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Fiorentina, se Montella va via è pronto Paulo Sousa

FIRENZE – Montella si, Montella no. Continua il lungo tira e molla in casa Fiorentina. Dopo il botta e risposta consumatosi nel giro di due ore, giovedì scorso, ieri è stato scritto un nuovo capitolo sul grande libro del futuro in viola di Vincenzo Montella. Che adesso avrà tempo fino alla sera di domani, al massimo la mattina di lunedì, per rendere nota pubblicamente la sua decisione. Nel frattempo, però, la dirigenza si cautela e in caso di risposta negativa del tecnico napoletano, è pronta a stringere un accordo con Paulo Sousa. Vecchia conoscenza del calcio italiano, specie della Juventus (ha conquistato una Champions coi bianconeri) che proprio domani si giocherà l’ultima partita stagionale col Basilea. La finale di coppa di Svizzera. 45 anni  e l’ambizione di chi vuole confrontarsi con un campionato tatticamente difficile come quello italiano. Ma torniamo a Montella. Ieri i contatti sono proseguiti: non direttamente con Andrea Della Valle, impegnato causa lavoro. Ma con Daniele Pradè: il direttore sportivo conosce Vincenzo fin da quando i due erano a Roma insieme. In pratica la società vorrebbe che Montella facesse ulteriore chiarezza, lasciando da parte tutti i dubbi e quella vena polemica contenuta nelle dichiarazioni che il tecnico ha affidato all’ansa per ribattere alla nota ufficiale di poche ore prima da parte di Della Valle.

MONTELLA E LE TENTAZIONI NAPOLI E ROMA – “Rimango sorpreso dal comunicato poiché sono mesi che stiamo parlando dei contenuti del progetto tecnico futuro. Credo che, proprio in virtù del rispetto nei confronti dei tifosi e della maglia, bisognerà essere chiari al riguardo indipendentemente dalla mia presenza o meno”. Queste le parole di troppo, secondo la società viola, che Montella ha affidato all’ansa giovedì sera. Come dire: noi siamo stati chiari con te, puntando sulla tua figura per aprire un nuovo ciclo. Stesso budget, stesse ambizioni, stesso entusiasmo. Tu però mostraci la reale volontà di continuare. Senza sé, senza ma. E qui si sta giocando la vera partita in vista del futuro viola. Perché l’interesse di Napoli e Roma nei confronti del tecnico di Castello di Cisterna è vero. E concreto. E lui ci sta pensando da giorni, nel ritiro in campagna assieme alla famiglia. Il contratto di Montella con la Fiorentina ha la scadenza fissata per giugno 2017, con una clausola rescissoria di 5 mln di euro che adesso potrebbe ulteriormente complicare questa intricata situazione. Pare infatti che negli ultimi contatti registrati con Pradè, Vincenzo abbia chiesto alla società di togliere quella clausola che fino a pochi giorni fa sembrava essere il vero punto di forza nell’equilibrio tra le parti. Ma il tempo a disposizione del tecnico sta scadenzo, inesorabilmente.

LA STORIA SI RIPETE?  – La Fiorentina ha esigenza di chiarire il futuro per poi programmare i prossimi anni. E Montella, dal canto suo, ha sempre meno ore per trovare un accordo valido in vista della prossima stagione. Sempre che non decida di risolvere tutti i dubbi e stringere un nuovo connubio con i colori viola. Per quello che sarebbe il suo quarto anno consecutivo alla guida della società dei Della Valle. A Firenze però in molti hanno trovato dei parallelismi tra questa vicenda e quella di Cesare Prandelli. Nelle modalità, soprattutto. Tra comunicati poco chiari e un botta e risposta che di questi tempi pare surreale. Basterebbe chiamarsi e chiarire tutto, no? Basterebbe un sms, poco più. E’ proprio questo il filo conduttore che lega i due allenatori: quello campano e quello di Orzinuovi. Comunque sia la scadenza è fissata: entro domani sera, al massimo lunedì mattina, si attende una risposta definitiva da parte di Montella. Altrimenti sarà addio. Con la Fiorentina che pensa al futuro, per aprire un nuovo ciclo. Con entusiasmo, certo. Ma non solo.

serie A

Fiorentina
Protagonisti:
vincenzo montella
andrea della valle
Fonte: Repubblica

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