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Lazio, Kishna: “Qui molto meglio che all’Ajax”. La Curva Nord diserta il derby

ROMA – Dopo i primi tre mesi in Italia, è tempo di un primo bilancio per Ricardo Kishna. L’olandese è arrivato alla Lazio in estate al termine di una trattativa estenuante con l’Ajax, portato in biancoceleste da Mino Raiola, il suo agente. Aveva assicurato di aver portato in Italia un altro potenziale Pogba, un’investitura di altissimo livello e una profezia che Lotito spera possa avverarsi il prima possibile.

KISHNA: “IN ITALIA DEVI GIOCARE CON ANIMA E CUORE” – L’esterno d’attacco olandese dovrà lavorare ancora molto, ma ha comunque mostrato un buon potenziale: “In Italia ci sono stili di gioco molto diversi e poi è tutto un po’ più veloce”, ha spiegato in patria Kishna a Foxsport. L’ex Ajax poi è entrato nel dettaglio: “Con la Lazio gioco sempre in moduli diversi e questa è comunque una cosa che ti migliora, utile per il resto della carriera. In Olanda ero circondato da un clima negativo, alla Lazio è cambiato tutto. Il gol al debutto contro il Bologna me lo porterò dietro, è stata una sensazione meravigliosa. Credo che quella sia stata la mia miglior prestazione”. La prima da titolare delle 8 presenze complessive collezionate fino a questo momento da Kishna, impreziosite da un gol e un assist: “Sapevo che avrebbero puntato su di me, ma non pensavo che avrei giocato così tanto. Avere una mentalità vincente in Italia è la cosa più importante. È fondamentale che ognuno di noi giochi col cuore e con l’anima. Devi reagire molto più velocemente, forse al di fuori non sembra, ma il campionato italiano è più difficile e veloce”.

“NON HO MAI AVUTO DUBBI SULLA SCELTA DELLA LAZIO” – E anche i metodi di allenamento sono diversi rispetto ai tempi di Amsterdam: “All’inizio devi sgobbare, ci vuole impegno, altrimenti finisci dritto in panchina (ride, ndr). Devi essere sempre pronto, contano i fatti”. Ha chiarito anche la vicenda del numero di maglia: “Inizialmente ho chiesto l’8, ma era già occupato (da Basta, ndr). Così mi hanno consigliato di prendere l’88. Ho pensato fosse un bel numero, anche perché ho un gruppo di amici di Capo Verde che vive a L’Aja e per la loro cultura l’88 è un numero fortunato, rappresenta ‘tutto o niente’. Mi hanno detto che tempo fa Buffon fu criticato per la scelta di questo numero, ma fortunatamente ora in Italia è un numero come un altro. Meglio così, non avrei più potuto cambiarlo”. Sulla scelta della Lazio, Kishna non ha mai avuto dubbi: “Prima di decidere ho parlato con la mia famiglia e con il mio agente, Mino Raiola. Non ho mai avuto dubbi, altrimenti non sarei andato alla Lazio. Ho parlato solamente con questa società e fin da subito abbiamo trovato l’intesa”.

LA PROTESTA DELLA CURVA NORD: “AL DERBY NON CI SAREMO” – Intanto la tifoseria organizzata biancoceleste, che tornerà in massa in trasferta per la gara di Reggio Emilia con il Sassuolo, comunica la decisione di non presentarsi il giorno del derby (probabilmente faranno lo stesso anche i dirimpettai giallorossi) per protestare contro la divisione per settori della Curva e per la severità dei controlli all’ingresso dell’Olimpico: “Per quanto riguarda il derby dell’8 Novembre probabilmente non andremo allo stadio e invitiamo tutta la Curva a non farlo. Pensiamo sia la cosa più giusta per dimostrare il grave danno perpetrato ai tifosi della Lazio. La settimana prossima daremo l’ufficialità. Altra cosa molto triste sono le direttive della Federcalcio sulla regia preventiva delle partite in cui non verranno inquadrati striscioni e fumogeni, non ricordando che il tifoso è la locomotiva di questo sistema. Chi va allo stadio vuole vedere lo spettacolo rappresentato da tutti e non solo dai 22 calciatori in campo”.

ss lazio

serie A
Protagonisti:
ricardo kishna
Fonte: Repubblica

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