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Gli interventi di Carmine Tascone, Gianfranco Lucariello, Massimo Profeta, Sergio Curcio, Umberto Chiariello, Italo Cucci e Bepi Pillon a Radio Punto Zero

CARMINE TASCONE, direttore generale Damiano Promotion:  “Il mio bilancio sul girone d’andata è assolutamente positivo, siamo terzi in classifica a pochi punti dalla Roma nonostante le difficoltà. Nella seconda parte di stagione ci siamo ripresi con un ruolino di marcia straordinario. Sono sicuro che contro il Pescara giocherà ancora Mertens come prima punta con Pavoletti pronto a subentrare. I tifosi del Napoli sono eccezionali, ho visto ragazzini con le madri sfidare il freddo contro Spezia e Sampdoria. Leandrinho è costato poco, tutti ne parlano bene ma, sono sincero, non lo conosco benissimo. Strinic ha fatto benissimo contro la Sampdoria, sono convinto che farà la storia di questa società. Per il mercato di gennaio un portiere sarebbe la ciliegina sulla torta. Rafael non è cosa mentre Sepe probabilmente ha avuto problemi con Sarri ed è meglio vada via per avere spazio. Pavoletti ha sbagliato un gol facile contro lo Spezia ma i movimenti sono già perfetti, era l’ideale per l’attacco azzurro. Il Napoli è vicino al ’94 Conti dell’Atalanta, ragazzo forte, tecnico, di grande personalità, forte anche in fase difensiva. Se arriva sarà un grosso affare”.

GIANFRANCO LUCARIELLO, giornalista: “Spero che i tifosi abbiano aperto gli occhi, il Napoli non può far finta di niente e mi riferisco ad Higuain, che quando era ancora legato ad un contratto andava a svolgere le visite mediche di nascosto con la Juventus. Bisognava predisporre al massimo delle possibilità un piano per conservare i giocatori che possono farti vincere qualcosa di importante. Aggiungo un’altra cosa: in passato si prospettò la possibilità di avere Dybala ma De Laurentiis, con la presunzione di conoscere il calcio, disse che l’argentino non poteva giocare con Higuain, ora i due sono compagni e non mi pare abbiano problemi tattici, anzi, il tandem fa furore nella Juve. Pavoletti mi piace, è un attaccante d’area di rigore, allarga il gioco ed è bravo di testa, ma io avrei preferito Muriel, solo che costava 30 milioni e per il Napoli non era adatto al gioco di Sarri. Inoltre, in attesa di Leandrinho, il Napoli poteva già coprire altri ruoli che ora presentano vuoti, come in difesa, e raggiungere l’accordo per i rinnovi di Ghoulam ed Insigne”.

MASSIMO PROFETA, giornalista di Rete 8 Sport Pescara: “Al di là del divario tecnico il Pescara arriva malissimo alla sfida del San Paolo. Il tecnico Oddo è nei guai, Campagnaro e Vitturini dovrebbero saltare la sfida, ci sono tante defezioni. Il punto interrogativo riguarda Zuparic, che sembrava in partenza ma stasera tornerà a Pescara ed è convocabile per Napoli. In attacco ci sarà sicuramente Gilardino che ieri ha segnato il suo primo gol in amichevole. Oddo dovrebbe schierare una difesa a 4, potrebbe esordire nel ruolo di terzino destro il giovane Maloku della Primavera. Il Pescara proverà a disputare una prova dignitosa, ovviamente lo sguardo è già rivolto alla partita col Sassuolo in casa. La società ha fatto tanti sforzi sul mercato ma è stata sfortunata, ad esempio con Bovo, che s’è già infortunata. Da parte della società nei confronti di Oddo c’è grande credito dopo la finale play-off due e la promozione in Serie A, ecco perché il tecnico non è stato ancora esonerato. Credo sia giusto dargli fiducia, mancano i gol di Lapadula rispetto allo scorso anno, l’attaccante non è stato rimpiazzato, forse è stato sopravvalutato l’organico e sottovalutata la Serie A. Lapadula? Non so se si possa parlare di rimpianto, il Napoli aveva già puntato su Milik, non uno qualsiasi. L’attaccante ha optato per il Milan prim’ancora che Higuain andasse alla Juventus. Lapadula ambiva ad essere protagonista in una squadra importante. Ora si sta ritagliando uno spazio importante dopo un avvio difficile per problemi fisici. Parliamo di un giocatore che in un anno e mezzo è passato dalla Lega Pro alla Serie A non per caso. Mercato? Sento spesso patron Sebastiani, col Napoli i rapporti sono improntati alla massima cordialità. Con gli azzurri si poteva aprire un canale con gli azzurri ma l’affare Lapadula ha saltato le carte in tavola. Ora il Pescara ha un filo diretto con la Juve con la quale saranno chiuse a breve diverse operazioni”.

SERGIO CURCIO, giornalista di Persemprenapoli.it: “Il Napoli è cresciuto abbastanza anche in termini di concretezza e praticità per cercare di evitare scivoloni contro le piccole che possono capitare 2-3 volte in stagione anche con la complicità degli arbitri. Contro il Pescara, però, assisteremo ad una partita tutt’altro che avara di soddisfazioni non soltanto per le assenze della squadra di Oddo ma soprattutto perché gli abruzzesi non sanno difendere. Il Pescara ha principi sani d’ispirazione calcistica, ma ha valori tecnici nettamente inferiori a quelli del Napoli. Sarri continuerà a puntare sul tridente leggero, inoltre credo ci sia ancora bisogno di tempo per Pavoletti, non tanto per inserirsi negli schemi quanto per crescere dal punto di vista atletico. Gabbiadini è un ottimo attaccante ma diverso dal concetto di prima punta. Conoscendolo, credo sia più adatto alla Bundesliga che alla Premier League dove si corre molto e c’è tanta fisicità. Contro lo Spezia mi hanno convinto un po’ tutti, leggendo i nomi dei vari Strinic, Diawara e Giaccherini dico che non sia giusto parlare di seconde linee ma di altri titolari di una rosa molto vasta dopo l’ultimo mercato. Ora per migliorare questo organico c’è bisogno solo di grandissimi giocatori”.

