COPERTINAIL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANAIN EVIDENZA

IL PERSONAGGIO – Maurizio Sarri, il nuovo volto operaio del Napoli

sarriMorto un papa se ne fa un altro … E così all’ indomani dell’ annunciato addio al Napoli da parte del santone Rafa Benitez, dopo due anni di lavoro, parole e promesse non mantenute, responsabilità mai ammesse e la velata arroganza di chi si pone al mondo sventolando curriculum e trofei dall’alto di un piedistallo dal quale, poco a poco da Bilbao in avanti è cominciato a scendere fino a precipitare insieme al progetto “vincente” della Società azzurra, si volta pagina …. Si cambia libro  e si ricomincia daccapo con un nuovo disegno e prospettive meno ambiziose ma più veritiere,   soprattutto con una guida, un nuovo guru, che più diversa non poteva essere. Parliamo del neo coach azzurro Maurizio Sarri, persona semplice e bonaria, un tosco – napoletano umile e genuino che a vederlo e a sentirlo parlare ci si incanta. Sarà forse perché dopo esserci assuefatti ai calciatori vip e nababbi, ci stiamo abituando anche ai tecnici – copertina, ai personaggi superstar che oltre a lavorare col pallone, assumono condotte simili a quelle delle star di Hollywood, ed un uomo come Sarri, che invece dei trofei sbatte in faccia a tutti una insolita gavetta che dal Campionato di Seconda Categoria, lo conduce, dopo anni tra Serie C2, Serie C1 e Serie B, al grande salto in Serie A con l’ Empoli in cui si fa notare per il suo modo di interpretare il calcio, provoca una sorta d’ ilarità. Il buon Maurizio è uno il cui inedito stile paesano fa sorridere e sgranare gli occhi ai più … Una persona per bene, la cui tenera e disarmante purezza lo induce ad un timore quasi riverenziale nei confronti di top players che fino a qualche anno fa mai avrebbe pensato di incrociare sulla sua strada, basta citare l’ aneddoto da egli stesso riportato in seguito all’ incontro con Eto’o lo scorso anno quando il tecnico del Napoli allenava l’ Empoli, per classificare il personaggio : “…A fine match Eto’o si è avvicinato e mi ha detto di essere onorato di conoscermi e io gli ho chiesto se mi stava prendendo per il culo…” …. Umiltà, franchezza, onestà dunque…spirito di sacrificio, intensità di lavoro, grande esperto di tattica e vero e proprio  maestro di calcio, uno dei migliori in questo senso, come affermato da suoi illustri colleghi tra cui Arrigo Sacchi … Questi è Maurizio Sarri, non il coach caparbio e marpione ma il meticoloso tecnico operaio.

Inutile nasconderlo, con Sarri il Napoli cambia in tutto e per tutto, intanto ridimensiona quelle dichiarate ambizioni europee che nei due anni precedenti ne erano state il vessillo, passando quindi dal progetto d’ internazionalizzazione a cui l’ avvento di Benitez aveva dato il LA, a quello opposto, proclamato dallo stesso Presidente azzurro all’ indomani dell’ ingaggio del sopracitato tecnico toscano, di italianizzazione…col proposito di scelte tecniche meno dispendiose delle precedenti e l’ intento (almeno verbale) di voler puntare per il futuro sui giovani del vivaio. Con Maurizio Sarri variano i metodi di allenamento …Si passa dunque da un allenamento, chiamiamolo così, all’ inglese, ad un lavoro molto più intenso sul piano fisico, e ad ipotesi tattiche che si basano soprattutto sulla versatilità. Il neo coach partenopeo sembra infatti aver maturato la convinzione di affiancare al suo modulo, il 4-3-1-2 (quello adottato con l’ Empoli) con un trequartista alle spalle delle punte, il 4-3-3,  esigenza questa, imposta dal proliferare nella rosa azzurra di esterni d’ attacco. Il ritiro di Dimaro per la verità è stato produttivo, sono stati sperimentati dalla squadra eventuali schemi impiegabili nel corso della stagione e soprattutto sono state considerate, e quindi testate, nuove possibilità per quanto concerne i ruoli. Durante le amichevoli che finora il precampionato ci ha presentato, abbiamo avuto ad esempio modo di osservare, e a dire il vero di apprezzare, Lorenzo Insigne nell’ inedita posizione di trequartista, e il ragazzo di Frattamaggiore si è dimostrato all’altezza della situazione, riuscendo a percepire e mettere in pratica egregiamente gli insegnamenti del professor Sarri. Certo è presto, troppo presto, per esprimere giudizi definitivi, bisogna ancora lavorare per decidere quali debbano essere le strade percorribili, c’è tanto ancora da fare, questo è risultato evidente dai test, soprattutto nel reparto difensivo, tallone d’ Achille della squadra azzurra … Ci sarebbe bisogno di ulteriori rinforzi in questo fragile reparto che prima della chiusura della presente sessione di mercato deve essere a tutti i costi sistemato … La dirigenza azzurra ha l’ obbligo di mettere l’ allenatore nelle condizioni migliori per operare, e se ciò non dovesse accadere, inutile stupirsi poi dinanzi al verificarsi di eventi spiacevoli… Le situazioni vanno sistemate e corrette quando si può, quando si deve e finchè si è in tempo. Detto questo non possiamo far altro che attendere,  la curiosità di vedere all’ opera il Napoli nella sua nuova veste è certamente tanta, Sarri è una persona saggia, oculata e soprattutto umile … Crediamo in lui, nel suo modus operandi e  speriamo che riesca a restituire fiducia ad un ambiente ancora depresso e deluso dal fallimento del precedente progetto … Dopotutto, come si suol dire … Chiusa una porta si apre un portone!

 

Tilde Schiavone – Pianetazzurro.it

 

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui
avatar

Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!