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Juventus, Allegri: “Ma quale transizione, siamo una grande”

MILANO – Ripartire da zero. In tutti i sensi. Massimiliano Allegri impone alla sua Juventus un nuovo incipit: “La nostra stagione inizia questa settimana. Dispiace essere a zero punti, ma c’è tutto il tempo per rifarci. Sono convinto che la squadra sia di valore. Sabato, contro il Chievo, ricomincia una seconda avventura”, assicura il tecnico durante la presentazione al Samung District a Milano della sua nuova app per smartphone “Mr. Allegri Tactics”. A proposito, con quale tattica giocherà la Juve? “Non sono molto amante dei numeri e degli schemi…”, taglia corto il tecnico, spiazzando la platea. “Quanto al ‘caso Pirlo’, non sono domande a cui devo rispondere: arrivo da tre giorni al mare…”, aggiunge Allegri. Ma il caso è già rientrato. Marotta ha infatti chiamato l’ex bianconero per spiegargli che le sue ultime dichiarazioni sulle (ingenerose?) critiche ricevute dallo stesso regista azzurro (“ogni giocatore dovrebbe capire quando è il momento di appendere le scarpe al chiodo, la scelta tocca a lui”, aveva detto l’ad bianconero) erano state interpretate male: nessun invito a ritirarsi, ci mancherebbe.

Si riparte, dunque. E alla svelta. Perché come aveva già anticipato lo stesso Marotta, i tetracampioni d’Italia non possono permettersi un anno di transizione: “Alla Juve e nelle grandi squadre non esistono anni di passaggio  –  prosegue Allegri -. Non sappiamo dove possiamo arrivare, la squadra è da ricostruire, ma abbiamo ampi margini di miglioramento”. Al solito, il “Conte Max” dispensa grande serenità, evitando di rifugiarsi dietro ad alibi di pronto uso: “Le assenze in sé non pesano, pesano solo perché non abbiamo fatto punti. Attraverso le difficoltà torneremo a fare le cose per bene”. Passata l’emergenza a centrocampo, la Juve è pronta a lasciare la coperta di Linus del 3-5-2  –  ultimamente rassicurante soltanto in teoria – e tornare al 4-3-1-2: “Pensiamo in positivo  –  prosegue Allegri -. Rientrerà Marchisio e possiamo contare su due nuovi acquisti come Lemina e Hernanes. Ci siamo ricompattati, fuori resta soltanto Khedira”.

Una buona notizia, sull’uscio di un ciclo di ferro di 7 partite in 22 giorni: “Tra campionato e Champions ci attende un mese importante. Non mi aspettavo un testacoda così, ma dobbiamo accettare la realtà e pensare soltanto a lavorare. Per confermare i risultati della passata stagione bisogna rimettersi in discussione”. E, possibilmente, tenere botta alla concorrenza, ora più folta e agguerrita: “Le milanesi  –  aggiunge il tecnico della Juventus – hanno tutte le qualità per lottare per lo scudetto. Siamo ancora all’inizio, ma stanno già dimostrando di avere fatto un ottimo mercato e di poter competere con noi e la Roma per il tricolore”.

L’applicazione “Mr. Allegri Tactics” mette a disposizione il metodo di lavoro adoperato da Allegri, aggiungendo aspetti non rigorosamente tecnicotattici, come l’alimentazione, la psicologia e la gestione delle risorse umane. “Nel calcio  –  conclude Allegri – la creatività non va mai limitata. Io sono per l’esaltazione dell’individualità. Al giorno d’oggi ci sono troppi polli da allevamento. È una situazione da cambiare iniziando dai ragazzini, ai quali non bisogna togliere l’ambizione e l’inventiva”.

juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri
Fonte: Repubblica

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