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Super Higuain, colpo grosso Champions

lazio-napoli higuain dedica insigneÈ stata la domenica perfetta per Higuain. Un gol pesantissimo e una dolce dedica al compagno Insigne, da due mesi fuori gioco per infortunio. Altre due reti sfiorate. Una prestazione di personalità e la soddisfazione di poter uscire dal campo, dopo il cambio con Zapata, e dedicare un ironico applauso ai tifosi della Lazio che lo fischiavano. Infine, parole nette sul suo futuro: «Dovevamo vincere per il terzo posto. Sono felice qui. Ho un contratto qui».

Sgomberato il campo dai dubbi, almeno per ora, perché le sirene internazionali – inglesi e spagnole – potrebbero farsi sentire in estate anche se il Napoli ha blindato il Pipita con una maxi-clausola da cento milioni di euro. Forse non a caso Benitez, che conosce bene Gonzalo e i suoi parenti-procuratori, ha detto che è presto per parlare del futuro di questo grande attaccante, che all’Olimpico ha ancora una volta fatto la differenza.
Uno come Higuain può cambiare una partita, una finale (doppietta a Doha nella sfida per la Supercoppa), una stagione. Si è riscattato dopo l’opaca prova con la Juve al San Paolo. L’argentino e i suoi compagni hanno dato il segnale che De Laurentiis e i tifosi attendevano. Un bel segnale, anche se il Napoli non è riuscito a realizzare la seconda rete contro una Lazio decimata (dieci assenti tra infortunati e squalificati) ma viva grazie soprattutto all’estro di Keita e Candreva, sul quale ha montato buona guardia l’esordiente esterno croato Strinic, sempre concentrato. Klose, l’ombra del bomber dei quattro Mondiali, non è riuscito a incidere e così nella ripresa le sofferenze per la difesa azzurra sono state inferiori rispetto a un primo tempo in cui era stato subìto lo slancio della Lazio, che aveva colpito la traversa con Parolo e fallito clamorosamente il pareggio con Cavanda.
In vantaggio di un gol il Napoli ha giocato all’italiana, con una attenta difesa e un contropiede efficace anche se è mancata la finalizzazione. Non è un atteggiamento provinciale: è una intelligente tattica per portare a casa il risultato. Benitez ha fatto scoprire un lato più concreto: neanche a lui piace buttare al vento le vittorie, il bel gioco va bene ma occorre una buona dose di pragmatismo e non soltanto nel vituperato campionato italiano. Ecco perché la formula difesa + contropiede può essere quella giusta per vincere in casa della Lazio (che si è lamentata per un rigore non concesso ma Rizzoli ha visto bene mettendo in campola necessaria attenzione al contrario di quanto aveva fatto Tagliavento in Napoli—Juve) e recuperare il terzo posto, diviso con la Samp di Mihajlovic che si prepara ad abbracciare Eto’o e Muriel. E poi Rafa ha già da tempo fatto capire ai big della squadra che non vi sono intoccabili. Aveva fatto conoscere la panchina a Higuain (partita con il Parma) e all’Olimpico ha lasciato fuori per un’ora Hamsik privilegiando la concretezza di De Guzman, che dopo tanto part-time sta conquistando il posto da titolare anche perché sa dare equilibrio.
La seconda fase del campionato si aprirà con il Genoa a Fuorigrotta tra una settimana. Il Napoli ripartirà dal terzo posto e con un vantaggio offerto dal calendario assolutamente da sfruttare: a cominciare dai rossoblù, le squadre che sono alla pari o alle spalle degli azzurri dovranno giocare tutte al San Paolo (dalla Lazio alle milanesi). La concretezza di una squadra in grado di essere umile abbinata all’indiscusso talento di alcuni giocatori (Higuain mantiene un bel passo, adesso si attende la completa ripresa di Callejon e Hamsik, oltre all’inserimento di Gabbiadini), può consentire di guardare con fiducia al futuro. E al sogno Champions.

Il Mattino

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