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Juventus, la rinascita di Dani Alves: raggiunti Iniesta e Giggs

TORINO – Il primo triplete è in Coppa Italia. La Juve ha vinto la terza consecutiva: come lei nessuno mai. “Non c’è successo che non si conquisti con la fatica. Complimenti ragazzi, questa terza Coppa Italia di fila è tutta per voi!”, twitta Massimiliano Allegri, lasciando nuovamente la scena ai suoi giocatori reduci dal 2-0 sulla Lazio. Stesso prato olimpico ma tutt’altra Juve, a 72 ore dal ko in campionato contro la Roma. Cattiva e spietata. Oltre alla fame atavica di trofei, i bianconeri hanno confermato contro i biancocelesti la loro capacità di risolleversi immediatamente dopo ogni inciampo, vincendo (2-0) una finale ai limiti della perfezione. Non c’è sconfitta quest’anno che non sia stata seguita da una vittoria. E’ successo sei volte su sei, anche dopo il ko innocuo nella semifinale di Coppa Italia contro il Napoli. Se la colpisci, la Signora si rialza più forte di prima: come Hulk Hogan, ma senza finzioni da wrestling. COL CROTONE UN’ALTRA FINALE – Siccome l’appetito viene mangiando, la Juve bulimica sta già pensando al prossimo banchetto. Sentire, per credere, la BBC. “Questa è una vittoria fondamentale per approcciare al meglio le prossime settimane. Domenica ci attende un’altra finale per chiudere il campionato”, ha detto Andrea Barzagli nella notte romana. “Sono contento di aver segnato un altro gol pesante. Archiviato il primo obiettivo, pensiamo a chiudere il discorso-scudetto”, ha ribadito Leonardo Bonucci. “Tre coppe di fila sono davvero tante, questa è una grande soddisfazione. Ma domenica vogliamo alzare il secondo meritato trofeo”, ha ribattuto ulteriormente Giorgio Chiellini. La forza della Juve è anche quella di sapersi riprogrammare. Oggi la testa è già sintonizzata sul secondo traguardo stagionale, quel tricolore da blindare domenica allo Stadium, battendo un Crotone da 17 punti nelle ultime 7 uscite (5 in più della capolista bianconera!). Anche i tifosi sono concentrati sul bersaglio grande, scudetto più Champions, se è vero che non c’era anima viva ad accogliere la squadra atterrata all’aeroporto torinese di Caselle intorno alle 2.30 di notte.

ALLEGRI SENZA FESTA – La grande festa pubblica che la Juve aveva più che ipotizzato per domenica 21 maggio è saltata: galeotto il ko di domenica scorsa in casa della Roma. Nessun palco nella centralissima piazza Castello per la passerella dei giocatori pluriscudettati e lo show di artisti di fede bianconera, tra i quali Eros Ramazzotti e Francesco Gabbani. Ma adesso è definitivamente naufragata anche l’ipotesi di portare Buffon e compagni in trionfo nelle vie del centro di Torino, a bordo di un pullman scoperto. Un bagno di folla che Allegri non si è mai potuto concedere, visto che nel 2015 e nel 2016 la festa saltò perché la Juve doveva preparare le finali di Champions League e di Coppa Italia. Domenica, in caso di vittoria contro il Crotone (arbitra Mazzoleni), le uniche celebrazioni per il sesto leggendario scudetto consecutivo sarebbero quelle spontanee. 
Per fare eventualmente festa potrebbe esserci tempo subito dopo la finale di Champions League in calendario il 3 giugno a Cardiff – confermati i tre maxischermi torinesi previsti in piazza Castello, al Lingotto e al Parco Dora -, specie in caso di esito positivo della partitissima contro il Real Madrid. E pazienza se qualche giocatore bianconero sarà già partito per le vacanze.  DANI ALVES DA RECORD – Il grande mattatore di un’eventuale party-scudetto sarebbe Dani Alves, alle prese con numeri extra large. Ieri ha lasciato il segno (il gol del 2-0) nella 27ª finale vinta delle 30 da lui disputate. Secondo il pallottoliere della Uefa con 25 grandi trofei in bacheca (ma contando anche supercoppe e minicoppette arriva a 35), il brasiliano ex Barcellona ha agganciato Iniesta e Giggs in vetta alla classifica dei giocatori più vincenti nella storia del pallone. Il sorpasso è imminente. E dire che fino a qualche mese fa in molti dicevano che Dani Alves fosse finito. Un simpatico Youtuber, il dj guascone dello spogliatoio, un anarchico tra i soldatini, un quasi ex pronto per un “buen retiro” dorato tra Arabia e Cina. E invece… Dopo l’infortunio di gennaio, l’esterno 34enne è entrato vieppiù negli ingranaggi bianconeri. E con tre gol e due assist nelle ultime cinque uscite ha sorpassato a destra Lichtsteiner e ha oscurato Cuadrado. La quinta stella bianconera adesso è lui, Dani Alves. 

BIGLIETTI PER CARDIFF DA 55 a 330 EURO – Svelati i costi e le modalità di acquisto per i biglietti della finale di Champions League del 3 giugno al Millennium Stadium di Cardiff, in Galles. I tagliandi sono divisi in sei fasce di prezzo: 2ª categoria 330 euro, 2ª categoria a visibilità ridotta 260 euro, 3ª categoria 170 euro, 3ª categoria a visibilità ridotta 130 euro, 4ª categoria 75 euro, 4ª categoria a visibilità ridotta 55 euro. Si può acquistare il singolo biglietto o abbinarlo a quattro modalità di viaggio: pacchetto-charter (900 euro più costo del biglietto, volo andata e ritorno in giornata per Cardiff compreso trasporto da aeroporto a stadio e ritorno), pacchetto-bus (360 euro più costo del biglietto, viaggio andata e ritorno per Cardiff con bus standard), pacchetto-bus platinum (430 euro più costo del biglietto, viaggio andata e ritorno per Cardiff con bus dotato di maggiori comfort), pacchetto-hotel due notti a Londra più Transfer Bus (480 euro più costo del biglietto, con sistemazione in hotel 3 o 4 stelle a Londra e dintorni, prima colazione inclusa e trasferimento a Cardiff in bus andata e ritorno). Dal 19 al 22 maggio la vendita è riservata agli abbonati della Juventus, dal 23 al 24 maggio sarà il turno dei tifosi J1897, dal 24 al 25 maggio tocca a J1897 e Premium Member, dal 26 maggio in avanti scatterà l’eventuale vendita libera. Informazioni sul sito 2017cardiff.it, unico canale ufficiale destinato alla vendita. 
  juventus

serie A
coppa italia
Protagonisti:
massimiliano allegri
dani alves

Fonte: Repubblica

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