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Roma, Garcia riabbraccia Gervinho ma deve rinunciare a Totti e Maicon: “Tanti impegni, bisogna risparmiarli”

ROMA – Dopo la vittoria della Coppa d’Africa, Rudi Garcia ha dovuto attendere la giornata di venerdì per poter riabbracciare il suo Gervinho – l’arma letale dell’attacco dei giallorossi – e Seydou Doumbia, il “bomber arrivato a Roma per buttarla dentro”. Se, però, i due ivoriani sono già a disposizione per la gara contro il Parma, seguendo una strategia mirata a evitare ogni tipo di rischio in vista dei tanti impegni che riempiranno l’agenda della Roma fino ad inizio marzo, Totti e Maicon resteranno a riposo per recuperare dai guai fisici degli ultimi giorni.

TOTTI E MAICON OUT – Non sono presenti neppure nella lista dei convocati. Il capitano giallorosso, sempre in campo da Genoa-Roma dello scorso 14 dicembre, è ancora debilitato dall’attacco influenzale che lo aveva privato di brillantezza e reattività, già nella trasferta di Cagliari: “Francesco sta meglio ma bisogna risparmiarlo. Non prenderò alcun rischio, preferisco si prepari tranquillamente, senza pressioni, per poter tornare al 100%”. Stesso discorso per Maicon, alle prese da due settimane con i disturbi all’articolazione del ginocchio, che gli impediscono di lavorare al meglio, con il gruppo: “Ha fatto un ottimo inizio di stagione, ora ha avuto, di nuovo, i soliti problemi che mi auguro possano passare in fretta, visti i tanti impegni. Lavora sempre con il suo preparatore atletico ma non sta bene. Né lui né Totti possono giocare e, se entrassero a partita in corso, sarebbe troppo rischioso”.

GERVINHO E DOUMBIA PER RIPARTIRE – Meno rischioso, invece, l’inserimento immediato in campo dei due ivoriani, giunti nella capitale soltanto venerdì, dopo la vittoria con la Costa d’Avorio in Guinea Equatoriale: “Doumbia ha viaggiato un po’, ha fatto un solo allenamento e ancora deve capire come gioca la squadra. E’ pronto per iniziare e entrare da subito ma ci ho parlato e dopo la gara contro il Parma avremo più tempo per lavorare”. Gervinho indispensabile? “Nessuno lo è, i cimiteri sono pieni di persone indispensabili. Abbiamo sempre fatto gol senza di lui, dobbiamo solo essere più solidi in difesa, perché è la base per vincere”. Indispensabile, di certo, non è neanche Daniele Verde, protagonista dell’intero panorama mediatico giallorosso dopo l’ottima prestazione di Cagliari. Garcia, però, tira il freno e invita tutti ad abbassare i toni per “lasciarlo tranquillo. Deve crescere: non è una buona cosa per lui la troppa pressione, è un ragazzo umile, che ascolta e non dobbiamo bruciarlo. La cosa più importante per lui è che ha un futuro, e un futuro qui alla Roma”.

CONCENTRATO: INVERTIRE IL TABU’ OLIMPICO – Non si espone sul caso Lotito (“Il Presidente ha già risposto”); preferisce concentrarsi sul campo per chiamare ad una maggiore incisività Pjanic (“Conosciamo le sue qualità, ci aspettiamo sia più concreto nelle zone calde del campo”) e per risolvere i problemi della difesa: “Ci sono situazioni che possiamo evitare, in quella circostanza la responsabilità è stata del reparto arretrato. Ma la fase difensiva va fatta meglio da tutti gli undici in campo, dobbiamo avere una prima linea pronta e una squadra molto più compatta. Contro il Parma  –  conclude Garcia  –  sarà una buona prova per dimostrare che possiamo essere più solidi e per confermare il divario che c’è in classifica tra noi e loro”.

Il finale, al solito, lo dedica agli obiettivi dei suoi: “Tutti i momenti della stagione sono importanti, il doppio impegno contro il Feyenoord non è nei miei pensieri. Vincere la prossima partita è ciò che conta davvero: a cosa serve parlare dell’Europa League, della fine del campionato? Non dobbiamo perderci, non c’è altro da fare che prendere i tre punti all’Olimpico”. Se lo augura vivamente Garcia, che non vede vincere la sua Roma in casa, dal 6 dicembre 2014: ben sette partite fa.

I CONVOCATI – I giocatori a disposizione del tecnico francese sono 22: Astori, Cole, De Rossi, De Sanctis, Doumbia, Florenzi, Gervinho, Keita, Ljajic, Manolas, Yanga Mbiwa, Marchegiani, Nainggolan, Paredes, Pellegrini, Pjanic, Sanabria, Skorupski, Spolli, Torosidis, Uçan, Verde.

Fonte: Repubblica

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