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Napoli a Bergamo, esame di maturità contro l’Atalanta

Turn over oppure no: questo è il dilemma. Mancano appena tre giorni all’attesissima sfida di sabato al San Paolo con la Roma e il Napoli rischia dunque di prendere sotto gamba la trasferta di stasera (20.45) a Bergamo, sul campo tradizionalmente ostico dell’Atalanta. Benitez non ha dimenticato l’umiliante 3-0 dello scorso febbraio: quando gli azzurri si arresero quasi senza lottare e incassarono una delle peggiori sconfitte della gestione di Rafa, facendosi travolgere già nel primo tempo. Ma il tecnico spagnolo è sicuro che la pesante lezione sia servita e non a caso ha sottolineato alla vigilia la «tradizione molto sfavorevole» allo stadio Azzurri d’Italia, richiedendo ai suoi giocatori il «massimo rispetto» per gli avversari. L’approccio alla trasferta, insomma, dovrebbe essere mentalmente quello giusto: senza il pericolo di imperdonabili sbalzi di concentrazione. Altrettanto importanti, però, saranno le scelte tattiche che s’accinge a fare l’allenatore: che ha cancellato ad arte la conferenza della vigilia e ha evitato d’affrontare l’argomento formazione, nella breve intervista alla radio ufficiale. «Dico soltanto che Zuniga, Gargano e Michu non sono tra i convocati, lo spagnolo per un dolore alla caviglia». No comment, invece, sulla possibile rotazione tra titolari e seconde linee, pagata di recente a caro prezzo contro lo Young Boys. Dal bunker di Castel Volturno, prima che il gruppo volasse ieri sera in Lombardia, sono trapelate indiscrezioni sul possibile rilancio di Henrique e forse pure di Mesto: pronto finalmente al debutto stagionale. Voci, non certezze: aspettando le decisioni ufficiali. I tre punti in palio stasera sono preziosi per il Napoli almeno quanto quelli della super sfida di sabato. E Benitez sa dunque di non poter sbagliare una mossa. «Sappiamo che la partita con la Roma sarà importante, è ovvio, ma non commetteremo l’errore di sottovalutare la trasferta con l’Atalanta. Sarebbe clamoroso: penseremo solo ai 90’ di Bergamo», ha assicurato alla vigilia lo spagnolo, raccomandando ai suoi giocatori di dimenticare pure la goleada contro il Verona. «È stata una bella prova e abbiamo  dimostrato molto carattere, recuperando lo svantaggio iniziale. Volevamo dare un segnale dopo la sconfitta in Europa e reagire con quella forza è stato un sintomo di determinazione. Adesso, però, è tempo di mettere da parte la vittoria e girare pagina. Ci attende un altro avversario affamato e bisognoso di muovere la classifica. Bisognerà essere a posto dal punto di vista mentale». Benitez s’aspetta di rivedere il miglior Napoli. «Voglio tutti al 100 per 100». Ed è per questo, che il turn over dovrebbe essere limitato: con Higuain e Hamsik al loro posto. Difficile rimetterli da parte dopo lo show col Verona, enfatizzato dallo stesso Rafa. «Sono contento per le loro reti. Avevamo bisogno di entrambi, stavano lavorando bene, si dovevano sbloccare». Ma altrettanto complicato per l’allenatore spagnolo sarà privarsi di Callejon, a segno in campionato da 5 gare e a un passo dal record di Diego. «Non è più una sorpresa». Solo in difesa i conti non ritornano e l’ex Denis fa paura. «Sono il più arrabbiato per i gol subiti: limitiamoli e cresceremo ancora. Serve intensità, fisicamente la squadra è ok e meritiamo rispetto».

La Repubblica

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