LE ALTRE DI A

Milan, Inzaghi: “A Roma gara dura, ma non abbiamo paura di nessuno”

MILANO –  Il passaggio dal campo alla panchina non ha fatto perdere a Filippo Inzaghi la grinta che lo caratterizzava da giocatore. Dopo il bel successo sul Napoli, il tecnico rossonero si appresta ad afforntare la Roma, senza nascondere le proprie ambizioni. “Come si fa a non credere al terzo posto se alleni il Milan. Non ho mai detto che non ci credo, ma che per arrivarci servono sacrificio e lavoro. Anzi ho detto che il Milan deve tornare a vincere lo scudetto, ma la crescita deve essere graduale. Certo se giocassimo sempre contro il Napoli sarebbe tutto più facile. Io sono molto ambizioso, so dove voglio arrivare, so dove è stato il Milan e con la società, che è fantastica e mi mette nelle migliori condizioni per fare bene, vogliamo portare il club dove deve stare”.

“DOBBIAMO TROVARE CONTINUITA'” – La strada, però, è ancora lunga e Inzaghi vuole che i suoi mantengano equlibrio e concentrazione: “Siamo contenti, ma sono abituato all’Italia. Non mi piace esaltarmi o deprimermi. Troppo facile passare da uno stato d’animo all’altro. Il nostro spirito è positivo, venivamo già da buone partite a livello di prestazioni. Se ci sono le prestazioni poi si ottengono i risultati. Dobbiamo dare continuità a queste prove”, spiega Inzaghi che in settimana ha fatto il pieno di belle parole che i suoi calciatori gli hanno rivolto. “Mi fanno piacere i complimenti dei giocatori. Penso comunque di essere apprezzato per la mia sincerità. Stamattina ho parlato con Saponara. Mi è dispiaciuto per lui, come per altri, di avergli dato poco spazio – prosegue Inzaghi a ‘Milan Channel’ -. Penso spesso a chi non gioca”.

“E’ FACILE ALLENARE UN GRUPPO COSI'” – Il tecnico rossonero non vuole recriminare neppure per tanti infortuni con i quali ha dovuto fare i conti in questa prima parte di stagione: “Sono mancati giocatori importanti, ma sono sereno perché tutti si allenano molto bene. Sono orgoglioso di loro. Se va tutto bene, Alex sarà in panchina a Roma. Non ha la condizione, ma sarebbe già importante la sua presenza. Abate e De Sciglio resteranno tranquilli sino a dopo la sosta. E’ facile per me fare l’allenatore di un gruppo così”. Chi sta facendo bene è Giacomo Bonaventura. “E’ un ragazzo intelligente. Si mette a disposizione ed è umile. Sono contento che sia apprezzato da tutti”. Inzaghi, però, non si accontenta: “Spero sempre di fare qualcosa in più, ma sono soddisfatto dei ragazzi”. Una battuta anche su Honda: “Viene giudicato solo per i gol, ma domenica ha fatto una grande partita. Nel secondo tempo non ha mai perso un pallone. Io queste cose le vedo molto bene e sono contento di lui”.
“ROMA GRANDE SQUADRA, MASSIMA DISPONIBILITA’ VERSO CONTE” – ”La Roma è una delle squadre più forti d’Italia, secondo me è più forte del Napoli – ammette l’allenatore rossonero sulla prossima avversaria -. Sappiamo che è una gara complicata, ma una squadra che ambisce a tornare grande deve andare a Roma per fare una partita perfetta con convinzione e determinazione. Siamo il Milan e non abbiamo paura di nessuno”. Dopo la chiusura di Allegri, Inzaghi si mostra disponibile a venire incontro alle richieste di Conte: ‘Con lui ho un ottimo rapporto, è il ct della Nazionale e tutti noi vogliamo bene agli azzurri e al calcio italiano. La disponibilità mia e del Milan c’è, cercheremo sempre di dare una mano a Conte. Sono orgoglioso se i miei giocatori vanno in Nazionale e la stessa cosa vale per il Milan”.

“MENEZ SEMPRE PIU’ LEADER, EL SHAARAWY NON SI MUOVE” – Sul futuro del Faraone Inzaghi è chiaro: “Finché starò al Milan El Shaarawy non si muove. Parlo con lui quasi tutti i giorni, gli ho sempre detto di stare sereno. Non guardo un’occasione o un gol mancati. Ha sempre giocato, non bisogna recuperarlo… Ho fatto il 4-3-3 per El Shaarawy, poi è chiaro che c’è tanta concorrenza. Tutti giocano e stanno fuori, c’è l’imbarazzo della scelta. El Shaarawy è sereno, sa che la mia stima non cambia per una partita giocata in più o in meno”. Chi sta prendendo la squadra per mano è Menez: “Ha acquisito una personalità tale da non avere bisogno dei miei consigli – ha spiegato Inzaghi -. Non so come si siano lasciati con l’ambiente giallorosso, per me ha fatto bene anche a Roma, ma non so come lo accoglieranno. Ho letto che mi ringrazia, ma lui deve ringraziare se stesso per quello che sta facendo. Spero che continui così e che diventi sempre più leader di questa squadra. Io ho solo cercato di capire in quale ruolo potesse rendere di più e allenamento dopo allenamento ho capito che poteva fare molto bene da centravanti”.

serie A

milan ac
Protagonisti:
filippo inzaghi

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui