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Juve in fuga in una serie A già senza storia. In Europa nessuno come lei

ROMA – Negli ultimi dieci anni il campionato non era mai stato così scontato. La Juventus lassù a quota 33, Roma e Milan sette punti dietro, otto Atalanta e Lazio, nove il Napoli. Serie A fa rima con noia: lo stop della Roma a Bergamo, il pari del Milan nel derby, hanno aperto una forbice mai così larga con gli inseguitori dopo 13 giornate dal 2006 a oggi. Il segno del dominio è un mercato da 163 milioni: prendersi i migliori delle inseguitrici e vendere a peso d’oro le proprie stelle non ha indebolito la Juventus, anzi. Ha scavato il solco calando il sipario sulla lotta al titolo dopo appena un terzo della stagione.

Un dominio così netto, nell’Europa di oggi, è un’anomalia. I campioni in carica stentano ovunque: il Nizza si è messo alle spalle il Psg, il Bayern ha perso la vetta, superato dalla rivelazione Lipsia, il Leicester ha finito la polvere magica e si ritrova a appena 2 punti dalla zona retrocessione, persino il Barça di Messi, Suarez e Neymar deve guardare da dietro, staccato di 4 punti dal Real. Alla Juventus invece l’estate non ha tolto né punti né fiducia. Magari un po’ di brillantezza, ma Allegri giura di non curarsene e conviene dargli retta, visto che è stato l’unico, finora, a garantirsi un vantaggio obiettivamente rassicurante sulle incerte avversarie. Le speranze della Roma di rientrare sono più o meno esclusivamente affidate allo scontro diretto del 17 dicembre allo Stadium (dove i giallorossi non hanno mai preso nemmeno un punto), a patto di non perdere altra strada negli scontri con Lazio e Milan, le altre inseguitrici: un mese in cui le tre rischiano di togliersi punti a vicenda alimentando semmai ulteriormente la dittatura bianconera. 
 
In Europa, in tutta Europa, la sfida per il titolo è apertissima: il Chelsea in Inghilterra ha un solo punto più del Liverpool, il Real ne ha 4, soltanto 3 Lipsia e Nizza. Il Benfica campione di Portogallo, a +5 sul Porto, è l’unica a tenere un passo simile ai bianconeri. Bisogna allora rassegnarsi a un campionato finito prima ancora che inizi dicembre? In realtà una speranza ancora per tutte le altre c’è: il mercato. Difficile che gennaio stravolga i valori in campo. Paradossalmente, nella scorsa stagione, ha congedato l’Inter che pareva dominare la stagione ristabilendo lo status quo, con Napoli e Roma uniche alternative credibili alla Juve. Ora, proprio l’Inter potrebbe produrre un effetto inverso: i soldi cinesi hanno già rivoluzionato la squadra in estate schiaffeggiando il Financial Fair Play. Un’eliminazione (nemmeno troppo improbabile) dall’Europa o un altro sacrificio in termini di liste Uefa consentirebbe altri interventi dispendiosi: un difensore e un grandissimo centrocampista, questo Suning potrebbe regalare a Pioli. Il Napoli comprerà un centravanti per provare a dare un’alternativa di gioco a Sarri, dopo il grave stop di Milik. Pure la Roma, che però perderà Salah per la coppa d’Africa, dovrebbe decidersi a rinforzare la prima linea, ma anche un centrocampo a cui mancano le alternative ai titolari. A conti fatti, però, pure sul mercato la scena finirà per prendersela la Juventus. Che ha già prenotato Witsel e comunque darà ad Allegri un centrocampista di fisico e qualità. Per colmare l’ultima lacuna rimasta e confermare, anche nei prossimi sei mesi, il proprio dominio sulla Serie noiA.

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Fonte: Repubblica

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