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Picascia (pres. Sport Village): ”Domenica una soddisfazione inaspettata. Sui rapporti con il Napoli vi dico che…”

Sabato 9 maggio, allo stadio “Menti” di Castellammare, c’è stata la finale del torneo degli Allievi Regionali (classe ’98). Lo Sport Village, scuola calcio di Villaricca, si è laureata campione, battendo col risultato di 2-1 il Boys Posillipo, e si è aggiudicata di diritto l’accesso alle successive fasi nazionali. La redazione di IamNaples.it ha voluto approfondire questa realtà, intervistando il presidente, Annino Picascia.

Innanzitutto, le chiedo che emozione si prova ad arrivare primi nel torneo regionale di categoria.

“Siamo una scuola calcio giovane e non credevo potesse arrivare già una soddisfazione così grande! All’inizio, lo ammetto, non ci credevamo nemmeno noi, poi, pian piano, abbiamo visto il nostro potenziale e ci siamo fatti forza sempre di più. È stata una gioia davvero immensa, indescrivibile! Sugli spalti, ad assistere la gara, c’era ogni membro della società; noi tutti abbiamo seguito la squadra come una famiglia e abbiamo condiviso, con chi era sul campo, ogni singola a emozione. Poi, quando i ragazzi hanno alzato quella coppa, è stata l’apoteosi. Davvero una giornata indimenticabile! Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti loro e in particolare i loro allenatori, mister Giuseppe Iacolare e il suo secondo Guglielmo Tudisco, che hanno fatto un ottimo lavoro”.

Ora ci saranno le fasi nazionali, come vi preparerete e cosa vi aspettate?

“Ovviamente, i ragazzi continueranno ad allenarsi per questo appuntamento. Andremo a giocare la prima parte a Taranto, contro i campioni delle regioni Puglia, Molise e Calabria. Se passiamo, poi, ci sono le finali a Chianciano. Sarebbe davvero un orgoglio riuscire a prevalere anche qui. Tra l’altro, ci terrei ad aggiungere, che avremmo potuto andare anche alle fasi nazionali con gli Allievi Regionali Fascia B (classe ’99) ma purtroppo siamo arrivati terzi ad un solo punto dalla seconda e non siamo riusciti a qualificarci. Bene lo stesso, perché comunque è un ottimo risultato per la nostra scuola calcio sempre in crescita”.

A proposito, come è composto l’organigramma societario.

Oltre a me e ai già citati allenatori, c’è l’ex portiere Generoso Rossi, che è il Direttore Generale e allena anche i nostri giovani portieri di ogni categoria; Felice Parisi e Castrese Sarracino che sono i dirigenti; c’è anche l’ex difensore del Napoli Gennaro Scarlato, che si occupa degli allenamenti di tecnica ed è la guida tecnica dei ragazzi del ‘2001; poi ci sono il preparatore atletico Mimmo Licciardiello e il fisioterapista Francesco Speranza che, oltre ad essere presenti ad ogni allenamento, segue sempre per ogni evenienza le squadre, sia nelle partite casalinghe che in quelle esterne”.

E le vostre strutture?

“Abbiamo la struttura principale che è di 12.000 metri quadri, con tre campetti da calcetto e uno da calcio. L’altra è costituita dal campo sportivo “San Pasquale Baylon”, lo abbiamo acquistato dalla chiesa adiacente e sarà nostro per trent’anni. Impianti tutti rimessi a nuovo e di nostra proprietà, perché è importante, ai giorni d’oggi, garantire continuità nei progetti e soprattutto luoghi fissi dove poter portare i propri figli agli allenamenti. Molte altre società non hanno strutture attrezzate e soprattutto di proprietà, per questo non riescono ad andare avanti nel loro lavoro. Noi, invece, riusciamo a assicurarlo e riusciamo a gestire gli allenamenti più volte alla settimana. Sto cercando anche di edificare una piccola palestra, cosicché i ragazzi possano allenarsi non solo sul terreno di gioco”.

Quando e come è iniziata l’avventura dello Sport Village Qualiano?

