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Napoli, Sarri e i vecchi metodi: contratto Reina l’unico rebus

DIMARO – Niente tournée, ritiro di tre settimane alla vecchia maniera e la conferma in blocco di quasi tutti i titolari: per puntare forte sulla continuità. C’entra anche l’appuntamento di Ferragosto con il preliminare di Champions League, che naturalmente sta avendo un peso sulle strategie estive del Napoli: in campo e fuori. Ma il “modus operandi” di Maurizio Sarri, sposato dal club a costo di qualche sacrificio economico, sarebbe probabilmente rimasto lo stesso in ogni caso: a prescindere dalla spada di Damocle che incombe sull’inizio di stagione degli azzurri. Nemmeno un anno fa, quando la sua squadra si era qualificata direttamente per la fase a gironi grazie al secondo posto in campionato, l’allenatore toscano aveva del resto voluto rinunciare al suo solito metodo di lavoro: considerato invece ormai superato dalla maggior parte dei suoi colleghi, specie quelli che siedono sulle panchine importanti. Le dirette rivali per i primi posti della classifica sono già in giro per il mondo, infatti: mentre Hamsik e compagni continuano la loro rigorosa preparazione atletica e tattica tra i boschi della Val di Sole: con l’ausilio ormai immancabile del drone e sotto lo stretto controllo dello staff medico, che monitora quotidianamente, pure con la tecnologia, lo stato di forma e i progressi dei giocatori.  

Confezionato con cura anche il calendario delle amichevoli, con un graduale crescendo di difficoltà. I primi due test sono stati infatti contro i dilettanti del Bassa Anaunia e il Trento, neopromosso in serie D. In serata si scala un altro gradino con il Carpi e sabato prossimo è in programma la prima gara davvero attendibile col Chievo, in chiusura di ritiro. Il Napoli ha cambiato pochissimo: soltanto due innesti, il franco algerino Ounas e Mario Rui, che era con Sarri pure a Empoli e dunque avrà bisogno di un breve apprendistato. Il tecnico ha quindi la possibilità di lavorare fin dall’inizio sui dettagli, perfezionando i meccanismi che gli azzurri avevano  già memorizzato nelle precedenti due stagioni. L’obiettivo è una partenza sprint: per conquistare i gironi di Champions e provare magari ad allungare subito il passo in campionato, confidando nel rodaggio un po’ più laborioso delle rivali. Questo è il piano di De Laurentiis, che deve però risolvere al più presto la questione di Reina. È l’unica spina di un’estate iniziata a tutto gas, con la spinta dell’entusiasmo dei tifosi. Dal mercato è arrivato pochino, è vero: ma Maksimovic, Rog e soprattutto il recuperato Milik possono dare un contributo molto superiore rispetto alla loro prima annata napoletana, quasi come se fossero dei nuovi acquisti. Dirà il tempo se la strategia condivisa da ADL e il suo allenatore sarà stata quella giusta. Il primo bivio di Ferragosto è già dietro l’angolo.

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Fonte: Repubblica

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