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OBIETTIVO NAPOLI – Vittoria fondamentale nonostante le difficoltà dei singoli

Vittoria fondamentale per il Napoli, in uno scontro diretto-Champions contro un Milan di gran valore, che ha cercato fino alla fine di impedire agli azzurri di uscire con i tre punti dal San Siro.
Al di là dei meriti dei rossoneri, la squadra di Sarri si è d’altra parte complicata enormemente la vita dopo un grande inizio gara. Dopo aver raggiunto lo 0-2, infatti, l’undici partenopeo ha iniziato ad esagerare con leggerezze e giocate superficiali, non ammazzando il match e permettendo al Milan di rientrare in gara. Nello specifico, il Napoli è stato incapace di gestire il possesso palla, sia per la buona pressione dei rossoneri, che con l’andare dei minuti trovavano sempre maggior coraggio di pressare con foga gli avversari, sia per errori individuali. Le ben note difficoltà di Tonelli nel gestire la palla sono state la grana principale per i compagni, che per tutto l’arco del match hanno cercato di non fargli arrivare il pallone, rinunciando di fatto a far partire la manovra da dietro come consuetudine nel gioco di Sarri. Ad aumentare le difficoltà in impostazione ci sono stati pure gli errori nella gestione del pallone di Jorginho, ormai da tempo anche lui in una fase di scarso rendimento, che ha costretto l’allenatore a richiamarlo in panca a favore del più concreto e muscolare Diawara.
Per quasi metà del primo tempo, e per tutta la ripresa, il Napoli non ha quindi potuto esprimere il suo consueto gioco fatto di palleggio preciso e possesso palla prolungato. Ciononostante la squadra di Sarri ha cercato sempre di difendere con coraggio, con la difesa alta e tentando, quando possibile, di portare pressione sui palleggiatori avversari. Prevalentemente, però, il gioco napoletano ha potuto svilupparsi solo su ripartenze, volte a sfruttare la buona vena di Insigne e la rapidità di Mertens. Il centrocampo, però, ha sempre faticato ad accompagnare le iniziative dei giocatori più avanzati. Non è un caso che Sarri abbia dovuto impiegare tutte le sue sostituzioni in quella zona di campo, dove Allan, avvicendato nel finale per crampi, è stato quello più prezioso, con i suoi muscoli e il suo dinamismo; ed Hamsik ha faticato molto ad incidere, rendendo necessario l’ingresso di Zielinski a suo posto.
In via generale, va notato come, nelle ultime settimane, il Napoli stia dando l’impressione di faticare a mantenere i ritmi alti per tutti i 90 minuti. Nelle uscite precedenti, la squadra era parsa passiva nelle prime fasi, ingranando la marcia nelle riprese. Questa sera il calo è arrivato nel secondo tempo (ma già nei minuti finali del primo erano arrivati chiari segnali in tal senso), dopo un avvio scoppiettante. C’è da capire se questo dato sottintenda delle difficoltà atletiche o problemi di altro genere, legati magari ad atteggiamenti mentali o a problemi di singoli.
Resta comunque la pesante vittoria, giunta con sofferenza e non senza meriti. Sarri, tuttavia, dovrà lavorare molto e prendere provvedimenti dalle chiare indicazioni derivate da questa partita, rivedendo alcune gerarchie e considerando l’adattabilità al suo progetto di alcune individualità. D’altra parte, il mercato è aperto.

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