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Benitez ex al veleno: «Il mio Napoli lavora e vince con chiarezza. A Milano non potevo»

chievo-napoli BenitezVorrebbe togliersi lo sfizio di spingerla verso gli inferi e di rimandarla a Milano con una sconfitta in più e con l’ennesima delusione. E vorrebbe che tutto questo accadesse stasera, in occasione dei quarti di finale di Coppa Italia. Al San Paolo, sfiderà una parte importante del suo passato professionale, Rafa Benitez, quella Inter che non ha saputo convincere, nonostante avesse vinto una Supercoppa italiana e il Mondiale per club. Un’esperienza di appena sei mesi, che è riemersa nei suoi pensieri in questa vigilia, riportandogli in mente frammenti di pura esaltazione, ma anche momenti di incomprensione con i vertici societari e con i leader dell’allora spogliatoio nerazzurro.
SENZA RANCORE È quanto emerge dalle sue parole ogni qualvolta gli viene chiesto dell’Inter e di quell’esperienza vissuta nel 2010, quando Massimo Moratti gli affidò il dopo Mourinho. «All’Inter ho lasciato due titoli e tanti amici. E so che qualcuno non mi ha permesso di fare tutto quello che avrei voluto». Tutto qui il suo riferimento a quel periodo. Anzi, no, c’è qualcos’altro, che riguarda la differenza tra quell’esperienza e l’attuale. «Qui, a Napoli, ho capito sin dal primo giorno dove sono, cosa vogliono i tifosi e cosa vuole la società, nella piena trasparenza». Stavolta è tutto, davvero, anche perché il presente è Napoli, con le sue voglie e quel progetto che di giorno in giorno sta diventando sempre più ambizioso. Da qui a giugno, non ci saranno pause, il Napoli giocherà su tre tavoli, a partire da stasera, senza esclusioni di colpi, in attesa che lui decida cosa fare del suo futuro.
DETENTORE Contro l’Inter, sarà partita secca, dentro o fuori. Se dovesse andar bene, il collettivo napoletano affronterà la Lazio, in semifinale. Insomma, l’obbiettivo è giocare nuovamente la finale e, possibilmente, bissare la vittoria dello scorso anno. Ma non sarà facile, Benitez sa bene che l’Inter ha qualità, che gli arrivi di Shaqiri, Podolski e Brozovic l’hanno sicuramente rinforzata nonostante la sconfitta rimediata dal Sassuolo. Tuttavia, sa anche che il suo Napoli è in una fase di crescita apprezzabile, che ha vinto le ultime tre gare di campionato, e che ha in Higuain e nell’intera fase offensiva, un’arma micidiale, in grado di abbattere qualsiasi avversario. In più, potrà contare sui 45 mila del San Paolo che, stasera, proveranno a spingere la squadra verso la semifinale. «L’Inter ha un organico di altissimo livello – ha confermato Benitez -. Domenica hanno giocato una buona partita. L’ho detto ai ragazzi, non possiamo fidarci degli ultimi risultati. Mancini è un allenatore prestigioso, ma non credo che potrà arrivare in zona Champions. E, dunque, la Coppa Italia potrebbe essere il loro obbiettivo primario» ha concluso l’allenatore spagnolo che non ricorrerà al turnover, stavolta. In campo ci andrà la formazione migliore, perché seppur in crisi, dell’Inter non si fida.

La Gazzetta dello Sport

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