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Jorquera: “Le polemiche di Parma-Napoli non c’entrano col calcio”

“Quanto successo a fine partita non c’entra nulla col calcio. Sinceramente neanche lo ricordavo: sono cose che ho rimosso, il calcio è un’altra cosa”.Cristòbal Jorquerajorquera-parma ripercorre i momenti salienti della sua esperienza italiana e non può fare a meno di soffermarsi sul Napoli: “Fu una giornata molto particolare per noi, il Parma viveva un momento difficile, mi porto dietro un bel gol su punizione, il resto non conta”. Oggi al Bursaspor, il centrocampista cileno si racconta in esclusiva ad AreaNapoli.it.

E’ la seconda volta in Turchia. Quanto ti manca l’Italia?

“Si tratta di due paesi e due filosofie completamente diverse. Qui c’è meno cultura della tattica, che è l’aspetto principale del calcio italiano. La Super Lig è comunque un campionato divertente, bello, dove però c’è un netto distacco tra le squadre più grandi e le altre, cosa che prima vedevo anche in Serie A, che ora è più equilibrata. In Turchia sto bene e si vive bene, ma l’Italia è sempre l’Italia”.

Il ricordo più bello e quello meno felice in tre anni di Serie A?

“Di piacevoli ce ne sono tanti e sarebbe ingiusto citarne solo qualcuno, sono stato a mio agio sempre, dentro e fuori dal campo. Più facile indicare il più brutto: mi riferisco a ciò che è accaduto una stagione fa al Parma. Non entro nel dettaglio, non era una situazione normale e mi è dispiaciuto soprattutto per la squadra. Il Parma non era e non è una piccola società, ha una storia… E’ un vero peccato che le cose siano andate in un certo modo, purtroppo non abbiamo potuto far nulla per evitarlo. Auguro alla nuova dirigenza di tornare presto dove gli spetta. Il Parma e i suoi tifosi meritano il meglio”.

Con il Napoli hai un legame speciale.

“Agli azzurri ho segnato la mia prima rete in Italia, col Genoa, ed anche l’ultima, col Parma: sono cose che non si dimenticano”.

Il gol su punizione, le polemiche tra Mirante e Higuain e qualche parola di troppo a fine gara: cosa successe in Parma-Napoli?

“Personalmente ho un ricordo splendido di quella partita perchè ebbi la fortuna di segnare al Napoli e di fare un gol che non capita tutti i giorni. Giocammo un bel match contro una grande squadra. Con tutta la situazione che stavamo vivendo in quel periodo, non era affatto semplice entrare in campo ed essere concentrati al 100%. Ci mettemmo il cuore. Pareggiare con gli azzurri fu una bellissima gioia, ma quanto visto alla fine o tra i giocatori non c’entra nulla col calcio. Sinceramente neanche lo ricordavo, sono cose che ho rimosso perchè il calcio è un’altra cosa”.

Com’è cambiata la Serie A? Chi vedi favorito?

“Quest’anno il campionato è abbastanza divertente, ci sono quattro squadre che hanno tutte la possibilità di vincere: Inter, Fiorentina, Roma e Napoli. Senza dimenticare la Juventus, che può recuperare e sorpassare le altre in qualsiasi momento. Rispetto all’anno scorso, vedo la formazione di Mancini più forte in difesa; la Roma ha una velocità d’attacco atipica per il calcio italiano, il che la rende imprevedibile; il Napoli con il nuovo allenatore ha finalmente una forma di gioco; la Fiorentina ha mantenuto la grande capacità di possesso palla che aveva in passato, ma adesso è anche pratica. Penso che più si andrà avanti e più la lotta al titolo si farà entusiasmante, mentre nei piani bassi sarà una corsa tra quattro o cinque squadre per non retrocedere. Vedrete, sarà una Serie A più che mai affascinante”.

Torniamo al passato: chi è il calciatore più forte con cui hai giocato?

“Difficile dirlo, ho avuto tanti compagni bravi sotto tutti i punti di vista. Sull’avversario però non ho dubbi: il più forte è Messi, che è anche il più forte di sempre. Ho avuto la fortuna di incontrarlo con la Nazionale, è il numero uno assoluto: a dir poco impressionante”.

Vargas in Cile sembrava un fenomeno, come ti spieghi il suo fallimento nel Napoli?

“Edu è un grandissimo giocatore, fortissimo, penso che in Italia non si sia trovato a suo agio, forse non era il calcio ideale per lui. Abbiamo condiviso dei momenti nelle nazionali giovanili, come attaccante è devastate. Lo dimostra sempre con la Seleccion, lo ha dimostrato in passato con l’U. de Chile ed anche in Brasile ha fatto bene col Gremio. Secondo me a Napoli non ha avuto fiducia sufficiente per esprimersi al meglio: è questo che gli è mancato. Un vero peccato, perchè parliamo di un ragazzo dalle doti incredibili e che avrebbe potuto sfondare senza problemi”.

Perotti è pronto per un grande club? Lo vedresti bene nel gioco di Sarri?

“E’ un grandissimo, ha un’ottima tecnica, le qualità di Diego sono invidiabili. Un giocatore del genere può fare la differenza in ogni momento e con qualsiasi allenatore, si imporrebbe in tutte le piazze d’Italia e non solo”.

Sansone o Insigne? A breve c’è l’Europeo, potrebbero giocarsi un posto in Nazionale.

“Bella domanda… Non vorrei essere nei panni di chi dovrà prendere questa decisione. Sono due ottimi attaccanti, Nicola lo conosco da vicino e mi piace perchè salta costantemente l’uomo, tira benissimo in porta ed è forte anche sui calci piazzati. Entrambi sono completi ma, se proprio devo scegliere, preferisco lui”.

Hai imparato qualcosa di napoletano da Immobile e Floro Flores?

“No, magari… per me era troppo complicato capirli (ride, ndr). Volevo imparare bene l’italiano, ma con loro era un po’ difficile”.

Dipendesse da te, giocheresti in Italia a gennaio?

“Perchè no, mai dire mai… E’ un paese che conosco abbastanza bene, mi piace tantissimo. Devo ringraziare la Serie A per avermi aperto le porte dell’Europa: un motivo in più per pensarci, se ci fosse l’occasione. La mia famiglia si è trovata bene in Liguria come in Emilia, non vedo motivi per non tornare. Per adesso, però, manca ancora qualcosa… In Turchia siamo contenti, vedremo cosa si muoverà da qui in futuro”.

Chiudiamo con i consigli per gli acquisti: su chi devono puntare le italiane?

“Luis Advìncula. Terzino destro peruviano, gioca con me nel Bursaspor ed è prontissimo per la Serie A. Ha una velocità incredibile, è un esterno fuori dal comune, non ho mai visto un giocatore così rapido. Penso che possa fare benissimo nel vostro campionato, gli auguro di andarci perchè lì da voi potrebbe affermarsi”, conclude il cileno ad AreaNapoli.it.

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