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Zamparini: “Baccaglini giusto per il Palermo”

Paul Baccaglini e Maurizio Zamparini, nuovo e vecchio presidente del Palermo

L’ex numero uno rosanero ha parlato così: “Mai detto bugie, mia gestione esemplare”. Parola poi al nuovo presidente che si è presentato in questo modo: “Abbiamo fatto un progetto a tappe, questo è un paese per giovani e Maurizio ha creduto in me. Oggi siamo al day 1, salvezza alla nostra portata”

Da alcune ore il Palermo ha un nuovo presidente. Sarà Paul Baccaglini a succedere a Maurizio Zamparini come numero uno della società rosanero, in attesa che il passaggio di tutte le quote sia definitivo Baccaglini inizierà a dirigere tutte le operazioni riguardanti la società siciliana – come confermato dallo stesso Zamparini nella conferenza stampa odierna. Passaggio di testimone davanti ai media nel giorno della presentazione del nuovo presidente, l’ex numero uno del Palermo ha preso la parola per spiegare la situazione.

Le parole di Zamparini –
“Non ho mai detto bugie e ho sempre mantenuto le mie promesse. Non è facile vincere lo Scudetto, i risultati sportivi non si possono promettere ma si raggiungono e basta. Avevamo avuto dei problemi con i procuratori, con gente che ho denunciato che poi sono stati risolti. Quando sono arrivato io la società non pagava penne e carta igienica ma durante la mia attività tutto è stato esemplare e ne sono orgoglioso. Non è bello che un presidente venga insultato dai propri tifosi, dobbiamo imparare dall’Inghilterra, dalla Francia e dalla Germania su questo. Io oggi vi saluto, vi presento Paul che secondo me è la persona giusta per età, entusiasmo e per forza finanziaria per affrontare i progressi e gli investimenti del Palermo. Io rimango nel CdA, quando ci sarà il closing dell’operazione Paul avrà la responsabilità di tutte le decisioni”.

“Rimarrò consulente” –
“Ormai questa non è più casa mia – ha aggiunto – ma sono contento di aver lasciato tutto in mano a Paul che ho conosciuto nel 2016. Lui ha visto tutte le mie attività, con il suo fondo ha voluto investire nel Palermo oltre che in alcune delle mie attività. Io ho spiegato le mie problematiche nelle ultime stagioni; non posso più investire e ho anche una certa età. Sono felice di mettere la mia esperienza di 30 anni di calcio a disposizione di Paul, rimarrò consulente ma senza nessun titolo all’interno della società. Mi dispiace che sia stato messo in discussione tutto quello che abbiamo fatto. Ho sempre lavorato con onestà e professionalità, penso di aver dato tanto”.

Baccaglini si presenta – “Ringrazio il presidente Zamparini – ha poi detto il nuovo presidente – in pochi mesi abbiamo messo in atto un’associazione che si articola su molteplici aspetti, sia sportivi che quelli riguardanti le infrastrutture e i posti di lavoro. Ero all’interno di una cordata con a capo Cascio e il mio groppo era più che altro una sorta di financial advisor. Quando con Cascio non funzionò, mi sono interessato ai progetti che il presidente voleva sviluppare; arrivo a Palermo con energia e positività, ho avuto un assaggio dei tifosi palermitani ad agosto con Cascio e posso dire che sono gente davvero bellissima. Voglio sottolineare che Zamparini è l’unico ad aver creduto in un giovane. Mi ha dato fiducia, ha messo il suo gruppo e il suo futuro nelle mani mie e del mio gruppo. Io ci sto mettendo la faccia”.

Sul fondo di investimento – “Questo è un paese per giovani, non è vero quello che si pensa che l’Italia sia un paese per vecchi – ha aggiunto Baccaglini – questo è il nostro day 1 e abbiamo messo in piedi un progetto che passa per tappe. Avrete modo di vedere che Zamparini si è fidato della persona giusto. Non mi aspetto amore e appoggio immediato, voglio guadagnarmi fiducia e rispetto con energia e solidità dei progetti. L’omonimia tra Integritas Capital? Succede, la parola fondo è una definizione semplificata dei servizi finanziari che in questi anni abbiamo messo a punto. La forza di un fondo è data dalla costanza dei risultati, ma questi risultati passano attraverso i clienti, non attraverso il web. Si stanno cercando conferme ed è normale, noi siamo conosciuti tra i clienti ma la concretezza finanziaria del fondo potrà essere valutata non da numeri che troverete online, ma da progetti che saranno creati visibilmente con il Palermo e con il gruppo Zamparini. Nei prossimi giorni parlerò con il sindaco dello stadio e del centro sportivo. Se avremo tutti i permessi potremo cominciare”.

Sugli obiettivi e sui dettagli dell’accordo – “Speriamo che il prossimo campionato del Palermo sia in Serie A, in ogni caso abbiamo anche un piano B in caso di retrocessione. Voi avrete modo di valutare il nostro lavoro. La persona che doveva fare le valutazioni sul nostro fondo è Maurizio Zamparini e lui ha valutato che noi siamo credibili: fidatevi di lui. I dettagli sono confidenziali, questo club è inserito all’interno di una progettualità più grande e parlare di cifre non fa parte di questa conferenza. Lo stadio e il centro sportivo sono le chiavi del nostro progetto e riuscire a costruire un nuovo impianto sarebbe fondamentale non solo dal punto di vista sportiva. Voglio massimizzare l’opportunità, non sperpereremo soldi ma vogliamo portare qui la mentalità americana. La squadra attuale ha già elementi validi, ci saranno aggiustamenti da fare a livello di organico ma ho al mio fianco una persona che è nel mondo del calcio da molto tempo. Non vogliamo i nomi ma una squadra vincente. Comunque non faremo vedere che il nostro portafoglio è grande in sede di mercato. Nell’ultima campagna non avevamo potere decisionale e Zamparini ha fatto tutto il possibile”.

Sulla squadra di Lopez –
“Quella di ottenere la salvezza è una sfida complessa ma le sfide semplici non sono belle. I progetti grandi non si realizzano dal giorno alla notte. Ho 33 anni e sono qui per starci, per dare continuità a quello che sto dicendo e alla squadra voglio dire che bisogna capire chi siamo e chi saremo alla fine di questa annata. Non ci saranno cambi di allenatore fino a fine stagione, ve lo assicuro. Abbiamo un calendario non impossibile, bisogna stringerci forte e crederci così che la nostra mentalità vincente possa convincere anche la giunta comunale e le istituzioni ad approvare i progetti relativi alle infrastrutture. Da soli non si vince mai, noi ci crediamo”.

Sull’amministrazione – “Closing? Il cambio al vertice non segue la prassi perché io e Zamparini abbiamo trovato un accordo su tutto. Per mettere in piedi un progetto del genere non basta un secondo ma ci vogliono dei tempi tecnici. Io cercherò di metterci sempre la faccia e nelle settimane in cui il Palermo giocherà in casa sarò qui; poi raggiungerò la squadra in trasferta. Voglio capire tutto ed essere presente. Vengo dalla cultura americana dove se la squadra perde subentra disinteresse e non contestazione. A Palermo non si disperdono energie e questo mi fa ben sperare. Perché non fare anche qui quello che è stato fatto a Torino? Voglio ribadire che l’eventuale retrocessione non distruggerà il nostro progetto”.

Fonte: SkySport

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