IL PERSONAGGIO – Josè Maria Callejon, quando le stelle non stanno più a guardare
Il Napoli, quello spumeggiante, incisivo, vivace … Quel Napoli che col suo bel gioco, divertente e corale, ci era mancato tanto in questi mesi, possiamo dire che finalmente è tornato, e speriamo che resti, così com’è oggi il più a lungo possibile, quanto meno per il decisivo tour de force finale. E’ tornata la squadra brillante, incisiva, propositiva e concreta in avanti … Per il reparto difensivo il discorso è diverso, c’è tanto da fare ancora, c’è da lavorare, perché le amnesie, gli strafalcioni nel reparto arretrato sono di casa e finchè non si riuscirà a risanare questa piaga non si potrà mai parlare di perfezione. Ma lasciamo da parte almeno per questa volta il discorso relativo alla fase difensiva, non incupiamoci proprio adesso e lasciamoci finalmente un po’ di spazio, un po’ di tempo per celebrare la terza vittoria consecutiva del Napoli, i 10 gol realizzati in 3 partite tra Europa e Campionato, e soprattutto i ritorni , quello di Insigne dal lungo infortunio … le rinascite … quella di Marek Hamsik, il capitano dal cuore azzurro, e quella di Josè Maria Callejon. L’ esterno spagnolo, instancabile, convincente ed estremamente positivo durante l’ arco della scorsa stagione, la prima a Napoli, non si era confermato sugli stessi livelli in questa di stagione! Anzi, potremmo dire che probabilmente la sua presenza in campo si è spesso rivelata deleteria e non ci si spiegava il motivo per cui, nonostante la sua inefficacia, nonostante la sterilità delle sue prestazioni, Benitez continuasse regolarmente a schierarlo lasciando in panca gente più motivata ed efficiente. Sarà stata colpa delle sirene madrilene che con grande intensità hanno suonato durante lo scorso mercato estivo, sarà stata la brusca e prematura esclusione del Napoli dall’ Europa che conta, fatto sta che l’ esile andaluso non sembrava più lo stesso giocatore che per molti, di sicuro per Pianetazzurro, è stato il migliore interprete del gioco azzurro, il più continuo nel rendimento e il più completo, nel corso della stagione passata. Beh … Vederlo al Sant’ Elia è stato un po’ come tornare indietro, allo scorso anno … Vederlo sfrecciare sulla sua fascia di competenza con quell’ imperiosità e con quella risolutezza che per lungo tempo aveva evidenziato, è stato ritemprante … Quell’ energia, quella foga, erano mancate al Napoli immensamente. Questo è il Callejon che vogliamo e che vorremmo sempre in campo, quello che non s’ incarta sotto porta, ma la butta dentro con freddezza come ha fatto a Cagliari mettendo a segno la sua undicesima rete stagionale; quello che non si fa sovrastare dall’ avversario, seppure tecnicamente inferiore, ma che sa combattere e vincere … quello che macina chilometri su chilometri, quello a cui un maratoneta fa un baffo ma che al 90° è ancora fresco come una rosa …. Quello che al 25’ del primo tempo va a fare anche il Ruud Krol e in scivolata devia in angolo un gol praticamente fatto. Questo è il Callejon che abbiamo conosciuto, che per tanto tempo è mancato e che adesso che è tornato vorremmo sempre veder così … Al Top!
Tilde Schiavone – Pianetazzurro