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OBIETTIVO NAPOLI – Azzurri fuori dall’EL, tra sfortuna e un Pipita opaco

Higuain_DMF_4013 Napoli-Inter 19/1/2016 foto De MartinoCon un gol fortunato il Villarreal ha estromesso il Napoli dall’Europa League, ma il periodo no degli azzurri, che da quattro partite non trovano la vittoria, non può essere incolpato solo alla malasorte. Certo è che degli ultimi quattro match, quello di stasera è stato quello in cui la squadra di Sarri si è disimpegnata meglio, pur non riuscendo ad essere concreta nella sua proposta offensiva e soffrendo l’organizzazione difensiva degli spagnoli.
Anche stasera al Napoli è mancato il miglior Higuaìn. L’argentino è parso nuovamente troppo avulso dal gioco della squadra e non ha mai trovato l’intesa con i suoi compagni. Troppo spesso la formazione partenopea ha affidato le sue iniziative offensive alle giocate individuali di Mertens e questo ha reso eccessivamente prevedibili le manovre d’attacco. Molto raramente il Napoli ha cercato sbocco sulla destra, dove un Insigne fuori posizione ha faticato ad entrare nel vivo delle azioni, girovagando un po’ per il campo alla ricerca di una collocazione adeguata. Al gioco partenopeo sta inoltre mancando il supporto degli interni di centrocampo, che nella prima metà della stagione era risultato decisivo per ingrossare le fila degli attaccanti. Hamsik, che pure oggi ha giocato molto meglio rispetto alle precedenti uscite, non solo per il gol, si è trovato poche volte nella condizione di poter stringere la sua posizione per dialogare con la punta, e così pure David Lopez, che ovviamente ha anche caratteristiche differenti, che gli impediscono di risultare incisivo in fase di proposizione. Ecco che quindi per Musacchio e Victor Ruiz è stato relativamente agevole costruire una ragnatela attorno al Pipita, avendo in lui il solo punto di riferimento, tra l’altro non particolarmente mobile. Inoltre la difesa del Villarreal è stata abile a concedere pochi sbocchi in profondità agli azzurri, lasciando spazi solo sugli esterni, soprattutto a sinistra, dove Strinic e Mertens sono stati però spesso costretti a cross scarsamente pericolosi, vista la ridotta presenza di compagni in area di rigore e la mancanza di elementi capaci di creare problemi sul gioco aereo.
Nonostante tutto ciò, il Napoli le sue buone occasioni è comunque riuscito a procurarsele, comandando il match per quasi tutto il tempo e concedendo relativamente poco agli avversari. Ma la brillantezza. la solidità e la sicurezza nei propri mezzi che la squadra metteva in campo fino a un mese fa, ad oggi sembra alquanto evanescente. E’ difficile da stabilire se gli azzurri siano vittima di un contraccolpo psicologico successivo alla sconfitta contro la Juve, se si tratti di un calo atletico, o di una dose massiccia di sfortuna che ha minato le sicurezze psicologiche dei ragazzi. Certo è che c’è bisogno di una immediata reazione, e di una vittoria che permetta di voltare pagina e proseguire al meglio il percorso in campionato. L’impegno a Firenze, contro i viola di Paulo Sousa, sarà un test molto impegnativo per gli azzurri. Ma la squadra non ha alternative al dimostrare in questa occasione di valere i sogni dei propri tifosi.

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