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Tour de force Napoli, cinque partite in 20 giorni…

CON LE GRANDI . Ritornando però al Napoli-Chievo che inaugurò la serie delle occasioni sprecate, c’è da fare un’altra considerazione che ci fa rimbalzare proprio all’ultimo match vinto domenica all’Olimpico contro la Lazio. Perché stavolta, in questa sorta di ritorno al presente, le parti si sono invertite. Perché in quest’ultimo lunch match (a proposito, continua la serie positiva del Napoli all’ora di pranzo), gli azzurri hanno in pratica (e anche secondo le statistiche) fatto la parte del Chievo e i biancocelesti quella del Napoli. Nel senso che Higuain & c. hanno aspettato gli avversari e poi colpito con decisione e determinazione, mentre i padroni di casa hanno creato molto fumo e alla fine zero arrosto. Tirando in porta ben 21 volte contro le 9 del Napoli (che contro il Chievo ne aveva trovate ben 33 di conclusioni), senza riuscire a raddrizzare il match. Insomma, stando a quanto s’è visto, pare che gli azzurri siano riusciti a tornare imprevedibili e spietati. Un po’ come lo furono a Firenze l’otto novembre (anche allora gol di Higuain) anche se al Franchi il predominio azzurro fu di certo più marcato, e le occasioni dal gol più numerose. E comunque si tratta di Lazio, Fiorentina, aggiungiamoci pure la Roma, squadre di rango elevato: ma con le compagini di medio-piccolo cabotaggio la musica tornerà ad essere quella solita? Sì, il Napoli ci potrebbe ricascare. Perché le cosiddette provinciali solitamente (a meno di estemporanee eccezioni) non si propongono in continuazione, ma preferiscono fare la classica gara d’attesa. Ed è qui che casca l’asino (anzi il ciuccio). Visto che gli azzurri hanno accusato il colpo proprio quando sono stati messi in condizione di sviluppare un gioco fin troppo articolato (e a tratti prolisso), dando l’opportunità alle avversarie di schierarsi a ranghi completi dietro la linea della palla. In tali occasioni il Napoli perde quel fattore sorpresa che invece riesce a sfruttare spesso con le grandi.

GENOA, CHIEVO, UDINESE… E perciò urgono correttivi, tenuto conto che si va incontro ad un ciclo di gare che potrebbe complicare il cammino degli azzurri. Anzitutto si tornerà a giocare con cadenza molto elevata (ogni quattro giorni) e poi, stando a quanto s’è detto, il menù pare piuttosto indigesto. Napoli-Udinese giovedì (ottavi Coppa Italia, ore 21), e in campionato: Napoli-Genoa lunedì 26, ore 21; Chievo-Napoli domenica 1 febbraio (ore 15); Napoli-Udinese domenica 8 (ore 15); Palermo-Napoli sabato 14 (ore 20,45): sono cinque incontri ad alto rischio anche se tra le avversarie non ci sarà nessuna grande. Ove il Napoli dovesse riuscire a modificare le “cattive abitudini” con tali tipologie di squadre, potrebbe assicurarsi quel terzo posto in classifica tanto prezioso in ottica Champions e, possibilmente, puntare anche più in alto.

Corriere dello Sport

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