Gli interventi di Corbo, Callegari, Ugolini e Mascara a Radio Crc
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonio Corbo, giornalista
“Sono ottimista perché il Napoli ha dimostrato di aver rotto col passato. Ricordo situazioni imbarazzanti, quando per esempio Lavezzi tornava dal Sudamerica e offriva col Napoli prestazioni incolori. Adesso invece, anche accettando l’invito a rinunciare a qualche giorno di vacanza, gli azzurri hanno dimostrato grande senso di responsabilità e sono certo che torneranno dalle Nazionali in ottime condizioni.
Insigne ha dimostrato di avere grande maturità. E’ un giocatore che fa palestra, che osserva la dieta, la nutrizione migliore e alla tecnica ha associato la velocità e quindi agli scatti ha aggiunto la resistenza e questo lo si dimostra in 2 momenti di gioco: quando fa dei rientri di 70 metri e quando lascia sul posto il difensore che prova a bloccarlo nella ripartenza. Ad oggi, Insigne è un giocatore completo pur essendo brevilineo.
In Napoli è debole sulla fascia destra in fase difensiva, sarebbe stato opportuno intervenire in sede di mercato. Sul caso Reina invece, ho assunto una linea di rigore estrema perché i contratti vanno rispettati senza sentimentalismo. Avrei preferito una gestione meno concitata del caso Reina, ma la conclusione è soddisfacente. Inoltre, ritengo che Sepe sia un’ottima soluzione, ha tutti i numeri per essere il secondo dello spagnolo.
Mi sembrerebbe corretto chiudere prima il mercato anche perché spesso di si perde tempo e i contratti vengono poi perfezionati nelle ultime ore. E’ un bene evitare che i calciatori inizino il campionato con una maglia per poi cambiare squadra dopo una o due partite. Sono convinto che prima o poi l’Italia si adeguerà all’Inghilterra.
Chiuderò la carriera senza aver realizzato un sogno: intervistare Bin Laden. Un giornalista non deve preoccuparsi di destabilizzare l’ambiente, purché si concorra alla trasparenza. Raiola è un protagonista del calcio internazionale e intervistarlo è un esercizio di buon giornalismo e la tesi opposta viene sostenuta da altri colleghi che operano in un settore che non considererei giornalismo puro, ma di specialisti. Detto questo, non mi sembrerebbe mai forte un club che si faccia condizionare dall’intervista di un Raiola”.
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Callegari, giornalista
“Il Napoli ha le qualità, la conoscenza e la fiducia per riprendere sulle caratteristiche di inizio stagione. Il Napoli tornerà alla modalità Sarri e a quel calcio iper offensivo e non mi preoccuperei del fatto che Zielinski o Insigne abbiano fatto fatica in Nazionale. Vedo solo aspetti positivi nel turnover utilizzato da Sarri già nelle prime 4 partite e se questo turnover lo sta facendo solo adesso è perché probabilmente prima non riteneva che le seconde linee fossero all’altezza o comunque non fossero al top.
Non è un caso se Insigne abbia disputato la sua migliore stagione, l’anno scorso. Sentiva la fiducia di Sarri e di tutta la squadra, probabilmente non la sente nell’Italia. Dovrà migliorare lo stesso Insigne ed il contesto in cui è chiamato ad esprimersi”.
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Oscar Ugolini, ex preparatore atletico dello Shakhtar Donetsk attuale allenatore
“La filosofia dello Shakhtar è semplice: il presidente è uno dei più ricchi dell’Ucraina e vuole solo vincere. Il Napoli non dovrà sottovalutare lo Shakhtar se vuole vincere. E’ abituato a giocare in Europa e l’ossatura della squadra è la stessa da 3 anni ed ha esperienza. Lo Shakhtar calcia benissimo le punizioni, ma non ha saltatori. Questa squadra con questo allenatore però ha giocato solo l’Europa League e uscire dal campionato ucraino è un enigma e il primo impatto con la Champions può essere a favore del Napoli.
Giocare a Kharkiv? Lo Shakhtar è abituato, è da tre stagioni che non gioca in casa. Lo stadio è bello e capiente e ci sarà un’atmosfera favorevole allo Shakhtar perché gli ucraini in genere tifano per le squadre ucraine. Sarà piuttosto un problema per loro giocare al San Paolo perché non sono abituati a giocare davanti a 60mila spettatori.
In Italia Sarri è uno dei più preparati, è fonte di ispirazione per me e poi la sua storia mi affascina molto. Ci sono analogie nelle dinamiche offensive di Sarri e Lucescu, mentre in fase difensiva sono diversi: l’allenatore del Napoli gioca di reparto mentre Lucescu ama marcare a uomo”.
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giuseppe Mascara, allenatore
“Prima pensavo da calciatore adesso invece penso e lavoro da allenatore. Il Napoli negli ultimi anni ha perso punti contro squadre che avevano poche ambizioni di classifica e questo l’ha penalizzato. Non me ne voglia il Bologna, ma in questo momento col Napoli c’è un abisso. Sarri sa benissimo che ha bisogno di una rosa competitiva per lottare su tre fronti e il turnover sarà necessario.
Quando si va in Nazionale si cambia modo di pensare, di muoversi e si cambiano i compagni che non sempre conosci. Nella tua squadra di club basta alzare la testa per capirsi. C’è troppo poco tempo per adattarsi nella Nazionale, ma Insigne non può essere messo in discussione. Sono tifoso del Napoli e mi auguro possa arrivare lo scudetto, ma la squadra deve essere concentrata su ogni partita giocando contro ogni avversario come se fosse una finale”.
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