Alla fine è arrivata la risposta che si attendeva e che agitava i sonni di tanti tifosi partenopei: il matrimonio con il Napoli proseguirà.
Dopo l’incontro svoltosi martedì scorso tra Aurelio De Laurentiis, Chiavelli, il ds Manna e il tecnico salentino.
Dopo la pausa di riflessione richiesta dal Mister per un tempo di 24/48 ore.
La notizia è arrivata ieri sera e con un certo anticipo.
Il Mister leccese ha sciolto le riserve in un secondo incontro avvenuto nella sua dimora napoletana ed ora si va avanti tutta, come twittato dal presidente Aurelio De Laurentiis poi confermato da un post sul profilo ufficiale IG della SSC Napoli.
“AGAIN”, motto dello scudetto, simbolo di un traguardo raggiunto con fatica e sofferenza … ancora ed ancora …
Dunque il sodalizio non si scioglie, nonostante i malumori più volte palesati dal buon Antonio e che, in modo anche poco velato, lasciavano intravedere frizioni nel suo rapporto con il Presidente.
Tensioni riguardanti il progetto, un progetto che doveva essere vincente ma che , al contrario, presentava pecche prima derivanti da un mercato estivo fatto in grande stile ma con incolpevole ritardo (ricordiamo che alcuni giocatori arrivarono solo nell’ultimo giorno di mercato, quando il mister si era lamentato anche duramente dopo un inizio di campionato non propriamente positivo, con quel famoso 3-0 ad opera del Verona che evidenziava mancanze e carenze della compagine azzurra).
Poi, la volta del mercato invernale, meglio definibile “non mercato”, su cui Antonio Conte si è arrabbiato e non poco.
Certa era la partenza di Kvara a giugno, con un diritto di prelazione sugli altri club accordato dall’entourage del giocatore al PSG, ma poi anticipata a gennaio senza che venisse sostituito adeguatamente.
Inaspettata la mancata chiusura della trattativa che avrebbe portato Danilo al Napoli per dare maggiore copertura al reparto arretrato.
E Conte rimasto, quindi, a dover fare, metaforicamente parlando,” i conti” con tanti infortuni ed una rosa dalla coperta troppo corta da un punto di vista qualitativo.
Un Conte che ha fatto i salti mortali, dovendo sopperire con più moduli di gioco senza possibilità di dare continuità alla sua linea.
Un Conte che non ha potuto non notare ritardi anche sulle infrastrutture, altro elemento cui teneva moltissimo.
L’allenatore era stato chiaro fin dall’inizio: per far crescere il club e portarlo sulla vetta del mondo era necessario che si desse un nuovo volto al Maradona e venisse creato un centro sportivo all’altezza, oltre ad investire sul mercato.
Perché tutto deve passare sotto la sua mano e la sua esperienza di tecnico-manager.
E così, sono iniziate le frizioni, le tensioni, gli scontri, le parole dette e “non” nelle varie conferenze stampa, le frecciatine che non lasciavano spazio ad altre interpretazioni.
De Laurentiis ha predicato calma, ha preferito scegliere la strada del silenzio, ma quando si è trovato al cospetto del tecnico subito dopo aver conquistato lo scudetto, la freddezza di quest’ultimo l’ha avvertita tutta.
Umanamente si conoscono da tempo e si stimano, ma professionalmente la fiducia di Antonio era diminuita di parecchio, e quando sono partite le sirene bianconere, l’allenatore ha iniziato a vacillare.
Anche poco prima di comunicare la sua decisione, il Mister ha avuto contatti con esponenti del mondo juventino, Chiellini e lo stesso Elkann primi su tutti ad esercitare su di lui una forte pressione per ricostruire il club e la squadra, per ridare le giuste fondamenta ormai andate distrutte nell’ultima annata.
Conte juventino dentro.
Conte con un passato importante in bianconero prima come calciatore poi come allenatore. Torino la sua casa.
La Juventus era seriamente convinta di averlo in pugno, nonostante non ci fosse ancora alcun accordo e il tecnico avesse bisogno di capire prima di dare una risposta.
Con le speranze ormai ridotte al lumicino, si è atteso il giorno dell’incontro con il patron nella stanza dei bottoni.
Un primo incontro, poi un secondo.
Ma nessuno aveva fatto i conti con la capacità di convincimento del presidente, che alla fine ha vinto riuscendo a strappare il tecnico alla concorrenza.
Come? Con un progetto vincente basato su fatti concreti con tanto di documentazione relativa sia alla ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta, sia alla costruzione di un nuovo centro sportivo già studiato da vari architetti, il cui inizio dei lavori è fissato per gli inizi di settembre.
E ancora il bilancio solido, senza debiti, con una ampia possibilità di investire sul mercato per rendere competitiva la squadra sotto tutti i punti di vista.
Ciliegina sulla torta: un aumento dell’ingaggio per gli obiettivi raggiunti (ingresso in Champions raggiunto con un certo anticipo sui tempi e l’inaspettato scudetto).
E’ stato tutto questo a far capitolare il tecnico e a fargli decidere di continuare il sodalizio, un sodalizio che potrebbe allungare la sua durata fino al 2028 dal 2027 iniziale.
E la Juventus? Ovviamente non si aspettava un tale colpo di scena, degno dei migliori film sulla piazza (ma ADL, da imprenditore cinematografico quale è, non poteva non esserne un maestro).
Conte non si è fatto influenzare dal sentimento, il romanticismo, altrimenti avrebbe dovuto valutare anche l’affetto dimostratogli dai tifosi napoletani.
Ha giudicato con razionalità e lo ha fatto anche nei confronti dei suoi più stretti collaboratori e della famiglia, ambientatasi benissimo nel capoluogo campano.
Ha giudicato il progetto, quello che per lui più contava, e dunque la possibilità di partire per una volta dalla “pole position” ( come spesso desiderato dal tecnico).
Più volte ha mandato messaggi al miele alla tifoseria azzurra per aver ricevuto, inizialmente, tanto senza aver dato ancora nulla, ora potrà continuare a darle il suo massimo impegno, garantendo così l’apertura di un ciclo a tutti gli effetti che può portare il club napoletano a “dare fastidio” non solo in Italia ma anche in EUROPA.
Non si può non concludere con: “Ad maiora mister… e che il suo percorso professionale possa continuare ad essere pieno di successi, come auguratoLe dal presidente De Laurentiis durante la cena di squadra di fine stagione.
Successi col Napoli, ovviamente!!!”.
di Maria Grazia De Chiara