GIUSEPPE RADIN, direttore responsabile Istituzioni Sociali del Cuore Napoli Basket: “Sono orgoglioso per questo nuovo incarico, pochi minuti fa ho parlato col direttore generale dell’Ospedale Santobono, vi annuncio che a breve qualche nostro giocatore sarà ospite per i tanti bambini in cura. Inoltre saremo vicini ai diversamente abili e porteremo questi giocatori anche in visita alle scuole primarie per promuovere lo sport e, soprattutto, il basket. Vogliamo aprire lo spettacolo aprendoci al territorio con associazioni che potranno offrirci momenti di danza e canonici. La nostra società è aperta a tutti. Non mi aspettavo una squadra così unita e brillante, sin da subito, splendida, con un gioco spumeggiante. Ho visto tante partite e faccio i complimenti a presidente, allenatore e a tutto lo staff tecnico. La prima volta che ho incontrato patron Ruggiero gli ho detto fosse un pazzo a venire a Napoli dove c’è tanta fame di basket. Sta facendo un grande lavoro, ha creato una cooperativa di cuori in tutti i settori: complimenti a lui”.

UMBERTO CHIARIELLO, giornalista di Canale 21: “Il Napoli sta facendo bene, ha tre punti in meno dello scorso anno senza il suo centravanti e con una Champions League in più. Il terzo posto attuale è spiegato dalla crescita di Roma e Juve e questo è un problema. Non penso che i bianconeri abbiano già vinto lo scudetto, sono preoccupato dai giallorossi, che quest’anno stanno viaggiando spediti. Il Napoli ha un girone di ritorno micidiale, avrà milanesi e romane in trasferta senza dimenticare l’impegno contro il Real Madrid. La rosa è profonda ed il gioco è scintillante, bisogna comunque essere fiduciosi. Hamsik sta maturando tanto, s’è integrato in città in maniera straordinaria. Ricordo quando, ragazzino, arrivò al Napoli mostrando subito di essere tranquillo, sereno, bravo ragazzo con l’unica eccezione della cresta. Il campione s’è visto sin dalla prima partita quando il Cagliari perse 2-0 ma lui fu il migliore in campo. Il suo momento peggiore è stato con Benitez quando è stato schierato in una posizione non sua. Con Sarri è tornato a fare ciò che faceva con Reja, non esce mai dal campo, si sente al centro del progetto. Hamsik non è mai stato un trequartista, è una mezzala completa ed è bravo anche in fase passiva”.

ITALO CUCCI, giornalista de Il Roma: “Sarri s’è fatto la sua vita senza aspettare che gli altri gli dicessero cosa fare. La sua biografia racconta di un uomo libero che ha fatto tante cose e che alla fine ha scelto di fare l’allenatore dopo aver girato mezzo mondo. Empoli è un luogo dal quale sono partiti in tanti e dove tutti ritornano, è un posto dove il calcio ha una scuola ed università. Sono ancora convinto che Gabbiadini debba restare al Napoli, se va via sarà un grave errore da parte della società. Una squadra ambiziosa deve avere la forza di trattenere un ragazzo che ha grande professionalità e che sta in panchina senza disperarsi, autore di due gol decisivi. Sono sicuro che il Gabbiadini non ritenuto centravanti, ma tenuto a disposizione in caso di necessità, sarebbe più prezioso di tanti altri. Dopo Pavoletti non credo serva altro sul mercato, anche se da tempo sostengo che il mercato di gennaio vada abolito, è solo l’occasione per i procuratori di incassare qualche milione in più. Grazie agli allenatori italiani l’Inghilterra ha riscoperto un calcio bellissimo”.

BEPI PILLON, ex allenatore dell’Empoli: “Tonelli segna sempre 3-4 gol all’anno su palla inattiva o in una situazione di gioco come quella contro la Sampdoria. Parliamo di un giocatore che crescerà ancora, è reduce da un infortunio, ha solo bisogno di giocare con continuità. Conosce bene Sarri e il modulo, è esplosivo, rapido, bravo di testa, intelligente in certe situazioni di gioco. Cessione? Ha scelto di restare perché sa di avere la fiducia dell’allenatore. Il Napoli ci crede fino alla fine ma, soprattutto, crede nei valori tecnici di Sarri. Nonostante la partenza di Higuain sta continuando a fare bene. Con l’arrivo di Pavoletti s’è ulteriormente rinforzato e fa bene, nel campionato italiano gioca il miglior calcio. Gabbiadini? Se ha la forza di rimanere e di giocarsi il posto può restare, viceversa giusto vada via. Dipende tutto dal giocatore. Per lo scudetto è ancora presto, gli impegni di Champions League faranno la differenza. Quando si giocherà ogni tre giorni qualcosa lasci, qualche punto lo perdi. Ovviamente la Juve ha un vantaggio importante”.

Fonte: Radio Punto Zero

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