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Bologna, Donadoni raffredda gli entusiasmi: ”Non abbiamo fatto ancora nulla”

Bologna, Donadoni raffredda gli entusiasmi: ''Non abbiamo fatto ancora nulla''Roberto Donadoni (ansa) BOLOGNA – Ci sarà pure un motivo per essere già soddisfatti di una partenza con dieci punti in classifica dopo sei giornate. Ecco, questo motivo non chiedetelo a Roberto Donadoni, che dopo aver sottoscritto la campagna di ripulitura dei muri di via Stalingrado, ha provato a ripulire pure gli eccessi d’entusiasmo dell’ambiente: “Essere quarti alla vigilia della settima partita non vuol dire assolutamente nulla”, gela il tecnico ventiquattr’ore prima di Bologna-Genoa. L’esercizio di autocontrollo non è rivolto solo ai giocatori, ma sembra un invito esteso a tutta la platea: “Non abbiamo fatto che un decimo di quello che ci servirà per salvarci – l’avvertimento dell’allenatore – per questo dico che serve equilibrio. Non vorrei che i risultati buoni ci facessero perdere di vista la realtà. Spesso, nel calcio, succede proprio questo: una vittoria ti fa sembrare tutto positivo, una sconfitta diventa una catastrofe. Esiste una via di mezzo, che è quella che percorro io. Non farsi influenzare dai risultati, ma cercare di migliorare il lavoro quotidiano è il vero obiettivo di un allenatore”. Bologna-Genoa, raffreddate o meno le attese, resta comunque una sfida che rinfresca i sogni di una piazza intera. Al Dall’Ara, domani, s’attendono più di 18.000 persone o, se il tempo aiuterà, addirittura le ventimila previste dal club. Il clima d’euforia, per una squadra che fin qui ha vinto tutti i quattro confronti casalinghi (compresa la Coppa Italia), è però quello che Donadoni sta cercando di arginare, richiamando l’esempio di altre squadre illustri: “Prendete l’Inter – spiega – un giorno vince con la Juve, un altro perde in Coppa. Non sarà tutto male o tutto bene, evidentemente. Il vizio di ragionare per estremi, con giudizi altalenanti, porta sempre a fare ragionamenti sciocchi. Se non vogliamo innescare questo corto circuito, pensiamo settimana per settimana. La classifica cominceremo a guardarla alla quindicesima giornata”.

Col Genoa, Donadoni può permettersi pure di scegliere: in regia è balottaggio tra Nagy e Pulgar (favorito l’ungherese), in difesa Masina contende una maglia a Torosidis (“Masina – osserva il tecnico – ha un po’ smarrito l’imprinting iniziale, un po’ mi fa arrabbiare, deve ritrovare il gusto della fatica negli allenamenti”), mentre in attacco torna disponibile Di Francesco dopo la squalifica. Unico indisponibile, da inizio stagione, Umar Sadiq, che non ha ancora ripreso ad allenarsi coi compagni. Ma in attacco la presenza di Destro non si discute: “Se sta facendo così bene senza essere al meglio, il plauso va dato anche alla squadra che lo mette in condizione di segnare”. Appuntamento domani alle 15. “E non sarà – avverte Donadoni – una passeggiata di piacere”.

bologna fc

serie a
Protagonisti:
roberto donadoni

Fonte: Repubblica

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