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OBIETTIVO NAPOLI – Continua la rincorsa al secondo posto degli azzurri

Gabbiadini_DMF_9324 Napoli-Udinese 22/1/2015 foto De MartinoVince la Roma, vince il Napoli, distanze invariate in ottica secondo posto. Gli azzurri però confermano l’ottimo stato di forma, mettendo a referto la quarta vittoria consecutiva, segno di una continuità finalmente acquisita che potrà permettere alla squadra di Benitez di puntare con ottimismo agli importanti traguardi che sono in palio in questo finale di stagione.
La partita di oggi ha vissuto di fasi di gioco molto diverse l’una dall’altro. Nella parte iniziale del primo tempo il Napoli pareva in grado di dominare agevolmente il match. Gli azzurri erano infatti apparsi solidi in difesa e spietati davanti, mettendo costantemente in difficoltà l’Udinese con azioni palla a terra, nate soprattutto dalla sinistra, dove Mertens si rendeva pericoloso con le sue accelerazioni e si insinuava con facilità tra le maglie della difesa avversaria dialogando bene con i compagni, in particolare con Hamsik. Gabbiadini con i suoi tagli e i terzini con le loro discese, offrivano costanti alternative alla manovra offensiva, nonostante un Higuaìn lucido ma non al top, tenendo in costante apprensione la retroguardia di Stramaccioni.
Dopo il 2-0 realizzato da Gabbiadini la partita ha però iniziato a prendere un’inerzia differente. Il primo campanello di allarme è arrivato da una giocata di Allan, abile a trovare la traversa da fuori area con un insidiosissimo tiro a giro, deviato provvidenzialmente sul legno da Rafael. Dopo di questa azione, l’Udinese è riuscita a trovare la rete del 2-1 con un estemporaneo lancio per Thereau, letto male da un lento e indeciso Britos, la cui conclusione è stata fatta passare con troppa facilità da un Rafael questa volta insicuro. Vedendo dimezzato il proprio vantaggio il Napoli è come andato in panico, non riuscendo più ad imbastire un qualsiasi accenno di manovra offensiva e andando costantemente in affanno sugli attacchi dell’Udinese, anche a difesa schierata. In particolare gli azzurri non sono riusciti più a tenere il centrocampo, dove Inler si è dimostrato molto impacciato, lento nelle chiusure ed incapace di far girare palla con precisione, e lo stesso Gargano si è reso protagonista di numerosi errori in fase di appoggio.
Avendo improvvisamente smarrito tutte le proprie certezze il Napoli si è trovato con un baricentro molto basso, quasi in balia degli avversari, incapace di portare un’adeguata pressione e di ripartire come nei primi minuti.
Pure ad inizio ripresa la squadra di Benitez sembrava non aver ritrovato la consueta verve, anche se la stessa Udinese non riusciva a proporsi in avanti con la stessa veemenza del finale di primo tempo. Ad aggiustare le cose per gli azzurri è arrivata però la provvidenziale autorete di Thereau, sugli sviluppi di un calcio piazzato di Mertens, che riportando il Napoli sul doppio vantaggio ha smorzato gli entusiasmi dei friulani, riconsegnando l’inerzia della gara in mano ai padroni di casa.
Sul 3-1 la gara si è praticamente spenta e gli azzurri hanno potuto amministrare il match con agevole tranquillità, provando anche a trovare qualche buona ripartenza. Positivo è risultato il contributo di Callejòn, subentrato ad inizio ripresa a Gabbiadini, così come è stato atleticamente prezioso l’innesto di De Guzman, che però continua ad avere uno scarso feeling con la concretizzazione delle palle gol.
A poco o nulla sono invece serviti i continui cambi di modulo di Stramaccioni e gli ingressi dei giovani attaccanti Aguirre e Perica.
Con questa vittoria il Napoli continua quindi il suo inseguimento alla Roma e rende ancora più evidente come la conquista del secondo posto sia ormai un obiettivo concreto. Un obiettivo difficile, certo, ma di non impossibile realizzazione, che tuttavia sarebbe potuto diventare più concreto se il club partenopeo fosse riuscito a trovare sul mercato di gennaio quel centrocampista di carisma e quell’alternativa in difesa che avrebbero reso questa squadra quasi priva di punti deboli. Anche oggi le lacune in quei due specifici ruoli sono chiaramente emerse. Speriamo che a fine stagione non ci si debba rammaricare per la ghiotta occasione sprecata.

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