De Laurentiis e l’ultimatum per Gonalons: 12 milioni subito
Stadio e Gonalons: due telenovele estive sono arrivate finalmente ai titoli di coda, meglio tardi che mai. Oggi scade la convenzione tra Comune e Napoli per l’utilizzo del San Paolo, che adesso dovrà essere necessariamente rinnovata in tempi rapidi, per scongiurare il vergognoso esilio della squadra a Palermo. Ne sono consapevoli entrambe le parti e gli sviluppi non possono dunque tardare, anche se la trattativa si è rivelata complessa e piena di ostacoli burocratici. Il nuovo accordo avrà una durata triennale e dovrebbe permettere ad Aurelio De Laurentiis di gettare anche le basi per la ristrutturazione dell’impianto, al momento inadeguato per le ambizioni internazionali del club. Prima gara di prestigio, sarà l’amichevole dell’11 agosto contro il Psg, che potrebbe segnare il ritorno di Cavani a Fuorigrotta. Il presidente intanto, ha commentato ieri le novità giunte dal Brasile. «Blatter apre alla tecnologia con la moviola in campo. Era ora. Sono anni che lo chiedevo». Le aspettative dei tifosi sono proiettate invece soprattutto sul mercato, rimasto a lungo in stand by per la concomitanza ingombrante dei Mondiali. Ma il ds Bigon sta cercando lo stesso di stringere i tempi col Lione per Gonalons, di cui è un grande sponsor Rafa Benitez. Dentro o fuori: è l’ora della resa dei conti. Anche la telenovela Gonalons è ai titoli di coda, come quella dello stadio. Il Napoli ha presentato la sua ultima offerta, non trattabile: 12 milioni. Basta rinvii e giochetti, ha ordinato infatti De Laurentiis, stanco dei ripensamenti e degli sbalzi d’umore del suo collega transalpino, l’inaffidabile Aulas. Già a gennaio, quando la trattativa per il centrocampista francese pareva in dirittura d’arrivo, il club azzurro era stato beffato in extremis e aveva dovuto cambiare il suo obiettivo, prendendo tempo e pazienza. Stavolta la storia non si ripeterà. Il Lione dovrà dare rapidamente la sua risposta, nel giro al massimo di qualche giorno. Altrimenti Bigon mollerà la presa definitivamente. La fine di giugno rappresenta per il mercato del Napoli una sorta di dead line. Sta infatti per scattare il conto alla rovescia in vista del raduno della squadra (11 luglio a Castel Volturno) e soprattutto della partenza per il ritiro di Dimaro, in programma il 17. È un’estate diversa, con il preliminare di Champions dietro l’angolo, e Benitez non può mettersi al lavoro con gli uomini contati. Da domani sarà ufficiale l’ingaggio del difensore francese Koulibaly, l’unico rinforzo sicuro per la prossima. Il giovane centrale acquistato dal Genk si potrà mettere subito a disposizione di Rafa, come gli azzurri che non hanno avuto impegni nelle Nazionali: da Hamsik a Callejon, da Jorginho al portiere Rafael, ormai in via di guarigione. Arriveranno presto anche i giocatori che hanno avuto poca fortuna ai Mondiali: Albiol, Insigne e forse Ghoulam, in campo oggi contro la Germania. Zuniga ed Henrique sono invece già approdati ai quarti, in attesa dello spareggio tutto “napoletano” di domani: Fernandez e Higuain contro Inler, Dzemaili e Behrami, in Argentina-Svizzera. Chi perde ritorna a casa in anticipo. È il destino capitato a Pepe Reina, suo malgrado in vacanza. Il portiere sta spingendo con il Liverpool per essere ceduto di nuovo in prestito. Bigon rimane alla finestra, come per Michu e Perisic. Il momento delle scelte si sta avvicinando.
La Repubblica