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L’AVVERSARIO – Al San Paolo arriva la capolista: un bel banco di prova per gli uomini di Sarri

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Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, il campionato di Serie A riprende con il Napoli che affronterà al San Paolo la capolista Fiorentina, reduce da 6 vittorie e una sconfitta (contro il Torino) nelle prime sette giornate.

La Viola di Paulo Sosa è la vera rivelazione di questo inizio di campionato, assieme agli azzurri soprattutto per il gioco sin qui espresso. Fiorentina che si schiera col 3-5-2 (o per meglio dire col 3-4-2-1) con Tatarusanu in porta, Tomovic-Rodriguez-Astori a formare la linea a tre di difesa, Blaszczykowski- Badelj – B. Valero – Alonso a centrocampo Ilicic e Bernardeschi (che probabilmente sarà assente a Napoli) dietro l’unica punta Kalinic, abile non solo a fare gol, ma a fare reparto da solo e a far salire la squadra.

Nelle ultime due partite vinte (a Milano contro l’Inter per 4-1 e in casa contro l’Atalanta), le vittorie sono state ‘facilitate’ dall’espulsione di un giocatore avversario: questo è un merito che va ascritto al grande pressing che gli uomini di Paulo Sousa praticano nella metà campo avversaria.

Contro la Fiorentina, l’Inter si schierò a specchio con una difesa a 3 con Santon centrale destro, Miranda centrale e Medel a sinistra. Perisic quinto a destra e Telles a sinistra. Sul 1° gol tutti i giocatori della Fiorentina sono andati in pressione sui giocatori dell’Inter e così Medel è stato costretto a giocare palla dietro ad Handanovic. Ma la colpa è dei giocatori che non sono abituati a smarcarsi quando sono senza palla. Sul 2° gol Kuba si sovrappone e Medel sceglie di seguirlo, lasciando Ilicic a Kondogbia. Ilicic, essendo mancino, è stato messo volutamente a destra per rientrare sul suo piede. E così Kondogbia gli concede l’interno e lui tira. E qui si può vedere come Felipe Melo sia troppo schiacciato con i difensori. Kalinic al momento del tiro attacca l’area, mentre i difensori dell’Inter rimangono fermi. A questo punto Mancini porta Medel a destra e Santon a sinistra. E così quando Vecino serve con facilità Borja Valero in verticale il cileno prova a intervenire. Perisic che non è un terzino concede le spalle ad Alonso e rimane troppo alto facendosi infilare quando viene servito da Borja Valero.

Dunque un bel banco di prova per gli uomini di Sarri, che hanno la possibilità di proseguire questa striscia positiva ed accorciare ancora di più la classifica.

Giuseppe Di Marzo

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