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Gol, lacrime e contratto: Insigne fino al 2019

Lacrime napoletane. Ma il sapore è dolciastro, tipico di chi si è tolto un grosso peso. Lorenzo Insigne ha cancellato domenica sera con un colpo di testa, non proprio la sua specialità, dei mesi difficili e anche qualche incomprensione di troppo con i tifosi.

Il silenzio sul palco in segno di rispetto per Ciro Esposito, durante la presentazione della squadra a Dimaro, nel luglio scorso, ha inaugurato l’estate più difficile del talento cresciuto nel settore giovanile. Le incomprensioni sul rinnovo del contratto hanno infuocato il clima reso incandescente dai fischi del San Paolo. E poi le immancabili voci di mercato che lo volevano lontano dal Napoli. Ma ieri è tornato il sereno: Insigne ha un accordo sulla parola con la società, il suo contratto sarà allungato di quattro anni, fino al 2019. Presto la firma. Del resto, Rafa Benitez aveva già chiuso il caso con la sua solita calma. «Lorenzo è un patrimonio del Napoli», ha spiegato. Il tecnico spagnolo non l’ha mai messo in discussione e lo ha sempre considerato un titolare. Insigne ha pensato ad allenarsi e non ha battuto ciglio neanche quando Antonio Conte l’ha escluso dalle convocazioni azzurre. «Devo pensare solo a fare il massimo». Contro il Torino ha mostrato tutto il suo talento. Gol (in elevazione) e pianto liberatorio. «Ho chiesto scusa ai compagni per gli errori del primo tempo». La porta di Gillet sembrava stregata: un palo a portiere quasi battuto e una conclusione centrale avevano macchiato la sua prova. Poi, il gol. «Sono riuscito a dare una mano ai compagni. Dovevamo vincere questa gara». Missione compiuta. Insigne ha saputo gestire la pressione ed è diventato protagonista. Poi ha pennellato l’assist per il 2-1 di Callejòn. Due capolavori per la rinascita. La scena è tutta per Insigne, il campione senza grilli per la testa, lontanissimo dal solito cliché che spesso accompagna i calciatori. Ha trascorso la giornata libera assieme a sua moglie Jenny che presto lo renderà padre per la seconda volta dopo il piccolo Carmine. La dedica è per lei: «È in dolce attesa». E così la famiglia Insigne si allargherà. Valori forti e un talento innato in area di rigore. Il suo guizzo è stato preceduto dalla tripletta del fratello Roberto che sta recuperando il tempo perduto alla Reggina: la tripletta nel derby con il Cosenza ha reso speciale la domenica di entrambi. La premiata coppia intende proseguire e già sogna: due Insigne con la maglia azzurra. Lorenzo si è rimpossessato della sua e ha fatto pace col pubblico. Il coro della curva B ha sancito il nuovo idillio.

La Repubblica

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