“Tutto è partito nel settembre 2006, ma l’idea in principio era quella di costruire dei campi da affittare ad ore per le partite tra amici. Infatti, c’erano soltanto due campi da calcetto. Poi, in virtù della mia forte passione per questo sport, ho pensato di aprire anche una scuola calcio, nei primi anni era solo un hobby, c’erano pochi ragazzini e vi si dedicavano soltanto poche ore nel pomeriggio. Da lì, però, il progetto è andato a crescere, le iscrizioni sono aumentate, al nostro gruppo si sono uniti anche i ragazzi dell’Atletico Giugliano e gli allenatori che hanno creduto nel mio programma e abbiamo investito e puntato molto di più in tutto questo”.

Come mai avete rivolto molti sforzi sulle squadre degli Allievi?

“È stato un fatto casuale più che altro. Un rinforzo importante alle due squadre di categoria è arrivato proprio dai ragazzi ex Atletico Giugliano che si sono uniti a noi. Non credevamo nemmeno noi che si potessero ottenere questi risultati, ma ne è scaturito un gruppo unito e compatto. Man mano, abbiamo visto il potenziale e abbiamo deciso di convogliare maggiormente lì le nostre forze e attenzioni”.

Quali sono i vostri metodi di lavoro, che possono distinguervi magari dalle altre scuole calcio?

“Abbiamo già parlato delle strutture private che non sono un aspetto secondario, ma molto importante in questo settore. Sui metodi, innanzitutto garantiamo serietà e professionalità, nello staff, nella pulizia, nell’impegno e nell’attenzione per la crescita dei ragazzi, che porta poi di conseguenza alla crescita della nostra società. Elenco due cose principali che forse ci contraddistinguono: in primis, abbiamo un defibrillatore e i dovuti attestati per il primo soccorso in caso di arresti cardiaci sui campi; in più, cerchiamo di mantenere distacco tra allenatori e genitori, onde evitare discussioni o presunte preferenze e di mantenere un ambiente tranquillo. Anzi, a chi è convinto di avere un figlio campione, che deve giocare sempre a discapito di altri, diciamo di andare in altre scuole calcio”.

I rapporti con le squadre professionistiche? C’è qualche ragazzo promettente seguito da società importanti?

“Abbiamo un ragazzino in opzione alla Juventus che è andato a Vinovo già diverse volte, la Juventus lo sta seguendo con grande attenzione e sta aspettando il compimento dei quattordici anni per decidere se portarlo a Torino. Si chiama Alessandro Pio Riccio ed è un classe 2002 che gioca sotto età con i ‘2001 di mister Scarlato. Anche le giovanili del Napoli erano fortemente interessate a lui, ma la famiglia ha preferito ascoltare le proposte della Juventus, nonostante il tifo per la maglia azzurra. I genitori sono stati affascinati dalle strutture e dall’organizzazione della Juventus e vogliono provare a seguire fino in fondo questa possibilità. Con Gianluca Grava, responsabile tecnico del settore giovanile, abbiamo un ottimo rapporto che purtroppo si è inevitabilmente un po’ raffreddato dopo la situazione relativa ad Alessandro Pio Riccio. Il Napoli ad inizio stagione ci ha chiesto anche il campo “San Pasquale Baylon” per gli allenamenti della Primavera ma non abbiamo accettato perchè avremmo dovuto lasciare loro la struttura tutti i giorni fino alle 18:30 per un’offerta neanche esaltante”.

Quali saranno i prossimi appuntamenti che vi aspettano?

“C’è il Torneo di Ceprano che sarà una bella vetrina per noi e, dopo la vittoria con gli Allievi Regionali, ci teniamo a far bene! Avremo anche un torneo a Giugliano in occasione della Madonna della Pace”.

In chiusura, sul futuro: quali sono i prossimi progetti?

“Non so dire cosa verrà nel tempo, di sicuro noi vogliamo continuare a far bene, se non meglio. Sfruttando questo momento, adesso non ci ferma più nessuno! Siamo sulla cresta dell’onda e vogliamo crescere sempre di più, portando a casa più risultati possibili!”.

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!