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Hellas Verona-Bologna 0-2, funziona ancora la cura Donadoni

VERONA – L’Hellas continua a sgretolarsi, il Bologna è ufficialmente ripartito. La sfida del Bentegodi si presentava come un interessante crocevia salvezza e la risposta del campo, almeno per il momento, non lascia alcun dubbio. I felsinei passeggiano sui resti di un Verona privo di un’identità di gioco, non può bastare l’assenza comunque pesante di Luca Toni per giustificare il rendimento di una squadra che dopo dodici giornate è ancora ferma a zero alla voce vittorie. Dell’incrocio potenzialmente stimolante restano praticamente solo i primi quindici minuti, quelli che servono ai ragazzi di Roberto Donadoni per archiviare la pratica e per raggiungere, in sole due gare, lo stesso numero di punti raccolti agli ordini di Delio Rossi nelle prime dieci. Sempre più traballante la panchina di Andrea Mandorlini, anche se la dirigenza scaligera continua a dirsi fiduciosa.

BOLOGNA RIDE – Impensabile che i meriti siano tutti del nuovo tecnico ma la famosa “scossa” c’è sicuramente stata: cinque gol fatti e nessuno subito dall’arrivo di Donadoni, il Bologna si riscopre ordinato, all’occorrenza cinico, indubbiamente più solido e concentrato difensivamente. Nei 90 minuti del Bentegodi non rischia nulla, al punto che l’unica vera minaccia per Mirante è a firma Gastaldello. Hanno fatto tutto gli ospiti, aggressivi dall’avvio con la novità tattica di Franco Brienza arretrato in mediana: l’ex fantasista si ricicla intermedio sinistro, con Rizzo ala di fatica sulla destra. L’esperimento settimanale voleva l’ex Palermo e Cesena addirittura in cabina di regia ma Donadoni, giustamente, decide di dare fiducia al giovanissimo Diawara, che recita da protagonista contro una mediana sfilacciata come quella scaligera. Occhio comunque all’evoluzione di Brienza, al tecnico di Cisano Bergamasco è già riuscito un “colpo” simile con “el Pajarito” Valdes e Marchionni ai tempi di Parma.

BASTANO DUE SQUILLI – La partenza del Bologna, per un Verona già privo di certezze, è di quelle mortifere. Masina dà spettacolo a sinistra, si inserisce senza palla sull’imbucata di Maietta e va al cross. Giaccherini è nel cuore dell’area, mancino di prima intenzione sul palo più lontano e secondo gol nel giro di una settimana per l’ex Juve. Gli ospiti insistono, l’asse Masina-Brienza-Giaccherini è devastante per l’Hellas, altro cross del terzino, stavolta rasoterra, a pescare Destro. L’attaccante colpisce male, Donsah segue l’azione sul fronte opposto e firma il raddoppio. Il classe ’96, uno degli ex di giornata, mette a segno la sua prima rete stagionale. Il cronometro non ha ancora toccato il quarto d’ora e la partita è già finita. Il Bologna può amministrare, il Verona non sa come rendersi pericoloso se non con qualche cross sporadico: Pazzini e compagni non pungono, Gastaldello rischia l’autogol al 34′ per anticipare Juanito Gomez ma Mirante è attento e mette sopra la traversa.

NORMALE AMMINISTRAZIONE – Chi si aspetta un Hellas arrembante in avvio di ripresa rimane deluso, Mandorlini cambia idea almeno tre volte sul primo cambio da effettuare, poi lancia Siligardi al posto di Pisano, arretrando Sala sulla linea dei difensori. I pochi minuti con il 4-2-3-1 non provocano pericoli, fuori anche Jankovic per Ionita, per un abbozzo di rombo di centrocampo. Risultati tangibili non se ne vedono, Donadoni richiama Brienza per affidarsi alla maggiore copertura di Brighi. L’unico possibile punto di svolta è l’orribile entrata di Donsah ai danni di Souprayen, Orsato estrae il giallo e la sensazione è che sia la scelta sbagliata: c’erano gli estremi per il rosso diretto. Direzione in generale soft, quella del fischietto di Schio, che nel primo tempo aveva graziato Jankovic e Juanito Gomez dall’ammonizione. Al Bologna basta pochissimo per amministrare il finale, rendendosi anche pericoloso con il nuovo entrato Taider, pescato benissimo da Rizzo: Rafael respinge di piede, il pallone si impenna e, nell’ordine, colpisce la traversa, il petto di Greco e il palo. Il tris sembra davvero cosa fatta al 90′. Mounier, subentrato a Giaccherini, scappa sulla sinistra e vuole premiare la sgroppata senza palla di Destro. Helander chiude come può, Brighi arriva a rimorchio e spara alto. Il Bologna torna a respirare, il Verona è in apnea ormai da inizio stagione.

HELLAS VERONA-BOLOGNA 0-2 (0-2)
Hellas Verona (4-3-3): Rafael 6; Pisano 5 (14′ st Siligardi 5.5), Moras 5.5, Helander 6, Souprayen 6 (34′ st Matuzalem sv); Sala 5.5, Greco 5, Hallfredsson 5.5; Jankovic 5 (22′ st Ionita 5.5), Pazzini 5, Gomez 5.5. (Coppola, Gollini, Bianchetti, Checchin, Winck, Wszolek, Zaccagni). All.: Mandorlini
Bologna (4-3-3): Mirante 6.5; Rossettini 6.5, Gastaldello 6, Maietta 6.5, Masina 7; Donsah 6.5 (31′ st Taider 6), Diawara 6.5, Brienza 6 (17′ st Brighi 6); Rizzo 6.5, Destro 6, Giaccherini 7 (26′ st Mounier 6). (Da Costa, Stojanovic, Ferrari, Mbate, Morleo, Pulgar, Falco, Mancosu). All.: Donadoni
Arbitro: Orsato
Reti: 5′ pt Giaccherini, 14′ pt Donsah
Ammoniti: Pazzini e Donsah
Recupero: 2′ e 5′

Fonte: Repubblica

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