L' AVVERSARIO

L’AVVERSARIO – Il 4-3-3 del Verona: occhio a Iturbe e Toni

Il merito di questa stagione molto bella del Verona è sia della società, che ha saputo programmare molto bene il suo attuale presente, sia  dell’allenatore Mandorlini, che ha saputo sfruttare alla perfezione la rosa che ha a disposizione. L’ex giocatore dell’Inter non potrà più sfruttare Jorgihno, passato a gennaio al Napoli. Ma lo ha degnamente sostituito Cirigliano prima e Donadel poi, alcuni dei tanti elementi fondamentali del 4-3-3 insieme anche ad Iturbe, giocatore argentino in prestito dal Porto, seguito anche dal Napoli, ma che il Verona vorrebbe riscattare. Altro ottimo elemento è senza dubbio Romulo (convocato in nazionale nei 30 da Prandelli, ndr), un centrocampista che può adattarsi a diversi ruoli, arrivato quest’estate in prestito dalla Fiorentina.  A guidare l’attacco vi è l’esperienza di Luca Toni, desideroso di concludere la stagione come capocannoniere della Serie A, anche per riscattarsi della delusione per la mancata convocazione in Nazionale.

Per quanto riguarda il reparto arretrato bisogna fare attenzione a Rafael, portiere dalle indubbie qualità: davanti all’estremo difensore degli scaligeri dovrebbero esserci i difensori laterali Cacciatore, e Agostini, e i due centrali Moras e Maietta.

Mandorlini è un allenatore propositivo, che fa giocare bene la sua squadra, di solito sempre molto aggressiva. La gara, ultima di campionato, si giocherà probabilmente in un ambiente surreale data la squalifica di due giornate al San Paolo inflitta dal giudice sportivo.

Il gruppo portato alla promozione un anno fa da Mandorlini ha saputo sfruttare al meglio i nuovi innesti per creare una macchina da calcio che ha sorpreso tutti, ma è innegabile che dal mercato di gennaio sia apparsa qualche crepa. La cessione di Jorginho ha obbligato a cercare un sostituto all’altezza in una rosa priva di candidati naturali e perciò si è assistito ad un leggero calo del rendimento complessivo. Il ruolo del centrale di centrocampo infatti è fondamentale nel 4-3-3 proposto da Mandorlini che vive di compattezza tra i reparti e tempi perfetti nella gestione del pallone: al momento Donadel sembra aver superato la concorrenza iniziale di Cirigliano e Donati. Anche la difesa presenta una novità rispetto a qualche mese fa visto che davanti a Rafael sembra aver trovato un posto da titolare il brasiliano Marques come compagno di Moras con Cacciatore titolare inamovibile della fascia destra e Albertazzi sempre più padrone di quella mancina. Detto dei problemi nell’identificazione del nuovo regista, Romulo e Halfredsson hanno invece confermato tutte le loro qualità come mezzali dinamiche e pronte a supportare le rapide ripartenze e sfruttare gli assist del centravanti con perfetti inserimenti in area di rigore. Il ruolo centrale di questo Verona sorprendente però è sicuramente quello di Toni, centravanti fisicamente ancora dominante in Serie A e che non solo segna ancora con continuità formidabile ma si rende anche utilissimo al gioco della squadra con spirito di sacrificio ed umiltà. Ingaggiando il centravanti emiliano il Verona ha fatto sicuramente un investimento azzeccato soprattutto visto che a suoi lati agiscono esterni come Iturbe e Jankovic, capaci di saltare l’uomo e offrire palloni invitanti nel cuore dell’area avversaria. Il campionato dei veneti, ancora in corsa per l’Europa, quindi si può sicuramente definire oltre le aspettative anche se la cessione del faro di centrocampo lascia qualche dubbio sulle prospettive di crescita del progetto nel medio-lungo periodo.

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui