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Corbo: “Ingiusto scaricare le colpe di un club in declino su Sarri”

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Ma è davvero colpa di Sarri se il Napoli ha un solo punto in classifica, se la squadra è incompleta e imperfetta, se non sono stati acquistati i giocatori richiesti, se nessuno sa scoprire giocatori bravi e gratis come la Juve con Pogba, se lo scetticiscmo riduce presenza e incassi?
Ho appena scritto un pezzo per Repubblica, spero che non dispiaccia ai tifosi. Possibile che vanno allo stadio solo se la squadra vince? Ma esiste ancora un rapporto d’amore tra il Napoli e i napoletani? Ho criticato Sarri dopo Empoli-Napoli. Credo sia d’accordo anche lui se passa finalmente al 4-3-3. Ma scaricare tutte le colpe di un club in palese declino per mancanza di investimenti adeguati e scelte geniali di mercato mi sembra ingiusto. Può sbagliare, certo ma la lealtà di Sarri merita rispetto.

Emotiva come il suo teatro popolare, Napoli accompagna con l’avida ansia del colpo di scena il 56enne Maurizio Sarri al suo debutto nel calcio europeo. Sarà un altro penoso flop o una vittoria farà riesplodere la festa? Notte di polemiche o deliri, veleni o fuochi pirotecnici, come sarà questa? Solita Napoli: eccessiva e distratta. Comunque finisca, non è Sarri il tema di Napoli-Bruges, e non può essere lui.
Questa partita fa riflettere, ancora prima che inizi. Le luci del San Paolo si accendono su uno stadio sofferente e degradato, al punto che il prefetto abbia convocato sindaco e presidente del club. I due che da anni promettono, a liti e giorni alterni, un impianto moderno. Progetti e annunci: nient’altro che parole finora. Il San Paolo non ha ancora nulla di uno stadio da metropoli europea, ma vi ritorna il calcio internazionale senza che nessuno tradisca almeno un velo di rossore. Ci si guarderà introno: gli spalti vuoti, settemila biglietti appena venduti fino a ieri sera, sono un segnale di scetticismo che sconfina nel disamore.
Inutile ricordare quel terribile 2004, con il Napoli raccolto tra le ceneri della Fallimentare. Lode a De Laurentiis che l’ha portato a fatturati cospicui, Supercoppa, vittorie in Champions. vittorie memorabili. Il calcio come il tempo è galantuomo: ha già premiato l’intuito felice di quella notte caprese di fine estate con incassi enormi. Undici anni di esaltante scalata scaniscono nelle dilaganti assenze di stasera, nei tremori della squadra con un solo punto in campionato, nella concitata ricerca di equilibri tattici.
Se il Napoli non produce attivo, se non ha un Cavani da vendere e milioni da investire, se non assume manager e tecnici che sappiano scoprire talenti carichi di futuro, se passa da un allenatore pluridecorato come Benitez ad un onesto ed operoso esordiente disposto a gestire una squadra imperfetta e incompleta ed anche a firmare un contratto in scadenza, bisogna ammettere che il Napoli deve stasera riflettere su se stesso, non su Sarri. Che intanto dà prova di buonsenso passando al 4-3-3, per fermare con gli esterni alti Callejon e Mertens i difensori laterali belgi come ad Empoli non seppero fare i mediani Allan e Hamisik secondo i dettami del 4-3-1-2. Il Bruges lascia spazi, come spesso in Europa. Notizia che accende la prima di tante buone stelle. L’altra è Higuain, sensibile al fascino europeo. Chi è incerto, corra, venga allo stadio. Il Napoli ha dato felicità. E tu Napoli lo abbandoni proprio stasera?

Antonio Corbo per repubblica.it

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