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Dal tecnico Uli Forte al trequartista Nuzzolo: anche nello Young Boys c’è un po’ di azzurro

Guardare avanti dopo quel pari di San Siro condito da non pochi rimpianti. Guardare ora (evitando condizionamenti) solo verso l’Europa, laddove il punteggio è pieno ed un terzo successo potrebbe già dire moltissimo in chiave di passaggio ai sedicesimi, provando soprattutto a conservare il primato in classifica. Mentre il Napoli si sistema a Berna, per lo Young Boys parlano in conferenza (ieri) il tecnico Uli Forte e il trequartista Raphael (toh, un altro) Nuzzolo. Un confronto che offre tanti stimoli anche per gli svizzeri, poiché molti di loro, fra dirigenti e calciatori, hanno origini italiane.

TIFO NAPOLI. «In un certo senso tifo Napoli sin da bambino», ecco l’Uli Forte che non t’aspetti. Il 40enne tecnico del Berner Sport Club Young Boys ha origini nostrane (i genitori sono italiani traferitisi in Svizzera) ed è particolarmente legato al colore azzurro: «C’ero anch’io alla presentazione di Maradona davanti ai 70mila del San Paolo. Avevo dieci anni e lo ricordo come fosse oggi. Inoltre molti componenti dello staff hanno origini campane. Ecco perché questa per noi è una partita speciale, ma faremo di tutto per battere il Napoli. Vogliamo giocare bene: saremo più sciolti mentalmente non avendo nulla da perdere contro una formazione di livello superiore. Il sogno sarebbe quello di allenare gli azzurri in futuro».

LE MAGLIE. Quelle che compra Raphael Nuzzolo (anch’egli di origini italiane) quando torna per le vacanze nel bel paese. «Ogni anno compro una maglia del Napoli. Mi piacciono Higuain, Hamsik, Callejon e in maniera particolare Dries Mertens, che ha un po’ le mie stesse caratteristiche. Due anni fa abbiamo battuto l’Udinese per due volte. Ci abbiamo creduto e ci siamo riusciti. Napoli è una città che vive per il calcio, i tifosi sono fantastici. Anche il nostro tifo però proverà ad essere all’altezza di quello azzurro».

ORIENTAMENTI. Le armi dello Young Boys sono la velocità, il ritmo, e Benitez dovrà prendere le giuste contromisure, ma soprattutto non sottovalutare gli avversari. Anche in casa degli svizzeri ci sono infortunati di un certo peso, come Florent Hadergjonaj, Marco Bürki, Alexander Gerndt e Matias Vitkieviez, sicché la formazione di stasera dovrebbe essere più o meno quella che ha subito il Basilea all’ultima di campionato. Con un 4-2-3-1 speculare a quello azzurro.

Corriere dello Sport

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