollari. Impensabile che debba segnare sempre e solo Osimhen del quale, purtroppo, la sua assenza si è fatta sentire tantissimo. Contro la formazione dell’ex Sarri, a Roma, infine, il Napoli non ha mai tirato in porta nemmeno una volta, badando esclusivamente a difendersi. E’ vero che con il cambio di modulo non si prendono più quelle reti balorde subite in precedenza, però lo scopo del calcio è quello di mettere il pallone dentro la rete, quindi continuando su questa strada come si potrà mai vincere una gara? Lo sa questo il buon Walter? Mi auguro di si. Non ci resta, adesso, che sperare nel ritorno di tanti titolari per invertire la rotta, a partire dal match di domenica pomeriggio al Maradona contro il Verona, dove non raggiungere la vittoria sarebbe scandaloso.